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Prova

Skoda Superb 2008


Avatar Redazionale , il 19/05/08

15 anni fa - Provaci ancora, "Sup"!

E' grande come una berlina del segmento E ma costa come una del segmento D. E' ben fatta, comoda e versatile, grazie a un esclusivo portellone sdoppiato. Ha insomma tutte le carte in regola per candidarsi di nuovo come outsider in un mercato che per ora parla solo tedesco.

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A GONFIE VELE Dopo aver recentemente festeggiato la presenza su ben 100 mercati, con l'ingresso anche in terra australiana, alla Skoda stanno per tagliare un altro importante traguardo, quello delle 700.000 unità vendute in un anno. A coronare la crescita costante dell'ultimo periodo, pare infatti che per la fine del 2008 questo obiettivo sia a portata di mano. E siccome si sa che l'appetito vien mangiando, quelli della freccia alata hanno deciso di tornare alla carica del segmento delle grandi berline, con la seconda generazione della Superb.

FORTUNE ALTERNE La prima serie ha avuto fortune alterne, capace di raccogliere consensi nei mercati più attenti ai contenuti e al rapporto qualità/prezzo e snobbata invece in quelle realtà - come quella italiana - in cui una berlina ha successo solo nel momento in cui è vista come uno status symbol. Scrollatasi di dosso la vecchia immagine dei tempi della cortina di ferro, la Skoda potrebbe sfruttare per il lancio della Superb il traino della Fabia e, soprattutto, della Octavia, le cui quotazioni (e quote di mercato) sono in aumento nel suo segmento.

E' CRESCIUTA Oltre che sull'aiuto delle sorelle, la Superbpuò fare affidamento sulle sue qualità intrinseche. Rispetto al modello attuale crescono leggermente le dimensioni. Lunghezza e larghezza sono rispettivamente di 4.838 e 1.817 mm, con incrementi nell'ordine di 35 e 40 mm, mentre l'altezza diminuisce di 8 mm, fermandosi a quota 1.462 mm. Quel che più conta, però, è il fatto che a cambiare sia il look, a partire proprio dalla sagoma. Il taglio è più moderno, con il padiglione più proteso all'indietro e con la coda più raccordata con il corpo vettura.

FAMILY FEELING Quanto invece al frontale, che si sia inconfutabilmente di fronte a una Skoda lo confermano il bordo dritto del cofano motore, la classicissima mascherina con cornicetta cromata e listelli verticali e la nervatura che scende a mettere in rilievo lo stemma della Casa. La novità più importante è rappresentata dal disegno dei fari, che hanno una forma a coltello, replicata, capovolta, anche dalle luci di coda.

TI SPIEZZO IN DUE E proprio tornando al posteriore s'incontra quello che è il fiore all'occhiello della nuova Superb, ovvero il sistema Twindoor. In pratica, agendo su un pulsante, si può scegliere se fare aprire il solo cofano bagagliaio in stile quattro porte oppure anche il lunotto solidalmente, creando ciò un portellone come quello delle berline a cinque porte. In un modo o nell'altro si accede a un vano di carico della capacità di ben 565 litri, peraltro sfruttabili fino all'ultima goccia visto che le pareti sono perfettamente lisce. E non è tutto: ribaltando in avanti il divano posteriore, il volume utile arriva fino a 1.670 litri. E' un valore superiore a quello di tante familiari e che soddisfa anche chi cerca un mezzo versatile e non ha voglia di aspettare la versione wagon, attesa per il 2009.

BEN FATTA Lo spazio abbonda anche per i passeggeri, specie nella zona posteriore, che pare quella di una "long wheelbase", un'ammiraglia a passo lungo. Nella zona anteriore la plancia è assoluta protagonista. Le forme sono molto sobrie ed eleganti e solo la strumentazione si concede qualche cenno di sportività. Le finiture sono prim'ordine. I materiali, in particolare, hanno un'aria molto solida. Piacevoli alla vista e soprattutto al tatto, hanno ben poco da invidiare alla migliore concorrenza, vicinissima anche in materia di assemblaggi.

