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Bmw Serie 5 2010


Avatar Redazionale , il 23/11/09

14 anni fa - Si rinnova il nocciolo duro della gamma BMW. La Serie 5 prosegue sulla strada dell'eccellenza meccanica e tecnologica ma interrompendo la rivoluzione stilistica della precedente generazione firmata Bangle. Dopo le grandi innovazioni arrivano sempre le con

Si rinnova il nocciolo duro della gamma BMW. La Serie 5 prosegue sulla strada dell'eccellenza meccanica e tecnologica ma interrompendo la rivoluzione stilistica della precedente generazione firmata Bangle. Dopo le grandi innovazioni arrivano sempre le controriforme... con attenzione rinnovata a leggerezza e ambiente.

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HAN RAGIONE LORO Alla fine viene da pensare che abbiano ragione le Case e gli stilisti: loro sì che sanno quando è il momento di osare e quando di tirare il freno. Perché a stare a sentire il popolo del web a motore, quello che affolla i post automotive, la Serie 5 ultima generazione, che vedete nelle foto, sarebbe fin troppo tradizionalista nelle sue fattezze metalliche. Potrebbe essere, peccato che non più tardi di 6 anni fa le stesse voci si levavano contro le matite di Bangle accusate di lesa Maestà. La verità probabilmente sta in mezzo, esattamente come accaduto con la Z4 secondo atto, dopo il tempo delle grandi rivoluzioni arriva quello delle interiorizzazioni. La nuova Serie 5, la sesta nella storia del modello, costituisce un passo in avanti sulla strada rivoluzionaria del passato e, oltre che sul piano estetico, punta su tanti altri buoni motivi per continuare ad essere il nocciolo duro di Monaco.

PULITA Preceduta in qualche misura dalla sorellona 5 GT, avevamo provato ad anticiparla anche noi di Motorbox (vedi link qui a fianco). Ora, dopo la presentazione alla stampa tenuta poche ore fa anche in diretta web, il velo di mistero sparisce definitivamente. La nuova generazione della Serie 5 si presenta con un vestito non rivoluzionario eppure appuntito, ben definito e dal sapore compiuto. E sarebbe sbrigativo parlare di compitino o di ruolo conservativo svolto dai designer. La nuova Serie 5 intanto è e rimane un modello cruciale (compresa la derivazione Touring che arriverà più avanti) per i numeri ed il fatturato BMW, e non è sempre tempo di stravolgimenti.

BOLIDONE Ma non manca la personalità tipica di Casa: gli occhi schiacciati anteriori si appoggiano su un insieme muscoloso e raccordato, composto dal muso lungo, dal paraurti e dal doppio rene schiacciato eppure elegante. Lontanissimo dagli scudettoni urlati di alcune concorrenti esibizioniste. Un insieme meno aggressivo rispetto allo sguardo da predatore della generazione uscente, che ora sembra invecchiare precocemente. A dominare la scena sono giochi di equilibrio formale e piccoli vezzi, vedi i fendinebbia tondi ai lati estremi della presa d'aria sul paraurti. Il cofano lungo lungo da bolidone prosegue piatto e la prima parte di fiancata viene dominata dalle linee semplici, che partono dal passaruota anteriore posizionato molto avanti con sbalzo ridotto a zero, come tradizione vuole.

NO CUMENDA Il parabrezza sale svelto e rastremato con montanti tutto sommato sottili, mentre la fiancata scorre tra nervature non troppo vistose e superfici sfalsate disegnate dai giochi di lamiera, pensate per dare muscoli e presenza scenica soprattutto al posteriore, per una berlina non troppo da cumenda ma neppure da pista. In un amen si arriva alla chiusura, con il tetto corto e subito spiovente che si raccorda, a sua volta, con il lunotto riecheggiato dalle linee delle portiere posteriori. Il tutto si appoggia su un bauletto compatto, ma neppure troppo nascosto, come vuole la moda imperante.

