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Infiniti FX50s Limited Edition


Avatar Redazionale , il 17/03/10

14 anni fa - Passano gli anni ma questa tuttoterreno mantiene intatti carisma e personalità. Ora è proposta in una variante a tiratura limitata dall'equipaggiamento più sontuoso che mai ma è già pronta a vivere una seconda giovinezza con il motore turbodiesel.

Passano gli anni ma questa tuttoterreno mantiene intatti carisma e personalità. Ora è proposta in una variante a tiratura limitata dall'equipaggiamento più sontuoso che mai ma è già pronta a vivere una seconda giovinezza con il motore turbodiesel.

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SEMPREVERDE In attesa che con l'estate arrivi il nuovo V6 turbodiesel ad allargare la gamma e a far decollare una volta per tutte le sue vendite, la FX continua a vestire i panni della best-seller nella gamma Infiniti. Sin da quando il marchio è sbarcato in Italia, infatti, circa il 60% degli ordini è stato appannaggio di questo modello, che con le sue forme sinuose e vagamente esotiche, sembra insensibile al passare del tempo e delle mode.

MISS MUSCOLO L'elemento più caratteristico della linea è senza dubbio il taglio del padiglione che disegna un arco degno quasi più di una coupé. Con il suo andamento spiovente regala alla FX un aspetto dinamico, lontano anni luce dalle forme squadrate di certa concorrenza. Quanto ad atleticità, però, non scherza nemmeno la parte inferiore della carrozzeria. Qui tengono banco parafanghi e passaruota spallatissimi, che quasi faticano comunque a dare un tetto ai cerchi, che arrivano a misurare 21". Un ulteriore tocco di sportività viene dal doppio terminale di scarico e dallo sguardo truce dei fari che incattiviscono un muso altrimenti piuttosto bonario, quasi da cetaceo.

A TUTTO TONDO Le linee curve fanno da ritornello anche nell'abitacolo. La plancia disegna una specie di onda davanti al passeggero, con un motivo tondeggiante che trova poi continuità anche alla base del parabrezza e sui pannelli delle porte. Se l'occhio ha la sua parte, i polpastrelli non hanno molto da lamentarsi. Molte parti sono rivestite in morbido schiumato e anche le plastiche, salvo rare eccezioni, non hanno un'aria croccante ed esile, risultando anzi belle grasse e spesse. Per gli standard americani (gli States sono la patria adottiva della FX), e comunque in senso assoluto, il livello delle finiture è ottimo, anche se alcune concorrenti europee sono più appaganti.

DOUBLE FACE La FX è di sana e robusta costituzione anche sotto le lamiere. Le sospensioni anteriori sono a triangoli sovrapposti mentre quelle posteriori adottano uno schema multilink. L'assetto è adattivo a controllo elettronico CDC, sigla che sta per Continuous Damping Control. Il reparto trasmissione conta invece su un cambio automatico a sette rapporti e su una trazione integrale, che fanno da denominatore comune ai due motori che compongono la gamma. Il piccolo di famiglia (si fa sempre per dire…) è un V6 3.7 da 320 cv e 360 Nm che promette un tempo di 6,8 secondi nello 0-100 e una punta di 233 km/h con una percorrenza media di 8,3 km/litro. Al top c'è invece un possente V8 5.0 da 390 cv e 500 Nm tondi tondi che si traducono in un crono di 5,8 secondi e in una punta di 250 km/h, con il consumo di un litro ogni 7,6 km.

BIANCO E NERO Entrambi i motori sono ordinabili in questo periodo in abbinamento all'allestimento esclusivo Limited Edition, rispettivamente a 74.000 euro per la FX37s e 85.300 euro per la 50s. Questa versione è proposta per l'Italia giusto in una quindicina di pezzi e in due sole tinte, il nero offerto di serie (Black Ossidian) e il bianco perlato in opzione (Moonlight White). Quale che sia la scelta cromatica, a fare da contorno ci sono fari fumé e numerosi dettagli grafite, come i cerchi con le razze a elica, i mancorrenti sul tetto e la mascherina con i listelli messi a lasagna.

