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Honda Insight


Avatar di Mario Cornicchia , il 11/02/09

15 anni fa - Si allarga la famiglia delle Honda ibride

Si allarga la famiglia delle Honda ibride, si allarga verso il basso nelle dimensioni e nel prezzo. Arriverà in aprile, a poco più di ventimila euro.

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COM'E' La forma è supposta aerodinamica, primo provvedimento verso la riduzione di consumi ed emissioni. Puntuta davanti e alta in coda, per infilarsi nell'aria limitando la resistenza. Supposto che lo stile è determinato da un buon fine, passi che non è una linea di cui innamorarsi.

EFFICIENTE, FUNZIONALE La funzionalità nello stile non sta soltanto nell'efficienza ma anche nella praticità di cinque posti veri nei 439 centimetri di lunghezza massima della Insight. Con un portellone che si spalanca fino al paraurti per la flessibilità quasi da wagon. 400 litri di volume utile per i bagagli, che possono farsi in due, divisi tra 358 litri sopra il piano di carico e i restanti 42 in un grande gavone nascosto. Se si viaggia in due si arriva a 584 litri disponibili e, se si stipa fino al tetto, la Insight arriva a offrire 1017 litri utili. Vabbé, e le batterie dove stanno?

IBRIDA COMPATTA Nello sviluppo della trasmissioneIMA (Integrated Motor Assist) Honda ha puntato a comprimere i costi e l'energia necessaria a produrla oltre al peso supplementare. La soluzione scelta è quella ibrida parallela, con il motore elettrico posto tra quello a scoppio e la trasmissione. E a dare vita al motore/generatore basta uno scatolotto appoggiato tra le ruote posteriori che nel peso di 38 chilogrammi contiene unità di controllo e batterie. Così salva spazio e tiene il peso in basso.

2+2=X L'aritmetica con le auto ibride non funziona. Così 88, i cavalli del motore a benzina 1.3 i-VTEC con doppia accensione, più 14, i cavalli del motore elettrico, fa soltanto 98, quanto dichiara Honda come potenza finale al netto delle perdite di energia. Anche la coppia si perde, così 121 + 78 = 167Nm, valore comunque interessante in rapporto ai giri, soltanto 1000, grazie all'intervento immediato del motore elettrico.

RAPPORTI MULTIPLI Il cambio è a variazione continua CVT, come quello degli scooter, con la possibilità di scegliere manualmente sette marce, ovvero sette posizioni preselezionate delle due pulegge. A fronte di un peso in linea con le sorelle non ibride i due motori sono sufficienti a spingere la Insight fino a 186 km/h, dopo aver raggiunto i 100 km/h in 12,5 secondi partendo da ferma. Interessanti i consumi, dichiarati: 4,6 l/100 km nel ciclo urbano e 4,4 nel ciclo combinato.

POLLICE VERDE Sulla plancia, a sinistra del volante, un tasto verde ECON solletica la coscienza verde della Insight, impostando le migliori condizioni per tenere a bada consumi ed emissioni, dalla riduzione di potenza a una lieve riduzione della coppia fino alla gestione del climatizzatore e di altri dispositivi perché siano il meno possibile assetati di energia. È in modalità ECON che si ottengono i migliori consumi, con il cambio nella posizione D. Se si sceglie la posizione S, oltre a cambiate meno ecologiche si inibisce anche la funzione start/stop che automaticamente spegne e riaccende il motore durante le soste. Il massimo risparmio si ottiene con la marcia a sola energia elettrica che, a batterie ben cariche, è possibile fino a 45 km/h e per non più di un paio di chilometri.

