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Prova

Renault Laguna 2008


Avatar Redazionale , il 05/10/07

16 anni fa - Il primo prodotto della svolta filosofica Renault

Il primo prodotto della svolta filosofica Renault va alla prova del mercato. Contrariamente al passato lo stile è low profile, ma basta aprire le portiere per entrare in un mondo fatto di qualità ed eleganza. Nel mirino le tedesche e, soprattutto Honda e Toyota. Arriverà a fine ottobre, a prezzi quasi identici a quelli della vecchia edizione.

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COM'E' Il primo sguardo non è sicuramente da torcicollo, di quelli che resti a bocca aperta a guardarla quando passa. Anche il secondo sguardo difficilmente riesce a mettere in circolo dosi minime di testosterone: troppo low profile la New laguna per colpire subito la fantasia, soprattutto per chi dalla Renault si aspetta sempre un guizzo stilistico fuori dal comune. E troppo simile al modello che sostituisce per farsi notare nel traffico. Dato però che di un modello nuovo si tratta e che gli stilisti che l'hanno disegnata non sono fessi viene da chiedersi per quali motivi sia stata adottata una linea così fortemente understatement.

SCRITTO NEL CONTRAT La risposta l'ha fornita lo stesso presidente del Gruppo Renault-Nissan, Carlos Ghosn, che lo scorso anno ha scritto in un "Contrat" per clientela e azionisti, i piani di sviluppo dei due marchi per il 2009. Non si tratta infatti di crisi di idee come verrebbe subito spontaneo pensare, ma di motivi molto più pragmatici, legati al gusto e allo stile delle masse: "Un'auto deve mantenere alti livelli di vendita per i quattro anni successivi al lancio, e non solo nei primi due" sostiene Ghosn, "il design troppo originale porta subito a picchi di vendita e subito dopo a seri problemi". Una scelta ben precisa quindi, avviata già con la Nuova Twingo, e che sta portando i suoi frutti visto il buon andamento nelle vendite della citycar francese.

PIU' DI IERI, MENO DI DOMANI Sarà così anche per la Laguna? Presto per dirlo, la nuova berlina verrà lanciata ufficialmente nel week end del 27-28 ottobre (i concessionari sono però già autorizzati a raccogliere ordini) e tutto lascia pensare che la strada intrapresa sia destinata a portare frutti abbondanti anche per lei, in attesa della station wagon che arriverà a gennaio col nome di Sport Tour (sarà lei la vera best seller). Per apprezzare lo stile della nuova Laguna c'è bisogno quindi di qualche sguardo in più, di girarci intorno più del solito e osservarla con più attenzione per assimilare meglio le sue linee forse non vistose ma per nulla banali. Insomma, il giorno dopo sarete sicuramente di altro avviso.

GRANDE, MA NON SEMBRA Nel complesso lo stile è del tipo sportivo-elegante, con un bel muso in cui spiccano una bocca che sorride a 32 denti senza spalancarsi troppo, con due begli occhioni all'insù ai lati e un cofano spiovente con due spalle ben tornite. Una linea aerodinamica, che prosegue con un parabrezza inclinato e un tetto a goccia che termina su una coda appena accennata, in stile hatchback, con il portellone incernierato sul tetto che apre un varco ampio come quello di una familiare. Le dimensioni della Laguna sono ampie, con una lunghezza di 4,7 metri, una larghezza di 1,81 e una altezza di 1,45, tuttavia l'effetto ottico che ne sortisce è quello di un'auto compatta, sia che la si osservi dall'esterno sia dall'interno. E' un pregio per una vettura che può ospitare fino a cinque persone e offre un volume di carico di 450 litri ampliabile fino a 1070.

GUARDA AL GIAPPONE Dove il colpo di fulmine è garantito sin dal primo incontro è all'interno. Qui il salto di qualità è palpabile ed evidente: i materiali utilizzati sono di prima scelta e il pensiero va subito ai concorrenti di fascia più alta. Il top non è poi molto lontano e già oggi la Casa può offrire una garanzia di tre anni o di 150.000 km. Nel mirino però non ci sono Bmw, Mercedes, Lexus o Audi come verrebbe spontaneo pensare, ma Toyota Avensis e Honda Accord, i due modelli di riferimento per la Laguna, primi negli indici di soddisfazione e di affidabilità.