PROPORZIONI Al di là del trattamento dei gruppi ottici, che conservano le unghiate luminose a led e qualche suggestione della Serie 3 Coupé, vedi lo sviluppo in lunghezza e gli intagli di lamiere e paraurti, meno esasperati rispetto a quelli provocatori della precedente generazione. La Serie 5 nuova ondata appare ben risolta anche al posteriore. Non mancano i tubi di scarico sdoppiati a fare capolino nel paraurti per donare grinta elegante. Ma, più in generale, sono le proporzioni a convincere e a far pensare, quasi, ad un ingrandimento della Serie 3 piuttosto che alla solita berlinona. Un modo astuto per togliere la polvere alla "solita berlina". Nel complesso un linguaggio formale meno problematico anche per i fan conservatori della Casa. Le misure dicono 489 centimetri in lunghezza, 188 in larghezza e 147 in altezza.

SALOTTO CASUAL Anche la lounge abitativa per guidatore e passeggeri si mantiene lungo lo standard della Casa e del modello. La plancia segue sempre la semplicità hi-tech con un piccolo cupolino dove sono raccolti gli indicatori principali e, nel mezzo, il display da 11 pollici, ma indugia con meno vergogna su rifiniture e gadget tecnologici. Lontana anche qui dalle esagerazioni minimaliste del passato. Soprattutto ritrova il lieve orientamento verso il guidatore che tanto aveva caratterizzato la 5 delle origini. Design dei pannelli porta, sedute in comune con la sorellona 7 (differiscono solo nelle cuciture) sono garanzia di comfort. Mentre i comandi semplificati dell'iDrive disegnano un ambiente semplice e dal tono casual senza eccedere in barocchismi da parvenu. Tanto quasi tutto il buono della 5 sta nei vizi che coccolano chi stringe il volante e chi si accomoda.

LEGGEREZZA La messe tecnologica è infatti amica della sicurezza, del divertimento di guida e dell'intrattenimento a bordo. E riguarda metalli, pistoni, sensori e tutto ciò che compone lo scheletro e il cuore pulsante della serie 5 model year 2010. Tanto per cominciare su tutte le Serie 5 sarà disponibile come optional un nuovo cambio automatico ad otto rapporti, mente tutte le versioni adottano gli accorgimenti EfficientDynamics, start&stop su tutti, per recuperare energia e ridurre consumi ed emissioni. Mentre i concetti del Lightweight design hanno comportato l'utilizzo di materiali e acciai alleggeriti in molte zone della carrozzeria, per conciliare riduzione delle masse e favorire la dinamica di guida (telaio nella parte anteriore, cofano, passaruota ad esempio sono in alluminio).

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TECNOLOGIA AMICA La tecnologia diventa amicona anche del guidatore con il sistema Connected Drive di BMW che offre una serie di angeli custodi pronti a recuperare errori derivanti da stanchezza e distrazioni. Vedi l'assistente di parcheggio, il surround view che allerta su rischi di tamponamento, il cruise control attivo e il sistema per evitare il cambio di carreggiata involontario. Non mancano gli effetti speciali, con l'head-up display, e il sistema Night Vision per aiutare gli occhi anche al buio grazie a software, sensori e telecamere.

SEGRETO MECCANICO Sotto il cofano continua l'innamoramento per il turbocompressore della Casa di Monaco. Ricetta perfetta per conciliare downsizing moderato, riduzione di consumi ed emissioni e prestazioni dal cuore grande. Oltre che per ottenere una line-up di motori tutti Euro5, con la 530D addirittura Euro6 in configurazione Blueperformance. Al momento del lancio saranno disponibili 6 propulsori, 4 a benzina verde e due a gasolio ma, nel tempo, l'offerta si allargherà soprattutto con soluzioni votate al risparmio energetico o... al divertimento (M5).

QUATTRO, SEI, OTTO Il poker a benzina si apre con i sei cilindri da 204 cavalli o 258CV (le 5 che li ospitano si chiamano rispettivamente 523 e 528). Poi si sono la novità del sei cilindri in linea TwinTurbo da 306 cavalli, e l'otto cilindri sempre doppio turbo da 407 cavalli. I badge che contraddistinguono le 5 sono in questo caso 550 e 535. Per chi vuole andare a gasolio le prime due alternative sono a sei cilindri con la 530d da 245 cavalli e la 525 con 204 cavalli.

