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Top & Flop GP Messico 2019


Avatar di Luca Manacorda , il 28/10/19

4 anni fa - Top & Flop, il meglio e il peggio del weekend del GP Messico 2019

F1 | Top & Flop GP Messico 2019

Travestimenti, messaggi ecologici, allergie da giallo e brutte dipendenze nell'esordio dei T&F su Motorbox

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È don Sebastiano che festeggia alla maniera dei finlandesi accanto a The Stigos, la versione messicana fiestaiola e palesemente alcolizzata di The Stig (e per questo allontanata in malo modo dal tedesco durante i festeggiamenti sul podio), a guadagnarsi la copertina della prima puntata dei Top & Flop su Motorbox. Siamo ancora in pieno trasloco nella nuova casa, ma tra uno scatolone e l'altro abbiamo messo da parte il meglio e soprattutto il peggio di quanto visto nel weekend del GP Messico, mentre i nostri consueti premi sono ancora sotto uno spesso strato di pluriball e torneranno prossimamente.

Al momento non abbiamo ancora il bollino di avviso per gli ultras da tastiera, quindi apriamo la puntata segnalando a chi dopo poche righe lette assume l'espressione qui sotto di mbare Totò (palesemente contrariato dall'aver portato le lancette avanti di un'ora invece che indietro nella notte tra sabato e domenica) che T&F è una rubrica scemiseria che ironizza senza distinzione su tutti i protagonisti del Circus, eccezion fatta per il sempre lodato Pastorone Nostro. 

Mbare Totò con lo sguardo dei giorni migliori Mbare Totò con lo sguardo dei giorni migliori

TOP
Lewis Hamilton
: arriva in Messico pontificando su ecologia e veganesimo, tanto da compiere un giro di perlustrazione di tutte le hospitality del paddock per verificare di persona quante propongono menù a base di carne e smaronando pesantemente gli chef presenti, i quali non esitano ad apostrofarlo con un colorito "figlio di soia!".

Luigino nel suo giro di perlustrazione dei menù Luigino nel suo giro di perlustrazione dei menù

Completata l'attività da Greta Thunberg, Luigino si ricorda di aver festeggiato in Messico la conquista degli ultimi due titoli iridati, ma al termine di gare concluse fuori dal podio. Per questo, decide che quest'anno è ora di fare le cose in grande, accoppiando la conquista del sesto mondiale al successo nel gippì. Dopo aver largamente dipinto in sede di presentazione la Ferrari come strafavorita per la gara e la Mercedes al pari di una McLaren dotata di meccanici normodotati o poco più (chiedere informazioni al povero Norris), il trecciolinato inglese non ha fatto altro che appollaiarsi alle spalle delle Rosse in attesa delle soventi cappellate che a turno compiono piloti e muretto. Questa volta è stata una sapiente strategia a togliergli di mezzo prima Leclerc e poi Vettel. Vittoria e donut in mezzo allo stadio non sono stati coronati dalla conquista matematica del titolo, ma lo spettacolare podio da rockstar ha comunque soddisfatto il lato da showman di Hamilton, tanto da fargli accantonare la Greta che c'è in lui quando è stato innalzato tra due getti di inquinante fumo provenienti da altrettante power-unit Honda della stagione 2015, rivelatesi eccellenti in questo ruolo. Friday for future, but Sunday for me

Lewis Thunberg momentaneamente disinteressato alle sorti del pianeta Lewis Thunberg momentaneamente disinteressato alle sorti del pianeta

FLOP
Max Verstappen
: rischia di buttare via una pole già in tasca ignorando le bandiere gialle e Bottas stampato sul muro alla sua sinistra, ma inizialmente la scampa con l'accoppiata sorriso ricciardiano più frase che ti fa dire "beh, in effetti non ha tutti i torti" che convince incredibilmente gli steward a non investigare sulla sua follia. 

