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F1 alla bilancia, quanto pesa davvero una monoposto? - Dizionario della Formula 1


Avatar di Salvo Sardina , il 31/03/22

2 anni fa - Scopri con il Dizionario della Formula 1 quanto pesa una monoposto

Dizionario F1 - Quanto pesa una monoposto di Formula 1?

Scopri con il Dizionario della Formula 1 il significato dei termini tecnici dello sport motoristico per eccellenza - Ecco quanto pesa una macchina F1 e come è cresciuto questo dato negli anni
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DIETA… INGRASSANTE Quanto pesa davvero una monoposto di Formula 1? È una delle domande che sicuramente, se siete appassionati, vi sarete chiesti almeno una volta. Ebbene, la risposta è di quelle abbastanza facili da dare, perché il regolamento tecnico della Federazione Automobilistica Internazionale prevede esplicitamente un peso minimo al di sotto del quale non si può assolutamente andare: compreso il pilota, un’auto di F1 non può pesare meno di 798 kg, carburante escluso. Quelle in pista a partire dal 2022, con il nuovo progetto tecnico che torna a sfruttare l'effetto suolo, sono dunque a tutti gli effetti le macchine più pesanti della storia, anche se dare una risposta precisa all’etto è praticamente impossibile senza avere accesso al garage delle verifiche tecniche Fia. Un record non assolutamente invidiabile, che però segue un percorso ben preciso che aveva già portato le auto degli anni precedenti a essere le meno leggere di sempre. Vediamo insieme come si è evoluto il peso minimo dagli albori del mondiale di Formula 1 fino a oggi.

IL PESO DELLE MACCHINE NELLA STORIA DELLA FORMULA 1

Se vi siete chiesti come mai i piloti di Formula 1 si siano più volte lamentati del peso delle attuali vetture, basta effettivamente fare un salto nel passato per capire quanto, pur se con probabilmente minore potenza e carico aerodinamico, le monoposto del passato fossero considerate più divertenti da guidare. Ma partiamo dall’inizio del mondiale F1: agli albori del campionato, per le auto partecipanti non era previsto alcun limite minimo. Le prime imposizioni arrivano solo nel 1961, con un minimo di 450 chilogrammi fino al 1965. Da quel momento si comincia a ingrassare, con i 500 kg imposti dal ’66 al ’72, che passano poi a 575 kg fino al 1980 e addirittura a 585 nella stagione successiva. A quel punto la classe regina inizia una prima fase di dimagrimento: nel 1982 si torna a 580 kg, mentre dal 1983 al 1986 si passa ai 540 kg minimi. Ulteriore riduzione di peso anche nei due anni seguenti, con le auto a motore turbo che potevano pesare 540kg e quelle con propulsori aspirati che potevano scendere a 500. Proprio la mezza tonnellata sarà il peso minimo fino agli incidenti di Ratzenberger, Senna e Wendlinger: dal Gp Canada 1994 fino al 1996 si salirà dunque a 515 kg.

F1 GP Pacifico 1994, Aida: Ayrton Senna (Williams FW16) F1 GP Pacifico 1994, Aida: Ayrton Senna (Williams FW16)

Calcolo del peso di una macchina di Formula 1: il pilota è incluso o escluso?

Se fino a quel momento il pilota si considerava escluso dalle operazioni di peso, la situazione si ribalta a proprio a metà degli anni ‘90. Ed è questo, in fondo, il motivo per cui siamo ormai abituati a vedere i nostri beniamini del volante correre nel garage della Fia, con il casco in testa o in mano, al termine di ogni sessione ufficiale per le verifiche di peso. Nel ’97, il peso minimo sale dunque a 600 chilogrammi pilota incluso, e resta fisso – sebbene, in realtà, siano state previste in alcuni anni differenze tra peso minimo in qualifica e in gara – fino al termine della stagione 2007. Nel 2008 e nel 2009 la bilancia sale a 605 kg, per giungere a 620 nel 2010, addirittura a 640 nel 2011 e poi ancora 642 nel 2012-2013. L’era ibrida del 2014 porta con sé un ulteriore incremento alla bilancia, che passa dai 642 a 691 kg per sopportare il maggiore peso del motore, adesso accompagnato da gravosi pacchi batterie. Non è tutto: nel 2015 si arriva a 700 kg per poi balzare ai 728 kg del 2017, anno della rivoluzione regolamentare che ha portato in pista le nuove (e bellissime) monoposto più larghe. Nel 2018, con l’arrivo dell’Halo, si sale a 733 chilogrammi, per poi crescere di altri 10 kg nella stagione successiva. Una scelta necessitata dal fatto che i piloti erano ormai da anni impegnati in diete rigidissime per restare entro i limiti previsti, rischiando comunque di perdere anche massa muscolare. Per questo, dal 2019 è previsto un peso di 80 kg per pilota, ferma restando la possibilità di utilizzare zavorra per fare arrivare a 80 – il totale con l’auto è arrivato quindi a 743 kg – coloro che siano naturalmente più leggeri.