OK, IL PREZZO E' GIUSTO A proposito di nuovo di attesa, leprime consegne della Superb inizieranno solo a fine estate, nel mese di settembre. Il listino è comunque già noto e bisogna riconoscere l'assoluta competitività dei prezzi fissati dalla Skoda, che vende un'auto che per dimensioni e cura costruttiva è allineata alle berline del segmento E a prezzi invece da segmento D. I prezzi vanno infatti da 21.840 euro a 33.990 euro, anche se in un secondo tempo questa soglia si alzerà con l'arrivo di versioni a trazione integrale.

IL BELLO DELLA DIRETTA Per il momento la gamma italiana si articola attorno a due motori a benzina a iniezione diretta edue a gasolio, dotati di filtro per il particolato. Ad aprire le danze è il piccolo 1.4 TSI sovralimentato e per nulla a disagio in un cofano tanto grande. Per lui la scheda tecnica parla di 125 cv e 200 Nm costanti tra i 1.500 e i 4.000 giri, che su strada si traducono in un crono di 10,5 secondi nello 0-100, in una velocità massima di 201 km/h e in una percorrenza media di 15,2 km/litro. Più assetato è 1.800 TSI, a sua volta sovralimentato, i cui 160 cv sorseggiano un litro di verde ogni 13,2 km. Con una coppia di 250 Nm stabili tra i 1.500 e i 4.200 giri, fa toccare alla Superb i 220 km/h dopo un passaggio 0-100 in 8,6 secondi.

GEMELLI D'ORO Sul fronte a gasolio ci sono invece ledue varianti da 140 e 170 cv del due litri TDI che fa da prezzemolo all'ombra dei quattro marchi del Gruppo. VW. Con la prima la coppia ammonta a 320 Nm tra i 1.800 e i 2.500 giri, la velocità massima è di 207 km/h e la pratica 0-100 è liquidata in 10,2 secondi. Il tutto con un consumo di un litro ogni 16,9 km. Più o meno la stessa percorrenza si registra anche con la configurazione più potente, 16,7 km/l, con prestazioni però più brillanti: 0-100 in 8,8 secondi e 222 km/h, grazie anche alla coppia che sale a 350 Nm tra i 1.750 e i 2.500 giri.

SVILUPPI FUTURI In un secondo tempo il listino si amplierà con l'arrivo anche di una versione 3.6 V6 FSI con un sistema di trazione integrale che potrebbe poi essere proposta anche con motori diesel. Ultimo ma non meno importante, ci sarà anche il sempreverde1.9 TDI da 105 cv, che spingerà una versione chiamata GreenLine. Ottimizzata nell'aerodinamica, dotata di assetto ribassato, pneumatici con bassa resistenza al rotolamento e rapporti allungati, questa Superb è accreditata di una percorrenza media di 19,6 km/litro.

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E LUCE FU Quanto poi agli allestimenti, la Casa ne prevede tre, Comfort, Ambition ed Elegance. Con ancora alcuni dettali da definire, si può già anticipare che il livello intermedio, quello che andrà per la maggiore, avrà di serie tra le altre cose il clima automatico, il cruise control, l'Esp, i sensori di parcheggio posteriori e un ombrellino pieghevole alloggiato in un apposito vano della porta posteriore sinistra. Tra gli accessori merita invece un cenno l'Adaptive Frontlight System, che utilizza in modo intelligente fari bixeno regolando la profondità e l'angolazione del fascio luminoso a seconda anche della velocità e delle condizioni meteo.

PIAZZA D'ARMI Basta aprire la porta per scoprire che l'abitacolo è la proverbiale piazza d'armi. Il posto di guida è ampio, complice anche la cura dimagrante fatta dal mobiletto centrale, che lascia cosìpiù spazio per le gambe. Sedile e volante offrono ampie possibilità di regolazione e permettono tagliarsi la posizione preferita su misura, avendo sempre e comunque i comandi sottomano.