FURBA E UMORALE A seguire arriverà una possibile best seller per chi vuole divertirsi in modo furbo: la 520d con quattro cilindri e 184 cavalli promette consumi record nell'ordine dei 20 km/l ed emissioni introno ai 130 grammi/km. Meno di molte utilitarie. Il Driving Dynamic Control, disponibile su tutte, lavora in sincrono con l'Active Steering, cambia la progressione dell'acceleratore, la risposta del motore ed i parametri del servosterzo, oltre alle soglie d'intervento del controllo di stabilità di guida DSC, per dipingere la propria serie 5 in base all'umore del momento. Tre le classiche modalità disponibili... mentre da Monaco ci tengono ad evidenziare che i dati tra i sensori e centraline viaggiano velocissimi grazie all'utilizzo di una nuova tecnologia di trasmissione dati denominata Flexray.

SORELLA PUTATIVA Tutti buoni motivi per continuare a pensare la Serie 5 nell'Olimpo dell'eccellenza, pronta a rivaleggiare dal 2010 con l'arcirivale di sempre, la Mercedes Classe E, la 6 anelluta e un manipolo di irriverenti orientali marchiate Infiniti o Lexus. La nuova generazione della berlina di casa BMW nascerà nello stabilimento di Dinfolging, nella Bassa Baviera, insieme alla sorella putativa GT e la Serie 7, dove produzione just in time con il coinvolgimento diretto dei fornitori e speciali lavorazioni per acciai e lastre di metallo alleggerite sono la parola d'ordine.

BMW SERIE 5, LA STORIA PER GENERAZIONE
Da oltre 30 anni la Serie 5 rappresenta il nocciolo duro, quasi il baricentro della gamma BMW. Un modello ormai nella storia che è riuscito anche a dire qualcosa di nuovo nel segmento, diventando sinonimo di berlina sportiva e, proprio per questo, regalando un'aria più giovanile anche a chi la guida rispetto alla classica berlina di rappresentanza. Numerose anche le varianti, dalla familiare Touring, arrivata negli Anni 90, alle pluricilindriche versioni M. Perfetto esempio di come travestire un animale da pista con abiti buoni anche per la serata di gala.


E 12 (1976-1981), la prima Serie 5
Quattro fari davanti, cerchi in lamiera, tre volumi semplici come una casetta con il baule che scende verso il basso. In realtà la prima 5 si rivela un modello chiave per come conosciamo le BMW oggi, con un vano motore pensato per ospitare motori a quattro e sei cilindri. Ha dato il via ai nomi per indicare la categoria seguiti dalla cilindrata.


E 28 (1982-1988), l'evoluzionista
Pochi cambiamenti di sostanza (squadra che vince non si tocca) e tanto make-up. Rimangono giro porte e tetto trapiantati dalla precedente generazione mentre frontale e coda vivono in pieno l'epoca degli Anni 80. Arrivano anche i primi diesel potenti ma a fine carriera la Serie 5 inizia a mostrare la sua età nonostante una buona meccanica. Tempo di rivoluzione.


E 34 (1989-1995), la modernista
La terza generazione segna lo stacco netto dal passato e proietta la serie 5 verso il nuovo secolo. Linee equilibrate e sportive, versione M e Touring per gli anticonformisti. Motori a quattro, sei e otto cilindri e ogni tipo di comfort. La 5, un mito consapevole di esserlo, arriva pure in versione diesel con un 2,5 litri da 143 cavalli che, all'epoca, aveva convertito anche le ultime resistenze al ticchettio del risparmio…


E 39 (1996-2003), la tranquillizzante
Sembra quasi una costante che ad una generazione rivoluzionaria segua, inevitabile, l'assestamento. La quarta Serie 5 attualizza i concetti della serie precedente in salsa moderna, proseguendo senza strappi ma con decisione sulla strada della potenza, del comfort, dei motori diesel e della M, con 8 cilindri sotto il cofano come le Formula 1…


E 60 (2004-2009), la Banglesiana
Seguendo il suo personalissimo orologio biologico la quinta Serie 5 straccia il passato, mantenendolo solo a livello concettuale, e prende forme rivoluzionarie ed aggressive come mai osato prima. E' una delle creature più controverse di Bangle, pensata per un segmento e una clientela tradizionalmente conservatrice. Muso da squalo, iDrive, cruscottino e bauletto appoggiato. Ma anche turbodiesel bistadio e una versione M da 10 cilindri che solo al minimo fa accapponare la pelle. Per giocare d'azzardo e vincere bisogna avere coraggio e qualcuno, in casa BMW, ne ha avuto da vendere…



Pubblicato da Luca Pezzoni, 23/11/2009
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