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Toyota Verso 2.0 D-4D


Avatar di Mario Cornicchia , il 13/08/09

14 anni fa - Un mese con la crossover giapponese, che se non smuove gli ormoni per evidenti ragioni di linea, riesce invece a farsi apprezzare per altre doti. Eccole.

Un mese con la crossover giapponese, che se non smuove gli ormoni per evidenti ragioni di linea, riesce invece a farsi apprezzare per altre doti. Eccole.

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STILE DA FAMIGLIA Ormai fa famiglia a sé, la famiglia Verso. Non è tra le campionesse di bellezza ma è un'auto per andare verso tutte le destinazioni, versatile nella modalità d'uso, una vera tuttofare. La linea spigolosa, giapponese al 100% nello stile, racchiude come un comodo bozzolo sette posti in soli 440 centimetri di lunghezza massima. Un'auto che trova posteggio facilmente e in cui trovano posto tanti ospiti e/o tanti bagagli.

TANTO SPAZIO In configurazione famiglia-media, con cinque posti operativi, il bagagliaio è enorme rispetto alle dimensioni esterne, ben sfruttabile sia per il superportellone sia per la larghezza tra i passaruota. La soglia di carico, poi, non fa paura nemmeno alle ernie più minacciose e le stesse ernie non devono cimentarsi in evoluzioni da funambolo per trasformare la Verso in un piccolo furgone, con tutti e cinque i sedili che si abbassano al tocco di una leva o di un anello per sdraiarsi sul fondo e dare forma a un piano di carico piatto come una pista di atterraggio.

I MAGNIFICI CINQUE Cinque posti davvero comodi con uno spazio per la gambe da limousine per chi siede sulla fila centrale ma dei sette posti, i due dell'ultima fila sono proibiti agli adulti ma adatti soltanto a due ragazzini. Se non servono i 5+2 posti e si sceglie la versione a cinque posti, però, si risparmia e si guadagna ulteriore spazio per i bagagli con un comodo gavone sotto il piano di carico. Tanto spazio e il grande vetro in cristallo optional rende l'abitacolo a prova del peggiore claustrofobico.

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MADE IN JAPAN La prima sensazione a bordo della Verso è una piacevole sensazione di qualità, abbinata a una altrettanto piacevole modernità dell'abitacolo, con gli strumentoni che escono quasi al centro della plancia alla base del parabrezza, con la consolle centrale in alto, sott'occhio e sottomano come la leva del cambio a sei marce. E poi tanti vani e vanetti e portabottiglie per affrontare una traversata desertica.

GUIDA FACILE Sensazione di qualità ancora più gradevole è quella dinamica, con comandi piacevoli da comandare e reazioni gradevoli da far reagire. Il duemila a gasolio è una vera perla di elasticità, riprende senza problemi da 1000 giri scarsi e rende la vita nel traffico davvero facile, con tante cambiate evitate e la prontezza a reagire sempre al volo nel seguire il flusso di traffico.

SOBRIA MA NON TROPPO Appena si esce dai confini cittadini la Verso è confortevole, piuttosto silenziosa e i consumi si riducono drasticamente rispetto alla città, con una media finale intorno agli 11/12 km/litro, niente di eccezionale considerando che, grazie all'elasticità del motore, non si ha mai necessità di tirare le marce. Un'auto tuttofare, discreta nei consumi e rilassante nella pratica quotidiana.


Pubblicato da M.A. Corniche, 13/08/2009
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