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Alfa Romeo Giulietta


Avatar di Mario Cornicchia , il 14/04/10

14 anni fa - La seconda reincarnazione di un nome storico inaugura un inedito pianale vestito di una pelle liscia come un guanto. Abitabilità ottimizzata, motori turbo e doti di guida idiot proof.

La seconda reincarnazione di un nome storico inaugura un inedito pianale vestito di una pelle liscia come un guanto. Abitabilità ottimizzata, motori turbo e doti di guida idiot proof.

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COM'E' Dopo la Giulietta cuneiforme degli Anni 80 la più amata tra le Alfa Romeo si reincarna sotto forma di media compatta, anti-Golf dal temperamento sportivo con il suo scudettone bene in vista. Lo stile segue il taglio delle Alfa Romeo dell'ultima generazione e nasconde importanti novità meccaniche con un pianale inedito che sarà la base di tanti nuovi modelli del Gruppo Fiat e nuove sospensioni.

COLOR CHE SON SOSPESI Lo stile non rivoluziona l'ultimo corso Alfa Romeo ma lo aggiorna. Con lo scudettone, per esempio, che diventa più squadrato e che non si appoggia più alla carrozzeria ma vi si incastra, sospeso sulla griglia nera. Il bollo tondo dello scudetto disegna il profilo del cofano come sulle Alfa del passato e, dal vivo, il musone un po' pronunciato e quasi squadrato fa venire in mente il frontale della Giulietta Spider. Sotto, continua il motivo a trilobo caratteristico da sempre delle Alfa Romeo, con le due bocche inferiori orizzontali ben disegnate a definire uno spoiler baffuto.

FARI CARENATI I fari sono raccolti in tutte le loro funzioni sotto cupole trasparenti dal disegno verticale che ricordano le carenature delle prime Duetto o delle TZ2, senza cadere nella tentazione comune oggi di tirare i fari fino al parabrezza per snellire il frontale. Come anche il motivo delle luci diurne evita stucchevoli disegni a onda o a rondine, con quattro semplici LED squadrati all'interno della cupola.

LISCIA COME UN GUANTO È indubbiamente uno stile pulito, forte e personale ma che evita i pasticci di linee e tagli frequenti sulle auto di oggi. Poche linee, superfici lisce, poche pieghe. Come le due pieghe orizzontali che segnano i parafanghi, unici motivi evidenti, oltre alla piega nella parte bassa, che snelliscono i fianchi generosi, resi alti dalla linea dei vetri che tende verso l'alto avvicinandosi alla coda.

UN APOSTROFO ROSSO… Anche per la coda il disegno è fatto da poche linee e poche pieghe, segnato da luci dalla forma di apostrofo sottolineata dalla fila di LED che disegna una spirale allargata. Piacevole la forma del tetto, marcatamente stondata, quasi a formare una cupola appoggiata sulla coda.

FASCIA SATINATA Se lo stile esterno aggiorna un design già collaudato, originale e innovativo è lo stile dell'abitacolo. La plancia è marcatamente orizzontale come quella della Giulia o dell'Alfa 2000, con una bella fascia satinata scura che la rifinisce. La fascia è contenuta da una cornice importante, squadrata, che arriva a disegnare il bordo della bocchette di ventilazione e a creare un bel disegno sopra gli strumenti. Strumenti circolari, ben disegnati e contenuti in un cruscottino sportivo e con i classici display Alfa Romeo a messaggi rossi su fondo nero.

SENZA CONSOLLE Una vera e propria consolle centrale non esiste, con i comandi per stereo e GPS raccolti in una plancetta annegata nella fascia satinata e i comandi della climatizzazione sotto la plancia con tre pomelli tondi che imitano lo stile del classico cruscottino sportivo a tre strumenti. Ben fatto.