La verità di Max La verità di Max

Poi però in conferenza stampa si atteggia a bullo per l'infrazione commessa, ammette di essersene sbattuto le red balls delle bandiere gialle e invita i commissari a togliergli tutt'al più il tempo del giro incriminato. Si becca così giustamente la retrocessione in griglia che lo avvelena al punto da voler cannonare ogni Mercedes nei paraggi nel corso dei primi giri, solo per sbatterla a muro e passare un'altra volta ignorando le successive bandiere gialle e fischiettando un celebre motivo di Simon & Garfunkel. Yellow darkness my old friend

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L'ANGOLO PREDESTINATOH
Prosegue anche su Motorbox la nostra collaborazione con il sempre fucsiah Ciarlo Vinzani, questa settimana particolarmente polemico dopo che sui social sono circolate voci di un sequestro del suo pass e del conseguente confinamento in quel di Rogoredoh:
Super, super gara in Messico piena di RUOTA A RUOTA e CONTATTIH! Ancora una volta il Predestinatoh è stato sfavorito a vantaggio di Vettel che non riesce a battere the Hammer ormai lanciato verso il titolo. Super rimonta di Supermax Verstappen che finisce sesto. La F1 è sempre più emozionante con me in Messico, nonostante le fake news che non sono assolutamente state lanciate da me. Rilassatevi ragazzi e cambiate canale se non siete abbastanza FUCSIAH per questa F1 Sky!!!

GROS(JEAN) GUAIO A MEXICO TOWN
Prosegue l'entusiasmante stagione della Haas, ormai in grado di ridare il brivido della competizione alla Williams nella lotta per le ultime posizioni. Grosjean è riuscito eroicamente a mettersi alle spalle quantomeno Kubica, chiudendo penultimo, ma il francese nonostante le prestazioni di melma ha continuato a sorridere come un ebete per tutto il weekend. Romano, per dimenticare i risultati pessimi, si è infatti dato alle droghe pesanti abilmente fornitegli da Sergio Perez. Strafatto peggio di NicoLeo Rosberg di Caprio in 'The (Toto) Wolff of Wall Street', Grosjean sabato sera ha finito per bocciare contro la macchina di un locale boss della mala, rischiando pesanti ripercussioni. Per questo motivo, è stato messo sotto scorta dalla Haas, entrando in autodromo circondato da uomini della security e con il già citato sorriso da ebete. In vista della trasferta nella vicina Austin, è stato il suo compagno a prendersi l'impegno di tirarlo fuori da sto tunnel di fattanza e dipendenza in cui è caduto. Kevin Magnussert

Uno strafattissimo Romano entra scortato in circuito Uno strafattissimo Romano entra scortato in circuito

OSPITE A SORPRESA (LA SORPRESA DELL'OSPITE)
Approfittando del fatto che in Messico erano un po' tutti truccati, travestiti o camuffati per iniziare a celebrare con qualche giorno d'anticipo il giorno dei morti, il sempre scattante Vijay Mallya ha fatto visita al suo ex team Force India/Racing Point agghindato da teschio. Lo vediamo qui sotto fotografato con Otmar Szafnauer, direttore operativo della scuderia che non a caso tiene in mano una borraccia evocativa della ricca dotazione dell'uomo di affari (e malaffari) indiano.

Un camuffato VJ passa a salutare la sua ex squadra Un camuffato VJ passa a salutare la sua ex squadra

E a proposito di dotazione, è stata eloquente l'espressione fatta da Lawrence Stroll, nuovo proprietario della squadra, quando nel retro del box ha visto Mallya togliersi il costume da teschio, rimanendo momentaneamente come mamma l'ha fatto (per fortuna, nella foto qui sotto, VJ è già dietro all'inevitabilmente grosso telo bianco riflesso negli occhiali di Stroll senior). Dia de los metros

La reazione di babbo Stroll alla vista di Vijay La reazione di babbo Stroll alla vista di Vijay

DANIEL RIFAAAAK
Ricordate l'urlo belluino con cui Ricciardo sfogò la sua rabbia dopo l'ennesimo problema in qualifica nel sabato del GP Giappone 2018? Beh, il Sofficino Australiano ci è ricascato e, dopo l'eliminazione al termine della Q2 messicana, ha sparato nell'etere un altro rabbioso "fuck!". Lo scorso anno ne ricavammo un simpatico contest, in cui vi chiedevamo di scriverci tutte le situazioni che vi venivano in mente in cui reagireste alla Ricciardo. Siccome quest'anno l'urlo è arrivato dopo che Riccy ha letto uno scontrino appena consegnatogli, e siccome voglio cominciare a capire come funzionano qui i commenti (dovete avere o creare un profilo su Disqus), vi chiediamo di suggerirci quale potrebbe essere il contenuto del bigliettino ricevuto dall'australiano. Io dico che ha appena scoperto dai risultati che la sua scommessa sull'over 2.5 nel big match della serie B uzbeka di calcio è andata male...

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Pubblicato da Luca Manacorda, 28/10/2019
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