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BMW 320d EfficientDynamics Edition


Avatar Redazionale , il 15/03/10

14 anni fa - La Casa di Monaco concentra in un'unica versione un po' di trucchi e innovazioni che cercano di far girare il motore regimi più bassi per abbattere i consumi. I timpani e il portafoglio ringraziano ma il rovescio della medaglia è una certa pigrizia in rip

La Casa di Monaco concentra in un'unica versione un po' di trucchi e innovazioni che cercano di far girare il motore regimi più bassi per abbattere i consumi. I timpani e il portafoglio ringraziano ma il rovescio della medaglia è una certa pigrizia in ripresa.

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PORTABANDIERA In un'epoca come questa, in cui la parola d'ordine per l'auto sembra essere ormai diventata "rispetto per l'ambiente", in BMW ostentano fieri un primato. Conti alla mano, la loro gamma è quella che ha il miglior rapporto tra potenza media ed emissioni medie. Portabandiera di questa nouvelle vague è la versione 320d EfficientDynamics Edition, che non a caso ha nel proprio nome quell'EfficientDynamics che a Monaco di Baviera usano per individuare l'insieme degli accorgimenti studiati proprio per trovare il miglior compromesso tra prestazioni e piacere di guida, da un lato, e contenimento dei consumi e dell'impatto ambientale, dall'altro.

IN INCOGNITO Per riconoscere la 320d EfficientDynamics Edition da una Serie 3 vulgaris occorre un notevole occhio clinico. La modifica esterna più evidente è infatti rappresentata dal nuovo disegno dei cerchi in lega da 16" Aero Streamline, che limitano le turbolenze dei flussi d'aria e permettono di ottenere un Cx di 0,26. A migliorare la resa aerodinamica contribuisce anche un lieve abbassamento dell'assetto, per accorgersi del quale bisognerebbe però munirsi di calibro. E' invece comune a tutte le versioni la presenza di un sistema attivo di gestione delle prese di raffreddamento, che si chiudono un po' in velocità per ridurre la resistenza all'aria. Ad abbattere un'altra resistenza, quella al rotolamento, provvedono invece pneumatici studiati ad hoc 205/55.

IL SUGGERITORE Lo sforzo maggiore fatto dai tecnici per ridurre la sete di gasolio si vede a livello della meccanica. Il due litri turbodiesel dell'elica guadagna in questa versione un nuovo volano bimassa dotato di smorzatore delle vibrazioni a pendolo centrifugo. Questo dispositivo è utile a bilanciare il motore anche ai regimi più bassi, quelli a cui è portato a girare da un allungamento generalizzato dei rapporti. Tra l'altro, nella strumentazione, trova spazio anche il Gearshift Point Indicator, che, parlando come si mangia, altro non è che un suggeritore di cambiata, che dice - momento per momento - quale marcia mettere per consumare il meno possibile.

GIOCO DI SQUADRA Dotato di 163 cv, contro i 184 della variante 320d full power , e di una coppia massima di 380 Nm il quattro cilindri tedesco si accontenta sulla carta di un litro di gasolio ogni 24,4 km, e scarica 109 g di CO2 al chilometro. Il tutto con prestazioni ancora onestissime, visto che la pratica 0-100 viene archiviata in 8 secondi e che sulle Autobahn tedesche si possono raggiungere i 228 km/h. Il merito di simili risultati va anche al lavoro di fino fatto per minimizzare gli attriti interni, oltre che alla scelta di sfruttare solo le fasi di rallentamento per accumulare l'energia che serve agli impianti elettrici di bordo. Il tutto senza dimenticare che il servosterzo elettrico EPS funziona solo quando serve e non assorbe potenza per esempio durante la marcia rettilinea.

SOLO MANUALE La 320d EfficientDynamics Edition è a listino a un prezzo di 36.650 euro, esattamente uguale a quello dell'allestimento Eletta. Della sua dotazione di serie fanno parte tra le altre cose il climatizzatore automatico bizona, i fendinebbia e il volante multifunzione a tre razze, oltre ai già citati ed esclusivi cerchi in lega da 16" e all'assetto comfort ribassato. Non è invece ottenibile nemmeno a richiesta il cambio automatico, che mal si addice a un'auto che fa della parsimonia nel bere il suo credo.

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IN PUNTA DI BIELLE Gli effetti degli interventi fatti dai tecnici tedeschi sul motore si avvertono abbastanza chiaramente sin dall'avviamento. Il turbodiesel due litri si sgranchisce le bielle con una voce sommessa, che non arriva mai a infastidire il pilota e i suoi compagni di viaggio. Di vibrazioni non c'è traccia e lo stesso vale anche per le ruvidità che a volte si fanno sentire a freddo sui diesel.

GIROTONDO Una volta in movimento, la 320d EfficientDynamics Edition mantiene le promesse fatte su strada dalla BMW. Il motore gira tondo anche ai regimi più bassi e, dando retta alle freccette dell'indicatore di cambiata nella strumentazione, ci si trova in un batter d'occhio nelle marce più lunghe a velocità ancora molto contenute. Il volano bimassa cancella come per incanto ogni genere di strappo o di irregolarità e diventa normale viaggiare in sesta con un filo di gas, poco sopra i 1.000 giri. C'è poco da stupirsi che a tratti sembri quasi di trovarsi al volante di un pullman granturismo.

BRADICARDICO Siccome però i miracoli non riescono nemmeno all'ombra dell'Elica, la scelta di far girare il motore a ritmi da bradicardico si paga quando si cercano rilanci vivaci. Riprendere in sesta è praticamente impossibile, a meno che non si stia già viaggiando ad andature autostradali, almeno dai 100 km/h in su. Su strade normali, per avere risposte vivaci, non c'è alternativa: si deve mettere mano al cambio e scalare un paio di marce.

MEGLIO NON INSISTERE Se anche la ripresa è soporifera nonostante la coppia massima sia già disponibile ben prima dei 2.000 giri, in accelerazione, invece, non ci sono particolari controindicazioni. Nelle marce basse il turbodiesel BMW si dimostra abbastanza lesto a salire di giri e sfoggia una progressione decisa e regolare. Dati del banco alla mano, la potenza massima viene erogata costantemente da circa 3.500 a 4.200 giri ma insistere così tanto non ha molto senso. Quando la lancetta del contagiri entra nell'orbita dei 4.000 giri, infatti, l'erogazione inizia a perdere smalto e conviene passare alla marcia successiva.

TRA DUE GUANCIALI Quanto infine ai consumi, nel corso della prova non è stato possibile rilevare un dato significativo, vuoi per la brevità del percorso, vuoi per l'assenza di tratti urbani indispensabili per riprodurre un ciclo realmente misto. A onor del vero, comunque, va detto che su strada statale la lancetta del consumo istantaneo indica stabilmente meno di 5 litri per i canonici 100 km. Il tracciato ha, se non altro, messo in evidenza che il nuovo assetto ribassato non impone sacrifici dal punto di vista del comfort, che resta buono anche sui fondi butterati. Ottima poi anche la silenziosità, con la cura per l'aerodinamica che riduce ai minimi termini sibili e fruscii.


Pubblicato da Paolo Sardi, 15/03/2010
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