POPULAR Ibrida per tutti, con ridotto impatto ambientale nella costruzione (Honda dichiara le medesime emissioni di CO2 per la produzione di una Insight e di una Civic monomotore) e costo poco superiore a soluzioni tradizionali per diffondere il verbo. Porte aperte 18 e 19 aprile, in prevendita da marzo in tre allestimenti, Elegance, Executive ed Executive Navi, a un prezzo intorno ai ventimila euro, cambio euro/yen permettendo. Interessante è quanto la Insight benefici degli incentivi in corso di approvazione dal governo, per 3500 euro fino a 5000 in caso di rottamazione. Tutto il sistema ibrido è garantito otto anni, batterie comprese.

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COME VA Non ci si innamora al primo sguardo ma al primo sfioramento si ha una toccante reazione di pelle. Se valutate la qualità di un'auto con la prova portiere, con la Insight può essere un vero colpo di fulmine. Su questo fronte ha davvero poche rivali, nella dolcezza delle maniglie e nella compattezza del suono di apertura/chiusura e in generale la Insight trasmette una piacevole sensazione di qualità Honda, anche se alcune plastiche degli interni sono dure e croccanti al tatto. L'abitacolo è molto luminoso, accogliente, mai opprimente o cucito addosso in una taglia in meno. La posizione di guida si regola bene sia per chi guida in basso sia per chi ama la guida sul trespolo. La strumentazione Civic-style sembra copiata dall'Enterprise con alcune sorprese ecologiche.

TESTA ECO-COMPATIBILE I tecnici Honda hanno valutato l'impatto ecologico della soluzione ibrida, in grado di diminuire i consumi fino al 6,8%. Ma è ancora più interessante quanto il pilota possa influire sui consumi, con una diminuzione fino al 13,8% se segue i consigli degli strumenti di bordo. Attenti al tachimetro, la finestrella in alto, con il fondo che sfuma dal blu al verde quanto più si usa un piede eco-compatibile.

GIRA LA RUOTA E poi a stimolare la guida eco-correct c'è anche il concorso a premi che si svolge nel visore appoggiato al contagiri, con la barra orizzontale che ondeggia tra risparmio e spreco per fornire una indicazione istantanea e gli alberelli che si formano man mano a seguito di una guida ecologica. Con trofeo e tanto di ghirlanda per i più bravi.Gli sciuponi faranno invece appassire l'alberello.

AUTONOMIA OPEROSA Non è l'auto ideale per il da-casello-a-casello, anche se il serbatoio da 40 litri e l'autonomia teorica di 800 chilometri consentono medie di tutto rispetto. E in questo caso si apprezza uno dei suoi lati migliori, il comfort. Silenziosa a tutte le andature, la Insight è confortevole anche per la sua agilità di guida, sempre pronta a riprendere morbidamente con la coppia massima a mille giri e il cambio senza strappi, morbida e con tanto sterzo per manovre sempre facili. Diventa meno piacevole la Insight quando le si chiede di aumentare il passo. Premendo sull'acceleratore il cambio CVT fa girare il milletre come una centrifuga per capi resistenti con un rumore non proporzionato alle prestazioni che si ottengono. E così il comfort da baita di montagna viene turbato dai volteggi di un Cessna smarmittato.

DIVERTIMENTO OPERATO Il trucco c'è però per non odiare la Insight e considerarne anche il suo lato divertente. Il trucco è la posizione S del cambio che, in automatico, stimola di più il motore rendendolo più reattivo e che, soprattutto, apre la strada all'uso delle palettine sul volante. Per tenere il motore al regime più appropriato, evitando cacofonie e sprechi, e per rendere più partecipi alla guida con cambiate a razzo e scalate veloci ottenendo il giusto freno motore se ci si sente proprio sportivoni. Con questo stile di guida ci si inizia ad accorgere dei 38 chilogrammi supplementari tra le ruote posteriori, che rendono la coda più reattiva ma sempre con molto garbo, con reazioni progressive che il bravo pilota può anche sfruttare a proprio vantaggio. Il controllo è sempre facile e prevedibile e lo sterzo controlla con precisione le manovre.


Pubblicato da M.A. Corniche, 11/02/2009
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