JD POWER L'obiettivo dichiarato è così quello di offrire una qualità percepita a livello delle europee di lusso ma, soprattutto, di salire nelle prime tre posizioni del famoso indice di soddisfazione JD Power, un indice che misura la soddisfazione del cliente dopo due anni dall'acquisto. Arrivare tra i primi tre è una bella ambizione e non sarà facile come dirlo, richiede un impegno di tutti i settori dell'azienda, dai fornitori alle tecniche di produzione, e una rinnovata mentalità delle maestranze. Con la Laguna però Renault è partita con il piede giusto.

SUPERPROTETTA L'attenzione alla qualità passa anche attraverso la sicurezza attiva e passiva. E anche in questo la nuova Laguna ha poche rivali.I crash test ufficiali non sono ancora stati realizzati, ma tutto è stato predisposto per farle ottenere le cinque stelle EuroNcap. La new Laguna dispone di 6/8 airbag di nuova generazione, omologati per mantenere il massimo livello di protezione a 70 km/h (prima il limite era a 50 km/h); di cinture a tre punti di ancoraggio e doppia pretensione, deformazione controllata dei sedili anteriori in caso di urto frontale e ganci Isofix.

PUNTA AL VERDE Qualità vuol dire anche rispetto per l'ambiente. Nei motori per esempio. I cinque motori disponibili al lancio (due a benzina e tre diesel) sono attenti a consumi ed emissioni, anche se, stranamente, in tanta attenzione per l'inquinamento, il filtro antiparticolato è di serie solo nelle versioni più care. Per i benzina arrivano un 1.6 da 110cv e 151 Nm di coppia a 4.250 giri, con una velocità massima di 192 km/h, un tempo di accelerazione 0-100 di 11,7" e percorrenza media di 13,2 km/l, e un 2.0 da 140cv, 195Nm di coppia a 3.750 giri, 9,1 sec nel 0-100, 210 km/h di velocità massima e percorrenze medie di 12,7 km/l. Entrambi Euro 4, hanno emissioni di CO2 di 180 g/km il 1.6 e di 185 g/km il 2.0. Meglio i diesel da questo punto di vista.

DIESELMANIA La Laguna potrà contare inizialmente su un 1.5 dCi a gasolio da 110cv, con turbo a geometria variabile, 240 Nm a 2.000 giri, 12,1 sec per accelerare da zero a 100 km/h, 192 km/h di velocità massima e consumi ridottissimi che garantiscono percorrenze medie di quasi 20 km/l (19,6 per l'esattezza). Seguono due dCi da 2.0 litri, rispettivamente da 150cv e 175 cv, con 340 Nm e 380 Nm di coppia massima e 210/220 km/h di velocità massima. Interessanti i tempi di accelerazione 0-100, di 9,5 sec per il 150cv e di 8,7 per il 170cv. Quanto ai consumi, il 150cv consente percorrenze medie di 16,7 km/l mentre il 170cv arriva a 15,4. Tutti e tre sono Euro 4, ma mentre il 1.5 è a 136 g/km, sotto, quindi, i 140 g/km previsti dalla futura norma Euro 5, per i 2.0 le emissioni sono leggermente superiori: 158 g/km il 150cv e 172 g/km il 170cv.

DALLE FLOTTE AI SALOTTI Tre gli allestimenti previsti: Laguna, Dynamique e Initiale. Il primo pensato prevalentemente per le flotte aziendali, essenziale ma non povero, con di serie condizionatore manuale, fendinebbia, chiave elettronica, fari alogeni, radio, sedile pilota regolabile in altezza; la Dynamique, che in più ha cerchi in lega da 17", inserti in alluminio, climatizzatore automatico, cruise control, interni misto pelle, volante sport in pelle, fari ad accensione automatica; la Initiale, che rispetto alla Dynamique ha in più fari bi-xeno direzionali, modanature in legno intarsiato, radio stereo con otto casse, sedili anteriori a regolazione elettrica, interni in pelle, assistenza al parcheggio, controllo pressione pneumatici, navigatore satellitare con Bluetooth, tendina parasole lunotto e finestrini posteriori, vernice metallizzata.

