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Audi A1


Avatar di Mario Cornicchia , il 24/06/10

13 anni fa - Con la nuova Audi A1 qualità, tecnologia e dotazioni quattroanellate in dimensioni compatte. A un prezzo sorpresa.

Con la nuova Audi A1 qualità, tecnologia e dotazioni quattroanellate in dimensioni compatte. A un prezzo sorpresa.

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COM'E' Per Audi le dimensioni compatte sono un ritorno alle origini, con la storia dei quattro anelli che parte dalla Audi 50 del 1974, una Polo di lusso disegnata da Giorgetto Giugiaro che costava più di una Golf. Poi sono arrivate le berline, le wagon e le ammiraglie di lusso e ora il lusso e qualità tornano entro i quattro metri (395x174cm) della Audi A1.

TEUTONICA L'arma per combattere con le altre piccole premium ha uno stile sportivo, anche aggressivo. Ha grandi bocche di ventilazione a lato della bocca Audi e fari strizzati in una espressione dura, sottolineata dalla fascia LED delle luci diurne che salgono al centro per far posto sotto alle frecce. Le fiancate sono segnate dalla piega che parte dal bordo inferiore del cofano, appoggiato come un coperchio, e dalla piega nella parte bassa che sale verso la coda, da parafanghi sporgenti e dalla coda da coupé. E per i fianchi la Audi A1 si ispira alla sportiva TT, con il motivo dei montanti ad arco, evidenziabile in colore differente (800 euro), con effetto riuscito soprattutto se il profilo è scuro sui colori chiari.

BRASILIANA La coda è la vera sorpresa della nuova A1. Guardandola dal 3/4 anteriore ha la faccia da Audi come le altre Audi ma avvicinandosi alla coda le linee rigide e teutoniche si ammorbidiscono e la coda diventa sfuggente, sembra quasi scendere arrotondata come quella di una Fiat 500, complice anche la piega sul fianco che parte dalla battuta del cofano e che avvolge tutta la A1. A vista piena la coda ha uno stile, invece, tutto suo, con il lunotto molto inclinato, una stretta fascia quasi orizzontale alla sua base che rende sporgente e bombato il profilo del portellone. Sotto questa fascia con i quattro anelli sporgono luci tridimensionali dal disegno interno molto elaborato con due U a svolgere il compito di luci di posizione, rosse come le palle fluide di una lava lamp.

TTURRITA All'interno continua il riferimento alla Audi TT con le quattro bocchette tonde sporgenti come torrette, grandi e sportive, che in questo caso hanno la base in nero opaco o lucido a seconda degli allestimenti ma che può anche essere personalizzata nel colore. La plancia è un oggetto di gran qualità nel materiale, morbido e gradevole di aspetto, e di gran qualità costruttiva, un pezzo unico che comprende anche la consolle centrale. Chapeau.

UN TAGLIO E VIA Il design è semplice ed efficace, con un semplice taglio profondo orizzontale a definire la forma, semplicità al posto di fasce e fascette applicate. Le signore apprezzeranno il vascone che racchiude la leva del cambio, con vaschette per piccoli oggetti, monete e lattine, ma in grado di tenere a bada nei suoi bordi rialzati anche una borsetta (o un borsello, per uomini emancipati...).

A TUTTO TURBO I motori per la nuova A1 sono quattro, tutti quattro cilindri e tutti turbo, in virtù della regola del downsizing che vuole le prestazioni abbinate a cilindrate ridotte. Due motori a benzina TFSI, 1.2 da 86 cavalli, con cambio a 5 marce, e 1.4 da 122 cavalli, abbinato per il lancio al cambio doppia frizione S Tronic a sette marce. A gasolio, due versioni del 1.6 TDI, da 90 cavalli (in arrivo) e da 105 cavalli, abbinati al cambio manuale a 5 marce.

AMBITIOSA Due gli allestimenti disponibili per la A1, Attraction e Ambiente. La A1 Attraction monta cerchi in lega da 15 pollici, climatizzatore manuale (non per 1.2 TFSI), radio Chorus. La Ambition calza cerchi in lega da 16 pollici abbinati all'assetto sportivo e ai sedili sportivi, offre dettagli estetici e funzionali, come il sistema informativo con lo schermo da 3,5 pollici. Interessante il prezzo: la  A1 1.2 TFSI Attraction costa 16.800 euro, 4000 euro in più per passare al gasolio. La più costosa delle A1, la 1.4 TFSI Ambition S tronic costa 22.900 euro. La lista dei pacchetti e degli optional è da Audi e la A1 può essere equipaggiata quasi come una Audi A8, dal sistema MMI (2995 euro) all'impianto Bose (735 euro), dal cruise control (285 euro) ai sensori di posteggio (375 euro) e luci/pioggia (140 euro), dai fari Xenon Plus (1025 euro), dal tetto panoramico in cristallo (1000 euro) al climatizzatore manuale. Certo, così il prezzo sale, sale...