CINQUE STELLE LUSSO All'interno, la personalizzazione riguarda soprattutto la plancia, abbondantemente rivestita in carbonio e movimentata dalla presenza del sistema di infotainment Connectiviti+, che comprende il navigatore satellitare dotato di hard disk con cartografia di 42 Paesi e guide Michelin. Notevoli sono anche i sedili elettrici climatizzati e rivestiti in pelle, lo stereo Bose Premium Sound System con undici altoparlanti e music box da 10 GB, il lettore DVD, la presa USB e il kit vivavoce Bluetooth. Il tutto, senza dimenticare accessori già presenti anche sulle FX37s e 50s vulgaris, come il tetto apribile e l'Around View Monitor, con telecamerine che in manovra permettono di vedere cosa accade attorno alla macchina a 360°.

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SUA ALTEZZA Salire a bordo della FX è un gioco da ragazzi, con il sedile che si trova alla giusta altezza per essere a portata di natica. Una volta entrati si scoprono sedili di grandi dimensioni, ben conformati e con l'imbottitura piacevolmente soffice. I centimetri abbondano, per chi siede davanti come per chi siede dietro, mentre il bagagliaio ha una capacità solo discreta (410 litri) e una soglia di carico un po' altina. Anche la sistemazione del pilota è abbastanza alta rispetto al pavimento e dominante sul traffico. Tuttavia, con una carrozzeria così bombata e dalle forme giunoniche, una posizione rialzata non è sufficiente a capire al volo gli esatti ingombri dei lamierati.

QUATTROCCHI In manovra è dunque una vera benedizione il sistema Around View Monitor, che grazie a quattro telecamere piazzate ad hoc, permette di vedere sullo schermo a centro plancia cosa succede davanti, dietro e suoi lati della macchina, come se la si osservasse dall'alto. Gli spazi stretti non addicono comunque certo a questa Infiniti, che trova il suo habitat naturale più sulle highway americane che nei carrugi della Riviera ligure, dove si fa apprezzare più dai pedoni per la sua presenza scenica e per il sound civilissimo del motore.

IN PUNTA DI BIELLE Al minimo il V8 5.0 gira in punta di bielle, silenziosissimo e senza una vibrazione, tanto che per capire se sia davvero acceso, al pilota non resta che armarsi di stetoscopio o guardare il contagiri. Ogni volta che poi si fa il solletico all'acceleratore, il motore produce un suono ovattato e possente al tempo stesso che si fa graffiante ai regimi più alti. La sua propensione a salire di giri è rimarchevole, ben supportato dall'ottimo cambio automatico, che ha ben sette marce e tre programmi di funzionamento. Quello normale è il massimo per la guida di tutti i giorni, con cambiate morbide e quasi inavvertibili. In questa modalità la prontezza viene un po' sacrificata ma la coppia generosa consente comunque rilanci abbastanza vivaci.

FAI DA TE Chi cerca maggiore brillantezza ha due alternative. La prima è spostare la leva da D sulla posizione DS e attivare il programma sportivo, che, nel gestire le marce, mantiene il motore a regime più elevato e velocizza le cambiate. La seconda è darsi al fai-da-te trattando il cambio come un sequenziale e selezionando in prima persona le marce agendo sulle levette in magnesio poste dietro il volante. In questo caso i passaggi da un rapporto all'altro sono molto più veloci ma sempre e comunque senza fastidiosi contraccolpi.

DOUBLE FACE Il discorso non è molto diverso da quello che si può fare per le sospensioni attive a smorzamento continuo CDC, a loro volta regolabili su due posizioni, Normal e Sport. La prima privilegia chiaramente l'assorbimento delle buche, facendo sembrare la FX una specie di tappeto volante. In Sport la centralina si preoccupa invece più di limitare le oscillazioni della carrozzeria, di mantenerla il più possibile parallela a terra anche quando si affronta il misto a passo di fanfara. Questo set-up permette di sfruttare al meglio la larghezza dei battistrada e quella delle carreggiate, che garantiscono una scorrevolezza elevata, alla faccia di una stazza da peso massimo, oltre i 2.100 kg.


Pubblicato da Paolo Sardi, 17/03/2010
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