Logo MotorBox
Sim Racing

Perde sponsor dopo gara eNascar: la strana storia di Bubba Wallace


Avatar di Salvo Sardina , il 08/04/20

4 anni fa - Lo sponsor infuriato dopo il ritiro polemico del pilota su iRacing

Nascar, Wallace perde lo sponsor dopo una gara eSport

Il ritiro (con polemica) dalla gara eSport su iRacing non è andato giù allo sponsor: "Interessati ai piloti, non a chi si arrende"
Benvenuto nello Speciale SIMRACING, composto da 100 articoli. Seleziona gli articoli di tuo interesse cliccando il sommario SIMRACING qui sopra, oppure scorri a fondo pagina la panoramica illustrata dell'intero speciale!

SCORPACCIATA ONLINE Come già detto molte volte in questi giorni, la pandemia da coronavirus e la conseguente quarantena hanno portato a una vera e propria esplosione delle gare online. Se, infatti, i motori sono necessariamente fermi, a girare a tutta birra in questo momento ci pensano i computer, con tutte le categorie del motorsport attrezzate, in maniera più o meno professionale e competitiva, per offrire ai fan il proprio intrattenimento quantomeno in forma virtuale. Negli Stati Uniti in questo sono maestri e la Nascar, al pari della IndyCar, ha organizzato un campionato online su iRacing con la presenza pressoché di tutti i piloti ufficiali della serie. E tutti, ma proprio tutti, sembrano aver preso la competizione davvero sul serio, almeno a giudicare da quanto accaduto domenica scorsa…

Bubba Wallace | Foto: Instagram @bubbawallace Bubba Wallace | Foto: Instagram @bubbawallace

I FATTI Il protagonista sfortunato di questa storia è il pilota Nascar, Bubba Wallace normalmente impegnato in pista con la Chevrolet Camaro del team Richard Petty Motorsports. Il ventiseienne originario dell’Alabama ha infatti perso il proprio sponsor principale a causa del comportamento tenuto sul catino virtuale di Bristol. Al nono giro della tappa di domenica del campionato eNascar, Bubba è andato a contatto con la macchina del rivale Clint Bowyer, reo di essersi allargato verso destra per ben due volte in pochi metri colpendo la Chevy dell’incolpevole Wallace. Una manovra ai limiti del regolamento che ha mandato su tutte le furie il nostro involontario eroe che, offeso per il comportamento del collega, si è reso protagonista del cosiddetto “rage quitting. Ha, cioè, accostato ritirandosi in modo evidentemente polemico nonostante la macchina fosse ancora in condizione di proseguire la sua corsa.

VEDI ANCHE



BYE-BYE SPONSOR Alzi la mano chi non ha mai lanciato il joypad infuriato nel corso di una partitella a Fifa con gli amici. Una rabbia dunque comprensibile e giustificabile, soprattutto se sei chiuso in quarantena da settimane… Non, però, se sei un pilota professionista del dorato mondo Nascar, tanto che gli account social del povero Bubba sono stati subito presi d’assalto dai tifosi. “Devo aver rovinato la giornata di molte persone – ha poi twittato Wallace – visto che mi sono ritirato da… un videogioco! Un gioco! Dannazione, la vita in quarantena deve essere proprio frustrante”. Immediata è però arrivata anche la replica di Blue-Emu, il main sponsor del pilota statunitense che, sempre su Twitter, ha commentato: “Ciao ciao Bubba, noi siamo interessati ai piloti, non ai rinunciatari” aggiungendo poi una Gif di Donald Trump intento a pronunciare la celebre frase “You’re fired” nel programma tv The Apprentice (che Flavio Briatore, nella versione italiana, traduceva in “Sei fuori”). Strane cronache da una tranquilla domenica di eSport in quarantena.


Pubblicato da Salvo Sardina, 08/04/2020
Simracing