COME VA Piccola Audi nello stile, malgrado il colpo di coda, e al 100% nella qualità. Percepita già all'esterno nella cura delle tolleranze di montaggio, nella finitura della vernice e nella complessità dei dettagli come fari e luci di coda. Qualità percepita al momento di aprire la portiera e di sedersi al posto di guida. La qualità si vede e si tocca con mano. E su questo punto la Audi A1 ha ben pochi rivali e stacca parecchia concorrenza, interessante se valutato tenendo presente il prezzo di riferimento. La plancia, i tessuti con cui sono rivestiti i sedili, il dettaglio dei pannelli delle portiere, la piacevolezza del tocco di ogni comando: non è una Audi economica, è soltanto piccola.

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TAYLOR MADE La qualità si vede anche nelle regolazioni del sedile. Finalmente una piccola con cui, oltre a chi guida con il sedile sollevato come un picco alpino (preferenza tipicamente italiana), si trova a proprio agio anche chi guida con il sedile basso basso. E se il sedile tocca il fondo, il volante si adegua di conseguenza, rapportandosi di conseguenza alle spalle e lasciando gli strumenti perfettamente visibili. Con una posizione di guida perfetta già la Audi A1 parte bene.

A TESTA BASSA Meno comodi sono i posti posteriori: lo spazio per le gambe è abbondante (il passo è lungo, 247 cm), anche chi sta davanti non si fa mancare nulla ma la forma a coupé del tetto limita lo spazio per la testa anche alle medie stature. Il bagagliaio ha il piano a livello della soglia di carico e sotto ha un grande vano per la ruota di scorta o per i kit di riparazione e in alcune versioni, come la TDI, ha anche la batteria, per bilanciare meglio i pesi. Non è enorme, 270 litri, ma molto regolare e si amplia lo spazio fino a 920 litri se si abbassano i sedili posteriori.

AUTO DI FAMIGLIA E continua bene anche appena si avvia il motore e si ingrana la prima. Tutti i comandi sono ben fatti, pensati senza economie e ben tarati. Così la guida diventa facile, senza pensieri. Non ci si deve impegnare per staccare la frizione al punto giusto o per frenare come si desidera. Tutto viene naturale e istintivo, come se la A1 fosse da sempre l'auto di famiglia. Alla guida la A1 è un'auto comoda, il suo assetto è reattivo ma confortevole anche se la A1 che provo in anteprima monta inutili, se non dal punto di vista estetico, cerchi da 17 pollici.

PELLE DI ROSPO Ha una scocca silenziosa, ben isolata e di micro rumori non se ne parla. Non sembra isolata più della media delle concorrenti in velocità, ma va detto che sulle autobahn tedesche in cemento, rugose come la pelle di un rospo, tutte le auto sembrano più rumorose.

IL GIUSTO PESO Tra i comandi, ottimo è il servosterzo elettroidraulico, nel peso sempre ben calibrato e nel rapporto, più diretto della media Audi. Così le mani si devono muovere poco dalla posizione canonica 9 ¼ e la A1 è bella agile anche perché allo sterzo risponde un telaio ben progettato, ben bilanciato, che reagisce bene anche a una guida sportiva. Il peso è contenuto: 1040 a vuoto per la 1.2 TFSI, 1140 per la 1.6 TDI.

TIDIAI O TIDII? Indipendentemente dalla pronuncia del nome, il motore TDI da 105 cavalli è fluido sopra i 1500 giri ma un po' spento ai bassi regimi, limite di cui ci si accorge soltanto quando ci si impunta a mantenere marce alte a basse velocità. Altrimenti, i rapporti ben scelti del cambio a cinque marce, con le marce basse un po' corte, rimediano facilmente e la facilità di uso del cambio, facile e a prova di errori, non fanno pesare una scalata in più.

A BENZINA Con 4000 euro di differenza tra il TDI da 105cv e il 1.2 da 86 cavalli un pensiero vale la pena farlo. Anche perché il 1.2 TFSI non ha tanta potenza ma ha la scioltezza di un turbodiesel, pronto, agile e decisamente più silenzioso di un diesel. E anche attento ai consumi, con una media dichiarata di 5,1 l/100km per il 1.2 TFSI e 3,9 l/100km (poco realistici) per il 1.6 TDI 105cv.

PEZZO DI STRONIC 122 cavalli e le sette marce a inserimento a sparo del cambio doppia frizione S tronic sono la soluzione sportivo-comoda per la A1. Più potenza agile e la comodità del cambio doppia frizione rendono la A1 facile come uno scooter, pronta a scattare o ad abbattere i giri passando alle marce alte in pochi secondi come il cambio di un videogioco. E i consumi rimangono parsimoniosi, con 5,3 l/100 km dichiarati nel ciclo combinato.


Pubblicato da M.A. Corniche, 24/06/2010
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