TURBOLENTI Cinque i motori disponibili, tutti sovralimentati, tutti abbinati a un cambio a sei marce e (quasi) tutti muniti di Start&Stop. I due motori a gasolio saranno disponibili al lancio del prossimo maggio: 1.6 JTDM con 105cv, 280Nm a 1500 giri, 185km/h, 0-100km/h in 11,3 secondi, 4,4l/100km e 2.0 JTDM con 170cv, 320Nm a 1500 giri, 218km/h, 0-100km/h in 7,9 secondi, 4,7l/100km. A benzina, sono disponibili due versioni del 1.4 TB: con 120cv, 206Nm a 1750 giri, 195km/h, 0-100 in 9,4secondi e 6,4 l/100km, oppure la versione Multiair con 170cv, 230Nm a 2250 giri, 218 km/h, 0-100 in 7,8 secondi e 5,8 l/100km. Per il vero alfista sportivo c'è il motore 1750 TBi, l'unico senza Start&Stop, da 235cv, 300Nm a 4500 giri (350Nm a 1900 giri in modalità Dynamic), 242km/h, 0-100 in 6,8 secondi e 7,6l/100km.

TUTTA NUOVA Il pianale è tutto nuovo, un nuovo progetto importante per una fascia di modelli centrale per il Gruppo Fiat. Grazie all'uso di materiali alto e ultraalto resistenziali e di materiali leggeri come alluminio e magnesio, il peso si riduce di 40kg rispetto a metodi tradizionali con una rigidità maggiore del 23%. Anche le sospensioni sono nuove, McPherson all'anteriore e multilink al posteriore e per lo sterzo è stato adottato uno schema Dual Pinion con il motore elettrico calettato direttamente sulla cremagliera, per bassi consumi e grande feeling.

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NON PER TUTTI La Giulietta non è un'auto propriamente economica. Il suo prezzo base, per la Giulietta 1.4 TB 120cv Progression, parte da 20.300 euro, dotata di sei airbag, tutti i controlli elettronici (Differenziale Electronic Q2, controllo di stabilità VDC e controllo di sottosterzo DST), climatizzatore automatico, radio con cd e MP3, quattro alzacristalli elettrici e retrovisori riscaldati e comandati elettricamente. Con 1700 euro si passa all'allestimento Progression, con cerchi in lega da 16", climatizzatore automatico bi-zona, cruise control, fendinebbia e comandi radio al volante, e con 2000 euro si passa al motore 1.6 JTDM. La Giulietta più costosa è la 1750 TBi Quadrifoglio Verde, per 29.000 euro.

COME VA Con il suo tetto stondato e sfilato nella parte posteriore e gli sbalzi ridotti la Giulietta sembra anche più compatta dei suoi 435 centimetri di lunghezza massima. Ha un aspetto decisamente Alfa Romeo, anche senza lo scudettone stampato in faccia. Trasmette anche una buona sensazione di qualità generale anche se, in questi primi esemplari per la prova in anteprima, non è difficile trovare qualche dettaglio non ben raccordato, una cornice dei finestrini o lo spigolo di una portiera che non formano linee continue.

SPAZI OTTIMIZZATI Lo spazio all'interno è ben sfruttato e ben ottimizzato. Davanti si siede anche chi è fuori misura, dietro lo spazio in altezza non manca e anche le gambe degli alti non si trovano a contatto con il sedile anteriore ma la forma stondata del tetto tende a portarlo molto vicino lateralmente alla testa di chi siede dietro ai lati. Il portellone si apre premendo sul marchio Alfa Romeo e con 350 litri il bagagliaio ha una buona capienza, con una forma disegnata con il righello, squadrata e regolare, e con una larghezza minima di 1024 millimetri.

BUONA PRESA La posizione di guida è ben disegnata, con una buona presa sul volante e un buon appoggio sul sedile che scende bene in basso consentendo a chi lo desidera una guida sportiva un po' sdraiata, giusto per un'Alfa Romeo. I sedili sembrano esili, ma direi che sono giustamente compatti per non sprecare spazio e comodi con un buon supporto.

