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Qatar, Lamborghini: esordio in salita ma la SC63 vede la bandiera a scacchi


Avatar di Marco Borgo , il 05/03/24

1 mese fa - La prima corsa dell'Hypercar italiana è stata tutta indirizzata all'accumulare esperienza

Qatar, Lamborghini: esordio in salita ma la SC63 vede la bandiera a scacchi

La prima corsa dell'Hypercar italiana è stata tutta indirizzata all'accumulare esperienza
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ESORDIO IN GARA Week end storico per Lamborghini quello appena trascorso con il tanto atteso debutto della SC63 nella sua prima gara: la 1812km del Qatar. La corsa che ha dato avvio alla stagione 2014 del FIA World Endurance Championship è stato il primo vero banco di prova per la LMDh di Sant'Agata Bolognese dopo diversi mesi di prove e test in giro per il mondo.

WEC ED IMSA Lamborghini ha scelto di schierare una sola vettura sia nel mondiale che nella serie americana IMSA, quest'ultima che tornerà in pista tra due settimane con la 12h di Sebring. Lamborghini ha infatti scelto di saltare la prima gara, la 24 ore di Daytona, per poter lavorare fino all'ultimo sulla vettura prima di presentarla all'omologazione della FIA. Da questo ne è scaturito un approccio molto cauto nella prima gara con l'equipaggio composto da Mirko Bortolotti, Andrea Caldarelli e Daniil Kvyat che non ha brillato in termini di prestazione pura ma ha concluso la corsa raccogliendo molti dati e rodando tutti gli automatismi di una gara endurance.

LE PAROLE DEI PILOTI ''Siamo riusciti a portare al termine la gara - ha commentato Mirko Bortolotti - e abbiamo imparato e raccolto molti dati utili ad ogni sessione di questo weekend. Penso che per noi sia una buona base di partenza, sicuramente c’è ancora molto lavoro da fare''. Entusiasta anche Andrea Caldarelli: ''In termini di affidabilità abbiamo dimostrato di avere una vettura che può terminare una corsa senza grossi problemi e che, in diversi momenti, è risultata competitiva. Ora dobbiamo solo capire come migliorare il nostro pacchetto tecnico e sicuramente abbiamo un lungo lavoro da svolgere, ma questo è un progetto fantastico''. Conclude Daniil Kvyat: ''Era importante finire la gara alla bandiera a scacchi perché avevamo bisogno di raccogliere più dati e informazioni possibili per i piloti, per gli ingegneri e per i meccanici, e abbiamo fatto esattamente quello che avevamo pianificato prima del via. È un buon inizio, partiamo con basi solide, ma dobbiamo lavorare sodo per arrivare in alto''.


Pubblicato da Marco Borgo, 05/03/2024
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