GUANTI BIANCHI A differenza di quanto accade di norma sugli aerei, però, qui la prima classe non è davanti, bensì dietro. La Superb tratta i passeggeri posteriori con i guanti bianchi, quasi ai livelli di una limousine. Con il sedile regolato per un guidatore da oltre un metro e 80, chi siede dietro ha circa una spanna tra le ginocchia e gli schienali anteriori, mentre la forma allungata del padiglione lascia molta aria anche sopra la testa.

FA TUTTO DA SOLA Ce ne sarebbe a sufficienza per cedere a qualcun altro il volante con una scusa qualsiasi e farsi portare a destra e a manca in panciolle, se la Superb non fosse anche molto piacevole da guidare, ben più di quanto lascerebbero supporre le sue dimensioni. Certo non le si può chiedere di fare miracoli negli spazi stretti. La città non è il suo habitat naturale e non è un caso che alla Skoda abbiano deciso di inserire nella lista degli optional, accanto ai classici sensori, anche il Parking Assistant System, che misura se lo spazio è sufficiente e poi, al limite, provvede a parcheggiare l'auto da solo. Anche senza montare questi gadget, si può comunque contare su un raggio di sterzata buono per un'auto di taglia XL.

SILENZIO, SI VIAGGIA Il meglio la Superb lo dàperò nei grandi spazi, dove macina chilometri da-casello-a-casello senza risultare affaticante. La cosa che colpisce di più è la silenziosità, su cui i tecnici hanno lavorato molto, aumentando per esempio lo spessore dei vetri e migliorando la tenuta delle guarnizioni. A velocità codice di 130 km/h, l'ambiente è ovattato e per avvertire un lievissimo sibilo dagli specchi retrovisori ci si deve armare di stetoscopio. Guidando sui tratti senza limiti delle autobahn tedesche si scopre che la situazione non peggiora tanto nemmeno quando la lancetta fa il solletico ai 200 sul tachimetro.

AMA LA PULIZIA Le sospensioni danno il loro bravo contributo al comfort, con un molleggio che filtra a meraviglia tanto le buche secche quanto gli avvallamenti. Il fatto che l'assetto privilegi la comodità non crea comunque problemi nel misto. Lo sterzo non è rapidissimo in fase d'impostazione ma, una volta assestatasi in traiettoria, la Superb percorre le curve con notevole precisione. La tendenza ad allargare con il muso e a coricarsi sulle ruote esterne si fa sentire solo se si pretende di guidare come in prova speciale, con eccessiva irruenza. Adottando uno stile pulito e rotondo, invece, si può tenere un passo bello allegro divertendosi anche nei cambi di direzione presi d'infilata.

GIOCO DELLE COPPIE Il partner ideale di un'auto di questo genere è motore 2.0 TDI da 140 cv, che dovrebbe contendere il ruolo di best-seller al suo gemello da 170 cv. Questo turbodiesel eroga la potenza in modo molto graduale e dispone di una coppia generosa, che si fa sentire con una spinta decisa ben prima che si raggiungano i 2.000 giri. Sorprendente è però anche l'affinità di coppia che c'è tra la Superb e il 1.800 TSI, che conferma ancora una volta la maestria dei tecnici VW nello sfruttare il turbo per rendere più piena l'erogazione dei motori. Rispetto al TDI qui bisogna tenere il motore un po' più su di giri ma alla fine dei conti si riesce a viaggiare comunque in grandissima scioltezza senza seviziare il pedale dell'acceleratore.

COMUN DENOMINATORE Quale che sia la scelta fatta a livello di motori, l'ideale sarebbe ordinare comunque la trasmissione DSG, a sei marce nel caso del TDI e a sette invece per il TSI. Il cambio robotizzato a doppia frizione si dimostra infatti in grado di far andare a braccetto la dolcezza degli innesti nella guida tranquilla e la rapidità necessaria quando invece si decide di usare le maniere forti con l'acceleratore. Basta aumentare di poco la pressione sul gas o agire sulle levette al volante perché il DSG scali rapido, pescando nel mazzo sempre il rapporto giusto. Una spesa insomma consigliabile per chiunque, a prescindere dall'impiego che si farebbe di questa Skoda.


Pubblicato da Paolo Sardi, 19/05/2008
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