COMANDI MODERNI La plancia è decisamente moderna, se si acquista il navigatore lo schermo è grande e ben visibile, i comandi per la sezione multimediale sono forse tutti un po' troppo neri ma disposti in un disegno razionale. I tre comandi della climatizzazione che spuntano come applicati all'ultimo momento a mo' di strumenti supplementari sono comodi e ben disegnati. I materiali sono di buona qualità, con la parte alta di plancia e portiere morbida al tatto e alla vista, e plastiche più economiche e rigide nella parte bassa e sul tunnel centrale.

A PIENA VOCE La Giulietta è un'auto confortevole pur nel suo animo Alfa Romeo. Non è una campionessa di silenziosità ma nemmeno di rumorosità, con pochi rumori di rotolamento e pochi fruscii aerodinamici ma con un isolamento dei motori forse un po' sportivo per l'uso quotidiano. I motori fanno sentire la loro voce, in basso soprattutto se sono a gasolio e ad alti regimi se sono a benzina.

FIERA DEL BALOCCO Le sospensioni invece si adattano a qualsiasi utilizzo, comode e ben tarate per filtrare strade non perfette ma altrettanto ben tarate nella guida impegnata. Il nuovo telaio e le nuove sospensioni sono frutto di un ottimo progetto e la pista del Centro Sperimentale di Balocco è un bel campo prova. È vero che qui la Giulietta gioca in casa ma la pista è pista e quella di un Centro Esperienze è anche fatta per mettere in difficoltà telai e sospensioni. Non bastasse, qualche chicane di birilli rende le cose ancora più difficili e chi le ha seminate non è stato gentile con la Giulietta. Il peso passa da una parte all'altra come su una di quelle altalene a bilanciere su cui si sta almeno in due, ma la Giulietta non si scompone, non perde aderenza motrice sulle ruote anteriori e nemmeno tende a reazioni scomposte con le ruote posteriori, segue diritta per la sua strada senza necessità di correzioni. Ottimo. Stabile nei curvoni ampi in velocità e agile negli slalom più stretti, facile nel casa-ufficio. Un vero giocattolone.

DNA SPORTIVO Lo sterzo elettrico Dual Pinion, poi, consente sempre un gran feeling tra strada e pilota, piuttosto diretto e sempre con il giusto peso a tutte le andature. È una delle componenti influenzate dal comando DNA, il selettore posto sul tunnel centrale che consente di selezionare tre differenti settaggi dell'auto: Dynamic, Normal e All Weather. A cui corrispondono differenti parametri di funzionamento per il motore, con curve di potenza e di coppia differenti (il 1750 TBi in Dynamic ha 340Nm a 1900giri contro 300Nm a 4500 giri), per la reazione dell'acceleratore, il cambio doppia frizione (in arrivo), lo sterzo, il differenziale elettronico Q2 e il controllo di stabilità (VDC). Nella guida in pista la differenza tra Dynamic e Normal si sente, con lo sterzo più preciso e un intervento meno controllato dei sistemi di stabilità che consentono di lasciar pattinare meglio e sotto controllo le gomme nelle curve.

170 CAVALLI Il motore Multiair ha sì l'animo ecologico ma anche un bel temperamento sportivo, con una buona riserva di potenza ma anche un'altrettanto buona propensione a consentire al pilota la scelta se affrontare il tornantino in seconda o in terza, riuscendo comunque sempre a uscire dalla curva in maniera veloce e efficace. Il 2.0 JTDM ha pari potenza del Multiair ma con molta più coppia, è decisamente esuberante sulla Giulietta, perfino esagerato. La coppia e la potenza del 1.6 JTDM sono più che sufficienti per soddisfare anche l'Alfista più convinto.


Pubblicato da M.A. Corniche, 14/04/2010
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