F1 GP Giappone 1997, Suzuka: Michael Schumacher (Ferrari F310B) F1 GP Giappone 1997, Suzuka: Michael Schumacher (Ferrari F310B)

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Ancora altri ritocchi del limite minimo sono arrivati nelle stagioni scorse: tra il 2019 e il 2020 il limite è salito a 746 kg, con l'incremento di altri 7 kg nel 2021. Dapprima è stato infatti inserito un secondo flussometro dal peso di circa un chilogrammo mentre, dopo il congelamento delle regole a causa Covid e l'introduzione del budget cap, si è voluto evitare che i team spendessero troppe risorse economiche nella ricerca di materiali sempre più leggeri. Infine, eccoci al 2022: per le nuove auto è stato previsto inizialmente un peso minimo di 795 kg prima che il totale aumentasse ancora di altri 3 kg dopo i test di Barcellona, per compensare l'aumento di peso dovuto dai copricerci, dalle nuove ruote da 18 pollici e dai rinforzi necessari per evitare rotture sul fondo delle monoposto, molto sollecitato dall'avvento dell'effetto suolo. Il totale di 798 kg, come già detto il massimo mai raggiunto dalla F1, è stato comunque una scelta di compromesso tra i team e la Fia, che ha voluto fortemente evitare di sforare la quota degli 8 quintali di peso. Nel 2023 era invece originariamente prevista una riduzione a 796 kg, ma alla fine la Federazione è tornata sui suoi passi imponendo comunque di restare sul peso minimo di 798 kg per non sovraccaricare le nuove gomme Pirelli.

F1 2022, GP Bahrain: la Ferrari di Sainz seguita dalla Mercedes di Hamilton e dalla Red Bull di Perez F1 2022, GP Bahrain: la Ferrari di Sainz seguita dalla Mercedes di Hamilton e dalla Red Bull di Perez

QUANTO PESA UNA MACCHINA DI F1?

Tutti i ragionamenti fatti sono ovviamente relativi alle monoposto con i liquidi a bordo – acqua, liquido di raffreddamento, lubrificante – e, almeno per quanto riguarda gli ultimi decenni, considera il pilota all’interno del limite minimo di peso. Non dobbiamo però dimenticare che le monoposto di Formula 1 hanno bisogno (anche) della benzina per sfrecciare in pista e che il limite massimo consentito è di 110 kg. Il che vuol dire che, un istante prima di uscire dai box per schierarsi in griglia di partenza, la Ferrari, la Mercedes o la Red Bull (tanto per citare le principali contendenti al titolo) supererà facilmente i 900 kg. Ma un calcolo esatto e valido per tutte le piste è pressoché impossibile, visto che spesso i team di Formula 1 non viaggiano a pieno carico ma imbarcano solo il carburante strettamente necessario per arrivare alla bandiera a scacchi e che comunque non tutti i costruttori sono riusciti a mettere in pista una macchina in grado di pesare, benzina esclusa, 798 kg.

F1 GP Messico 2019, Città del Messico: Lewis Hamilton (Mercedes W09) F1 GP Messico 2019, Città del Messico: Lewis Hamilton (Mercedes W09)

SICUREZZA E FUTURO

Abbiamo visto come il peso minimo delle auto di Formula 1 sia via via aumentato con il passare del tempo. Una scelta talvolta di carattere tecnico, come accaduto in maniera clamorosa tra il 2013 e il 2014 (+49 kg), tra il 2016 e il 2017 o, per restare agli ultimi ritocchi da 753 a 798 kg. In altri casi, come dopo gli incidenti fatali di Senna e Ratzenberger, l’aumento di peso è stato dettato da ragioni di sicurezza. Perché, d’altronde, monoposto più robuste e sicure richiedono materiali più pesanti. Resta il fatto che nell’ultimo decennio abbiamo assistito all’aumento di peso minimo di oltre un quintale e al debutto in pista di auto al contempo sempre più veloci ma pesanti. E anche la tanto attesa rivoluzione regolamentare del 2022, rimandata di almeno un anno per proteggere i team dalle perdite economiche derivanti dall’emergenza coronavirus, non ha invertito la tendenza.

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Pubblicato da Salvo Sardina, 31/03/2022
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