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Infiniti Performance Line G Cabrio Concept


Avatar Redazionale , il 05/10/10

13 anni fa - Versione muscolare della G Cabrio

In mostra a Parigi arriva la versione muscolare della G Cabrio. Ci sono tutti gli ingredienti tipici della serie sportiva da marchio premium.  

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LINEA SPORTIVA Continua il percorso di avvicinamento, se vogliamo imitativo, del marchio Infiniti all'Olimpo del settore Premium. Dopo lo sbarco europeo e l'adeguamento ad usi e costumi continentali (vedi il motore diesel per i Suv della serie Ex ed FX) arriva ora un allestimento speciale, quasi una linea a se stante, studiato a puntino per la G. Niente di sorprendente o rivoluzionario, basta pensare a cosa offrono le solite note di terra teutonica con le varie Audi S line piuttosto che i pacchetti M di scuola BMW. Un tassello aggiuntivo per cercare di intercettare gusti di clienti alla ricerca di un marchio esotico e di una cabrio dall'intonazione ancora più sportiva. Ci sono più cavalli, sospensioni più basse e più dure, pellami specifici e anche qualche alettone di troppo.

PUNTO G Punto di partenza rimane la G conosciuta, ma gli interventi di trucco pesante accompagnati da qualche colpo di bisturi e una seduta in palestra hanno modificato il portamento i modo quasi sostanziale. Complice la vernice speciale, che unisce ai toni darkeggianti il peperoncino delle piccole parti metallizzate in rosso, la G messa giù da gara esibisce nuovi paraurti, nuove bandelle sottoporta e cerchi in color grafite. Tutti particolari che abbinati alla selleria in pelle rossa pronta a rimaner scoperta in soli 25 secondi, tanti ne servono per ripiegare il tetto robotico in tre pezzi e fagocitarlo nel bagagliaio, cambiano in modo deciso il carattere. Sul nomignolo dato all'allestimento speciale, IPL acronimo di Infiniti Performance Line, forse si poteva fare anche qualche sforzo di fantasia in più.

MUSO DURO In ogni caso la G conosce quasi uno sdoppiamento di personalità. Forse troppo sobria e comunque morigerata nei suoi toni orientaleggianti in versione base e tanto aggressiva ora. Con i due tubi di scarico cromati e di diametro extralarge pronti a togliere gli ultimi dubbi sin dal primo sguardo. Anche se forse il cambiamento più grande arriva dal frontale dove, pur restando identici i lamierati, il nuovo muso con le grinze che lo segnano per crescere verso il baso all'altezza di mascherina e paraurti fanno pensare quasi ad un restyling. Difficile dare un giudizio sul fatto che si sia migliorata l'impressione d'insieme. Probabilmente chi ama l'understatement potrebbe continuare a preferire la G in versione liscia, mentre chi preferisce qualche suggestione in stile Fast and Furios qui trova pane per i suoi denti.

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QUADRUPEDI AGGIUNTIVI Andando al sodo, a fare compagnia ad alettoni e bandelle ci sono 18 quadrupedi in più. Ora la cavalleria arriva a quota 338, mentre cresce anche la coppia del conosciuto V6 da 3,7 litri che ora passa d 360 a 374 Nm. In salita anche il regime di potenza massima che ora arriva a quota 7400 giri invece che 7000. Erogazione più appuntita ma sempre piena, a sentire Infiniti. Non si tratta di particolari: insieme allo scarico più libero e ad una nuova elettronica la G cabrio in versione IPL si preannuncia molto più disponibile ad essere strapazzata. Per il resto rimangono intatte le doti della G conosciuta, con quattro posti quasi veri, un bagaglio discreto e una parentela più o meno stretta con la serie Z di casa Nissan.

NUMERI SOSPESI
A fare compagnia all'iniezione di cattiveria ci sono anche sospensioni riviste e più rigide del 10% nelle tarature ed un assetto ribassato. Secondo la Casa, il concept, che non soffre di autolimitazioni, raggiunge i 270 chilometri orari di punta massima e brucia lo zero-cento in meno di sei secondi. Particolari non secondari ma comunque decisivi nel raggiungimento dell'obiettivo della linea IPL: donare un feeling di guida e sensazioni complessive al guidatore di tono decisamente più sportivo e più estreme rispetto al modello di partenza. E sempre in questo senso conservano la loro importanza i sedili ventilati, il sistema di infotainment con hard disk da 30 giga firmato Bose o le cure dedicate all'insonorizzazione dai rumori molesti di strada e meccanica, che fanno arrivare all'orecchio solo i suoni goderecci. Insieme alla cura del postvendita e agli indici di affidabilità e soddisfazione del cliente, si tratta di elementi fondamentali per la Infiniti experience.

POSTA PER INFINITI Rimane in sospeso, anche se sa molto di pretattica, il passaggio da concept a produzione. Dal quartier generale europeo di Rolle gli uomini del marketing Infiniti hanno fatto scrivere chiaramente nel comunicato stampa che saranno attentamente monitorate le reazioni del pubblico e dei possibili clienti. Quindi, se vi piace, fatelo sapere: magari va bene anche un'e-mail e si convincono. Così avremo un nuovo esempio di transgender automobilistico: stesso nome e stessa base ma carattere irascibile. Una gemella diversa.


Pubblicato da Luca Pezzoni, 05/10/2010
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