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Si dimette il vertice di EICMA in contrasto con Confindustria


Avatar di Claudio Todeschini, il 12/03/20

4 anni fa - EICMA, si dimette tutto il CdA. Quali scenari per l'edizione 2020?

EICMA, dimissioni del CdA. Quali scenari per l'edizione 2020?

Le pressioni ricevute dal nuovo vertice di Confindustria ANCMA ha portato alle dimissioni dell’intero CdA di EICMA S.p.A.

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DIMISSIONI Una notizia che arriva come un fulmine a ciel sereno: i consiglieri della società che organizza EICMA, l’Esposizione Internazionale del Ciclo e Motociclo di Milano, si dimettono in blocco prima della scadenza naturale del loro mandato, in aperto disaccordo con il socio unico ANCMA, i cui vertici sono recentemente cambiati. 

BILANCIO APPROVATO Prima delle dimissioni, il Consiglio di Amministrazione uscente ha comunque - e correttamente - approvato la bozza di bilancio della società, con un fatturato che supera i 17 milioni di euro (con un +21% rispetto al 2018). Dopo due edizioni di grande successo (a cui anche noi abbiamo partecipato, e che vi abbiamo raccontato con grande entusiasmo), quindi, si riparte da zero.

IL COMUNICATO UFFICIALE In una nota diffusa nel pomeriggio i consiglieri hanno comunicato la decisione unanime di “rinunciare al proprio incarico prima della scadenza del termine per consentire, con spirito di servizio e responsabilità, ai nuovi vertici del socio unico - Confindustria ANCMA, Associazione Nazionale Cicli Motocicli Accessori - di operare secondo i propri intenti, con l’auspicio che anche con la nuova linea strategica venga preservato il valore dell’evento espositivo. Decisione, questa, presa con estremo rammarico e con altrettanto sacrificio, e all'esito dell'insistenza e delle ripetute pressioni esercitate dai nuovi vertici di Confindustria ANCMA, perché mai come in questo traumatico e difficile momento che si sta consumando a livello internazionale e con le profonde incertezze che gravano sul futuro, avremmo voluto proseguire nell'adempimento dei nostri doveri, al fine di tenere ben saldo il timone di EICMA con altrettanto spirito di responsabilità, assumendocene sì, ancora una volta, gli oneri, ma garantendo anche quella continuità che da imprenditori riteniamo indispensabile per non lasciarsi travolgere dagli eventi soprattutto in fasi così concitate e critiche a livello mondiale. Purtroppo ravvisiamo l’impossibilità di proseguire”.

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UN EVENTO IN CONTINUA CRESCITA Frasi che non lasciano grande spazio all’interpretazione, e che testimoniano un clima davvero poco sereno tra le due parti. “EICMA è cresciuta incontrovertibilmente”, continuano i consiglieri (Andrea Dell’Orto, Corrado Capelli, Vito Cicchetti, Alfio Morone, Giovanni Castiglioni): “nei numeri, nel suo valore istituzionale, nella qualità dei contenuti offerti e per la sua attrattività globale. EICMA, per il valore che è riuscita a costruire, è oggi essa stessa un valore: un valore per Milano, per il Sistema Paese e per l’intera filiera industriale della mobilità a due ruote. Durante le ultime due edizioni in particolare ogni indicatore (espositori, pubblico, superficie occupata, presenza media e operatori internazionali) ha stabilito un record positivo. Oggi possiamo affermare con orgoglio e senza tema di smentita di essere ancora più attrattivi, competitivi e imprescindibili per il nostro settore. Auguriamo pertanto a Confindustria ANCMA e chi costituirà il nuovo board di EICMA S.p.A. buon lavoro e i migliori successi, certi che sapranno preservare e tutelare il valore della struttura, della società e di un evento internazionale sinonimo di eccellenza del Made in Italy”.

COSA SUCCEDERÀ? Al momento è davvero presto per dirlo. Confindustria ANCMA dovrà sicuramente nominare un nuovo CdA, a cui affidare l’incarico di organizzare EICMA 2020 che, possiamo anticiparlo già adesso, sarà l’edizione più complicata della sua storia.


Pubblicato da Claudio Todeschini, 12/03/2020
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