PREZZI Si parte dai 21.200 euro della Laguna Laguna 1.6 benzina, ai 23.700 per la 1.5 dCi (solo in versione Laguna), ai 25.200 euro per la 2.0 dCi 150cv Laguna (2.000 in più per la Dynamique e 7.000 in più per la Initiale), ai 29.200 della 2.0 dCi da 175cv Dynamique fino ai 34.200 della Initiale. Per la Dynamique sono inoltre disponibili altri due pacchetti di personalizzazione: Techno Plus (+1.800 euro) con assistenza al parcheggio e sellerie in alcantara, ed Elite Plus (+2.200 euro)con ambiente in carbone o beige, assistenza al parcheggio, cerchi in lega da 16", interni in pelle beige o carbone e sedili regolabili elettricamente e riscaldabili. Per i prezzi della la Sport Tour (la station wagon) basterà aggiungere 1.000 euro a ogni versione della berlina.

COME VA Fuori quasi non si nota, ma basta entrare nell'abitacolo che cambia la musica e si tocca con mano il nuovo corso Renault. Tutto un altro ambiente: plastiche da top class, qualità delle finiture da vettura di categoria superiore, materiali di pregio ovunque e quell'eleganza sobria tipica delle vetture di classe. Una vera sorpresa, che non mancherà di stupire anche i più scettici. Si sente che Renault fa sul serio e che il Contrat 2009 non è solo una trovata pubblicitaria. Questo almeno per la Laguna.

NON SI SENTE NIENTE Lo spazio per le gambe è ampio anche per chi sta dietro, i sedili comodi come poltroncine: si viaggia in un ambiente raffinato, ma quello che più colpisce e che dà la misura della qualità raggiunta da Renault è il silenzio di bordo. La Laguna è silenziosissimaanche a velocità elevate e con i motori diesel più rumorosi.

GIRA LA MANOPOLA Il necessario è davanti agli occhi e a portata di mano, con gli strumenti circolari e il trip computer subito dietro il volante mentre il display del navigatore, della radio e di tutte le altre funzioni è ben in evidenza al centro della plancia, protetto da una grossa palpebra che evita fastidiosi riflessi di luce. I comandi sono invece sul tunnel centrale, dietro il cambio, selezionabili attraverso una manopola come ormai d'uso nelle vetture che contano.

QUASI UNA SPORTIVA Un po' meno perfetto il posto guida, costruito intorno al pilota, con il cruscotto che gli viene incontro e lo spazio per le gambe limitato a destra dal tunnel centrale, piuttosto spesso e alto, e a sinistra dalla portiera. La sensazione è di essere seduti in una vettura dal piglio più sportivo di quanto voglia essere la Laguna (può non essere un difetto), in particolare per chi supera il metro e ottanta di altezza. 

SICURA Sensazione a cui contribuisce anche la grande precisione dello sterzo, diretto e sensibile, e la grande tenuta di strada della Laguna, incollata all'asfalto come poche. Si percepisce subito l'ottima rigidità della scocca e il buon lavoro effettuato sulle sospensioni che filtrano le asperità con grande efficacia. Qualità che trasmettono un grande senso di sicurezza e di comfort a chi guida e agli ospiti, e all'occorrenza offrono un buon piacere di guida.

2.0 DCI 150 CV E' un ottimo compromesso per chi da un'auto chiede rispetto per gli ospiti ma anche per il portafogli, senza trascurare qualcheconcessione al piacere di guida quando se ne presenta l'opportunità. La Laguna 2.0 dCi può infatti trasformarsi in un attimo da paciosa passista a brillante compagna di giochi. Il tutto senza schiamazzi, lasciando gli ospiti sempre avvolti in un piacevole silenzio.

LA MARCIA IDEALE Quanto ai consumi basta adottare uno stile di guida da nonno, pacioso e costante. Nel caso, i più irrequieti potranno farsi consigliare dall'indicatore sul display del trip computer che indica la marcia ideale in funzione della velocità. Si vedrà così come con questo motore si possa viaggiare senza problemi anche a 1.300 giri per poi riprendere giri immediatamente appena si decide di pigiare di più sul pedale dell'acceleratore.

1.5 DCI 110 CV Le percorrenze medie sono altissime. Ne guadagna l'autonomia, che può sfiorare i 1200 chilometri, oltre che il conto in banca. E' uno dei migliori diesel Renault in listino, nervoso ai bassi, parsimonioso quando si mantiene una velocità costante, ottimo per la guida in città e brillante in autostrada. Rispetto al 2.0 dCi 150cv perde ovviamente in dolcezza di guida e in potenza, ma a questo punto dipende solo se sia più importante il portafogli o il piacere di guidare un'auto sensibilmente più potente.


Pubblicato da Gilberto Milano, 05/10/2007
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