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F1 2019

GP Germania, Kvyat e il suo giorno più bello


Avatar di Simone Valtieri , il 29/07/19

4 anni fa - Un GP di Germania che ricorderà a lungo Kvyat: podio e prima figlia

F1 GP Germania, Kvyat e il suo giorno più bello

Un GP di Germania che ricorderà a lungo Daniil Kvyat, grazie al sorprendente podio e, soprattutto, alla nascita della primogenita

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IL GIORNO PERFETTO Il "russo di Roma", Daniil Kvyat, non osava probabilmente neanche sognare una giornata migliore di quella di cui ieri si è reso protagonista ieri. Si dice che il giorno più bello nella vita di un uomo arrivi con la nascita di un figlio. E che dire se in quel giorno, oltre alla prole, arriva anche un podio in Formula 1? L'intenzione non è certo mettere sullo stesso piano due gioie diversissime, ma possiamo almeno parlare di un terzo posto dal sapore di ciliegina sulla torta. Andiamo per ordine. Penelope, primogenita del bravo pilota russo, è frutto del suo amore con Kelly, figlia del tre volte campione del mondo Nelson Piquet. È nata nella notte alla vigilia del Gran Premio di Germania, e Daniil non aveva detto nulla a nessuno per minimizzare le distrazioni e concentrarsi sulla gara: ha funzionato.

DALLE STALLE ALLE STELLE Forte di questa gioiosa notizia, il pilota della Toro Rosso si è presentato al via di una gara perfetta rivelatasi, alla fine, perfetta, sfruttando un pizzico di fortuna nella girandola di soste e Safety Car, e controllando magistralmente la posizione nel finale. Certo, non poteva nulla contro Sebastian Vettel e la Ferrari, ma è riuscito a tenere dietro Stroll e Bottas, allungando nel finale su chi lo seguiva e garantendosi un "tranquillo" terzo gradino del podio. Non è un inedito per lui, che ai tempi della Red Bull vi era già salito in Ungheria nel 2015 (secondo), e in Cina nel 2016 (terzo), ma questo ha un sapore speciale, perché arriva dopo anni difficili, dopo essere stato retrocesso dalla casa madre in Toro Rosso e poi appiedato. L'esperienza da test driver Ferrari ha rinvigorito Kvyat, che è poi tornato nella famiglia austriaca ripartendo proprio da dove aveva lasciato, da una Toro Rosso che mai era riuscito a portare così in alto (Vantava il 7° posto dello scorso GP di Monaco come highlight a Faenza).

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BLACK COMEDY E nel sorriso di Daniil davanti ai microfoni della stampa c'è soprattutto questo, la gioia per la giornata probabilmente più bella della sua vita, e il retrogusto dolce del riscatto e della resurrezione sportiva. "Questo è un podio fantastico, è stupendo tornarci sopra" - ha esordito Kvyat intervistato dal Martin Brundle appena sceso dalla sua auto - "Incredibile riportare sul podio il team dopo così tanti anni (Quasi undici, nel settembre 2008 a Monza era stato Sebastian Vettel a conquistare una storica e imprevedibile vittoria, anch'essa sul bagnato, per la Toro Rosso), è stata una corsa folle, siamo riusciti a mettere insieme tutto e sono davvero contento. È stato come un film, una black comedy, sono stato contento solo una volta finita la gara. Negli ultimi giri è stato un piacere guidare la macchina, perché ha come preso vita."

TURBO-PAPÀ! Dopo la premiazione Daniil si è presentato anche ai microfoni delle televisioni nel ring, e un po' più tranquillo, ha raccontato la sua gioia: "Non pensavo di tornare sul podio così in fretta, la nostra macchina ieri era molto indietro ma oggi siamo riusciti a cogliere l'attimo e questo podio: io sono felicisismo, la squadra ha fatto un ottimo lavoro, il muretto Toro Rosso è stata deciso, freddo. Normalmente in queste occasioni avevamo sempre problemi, oggi abbiamo invece dimostrato di essere cresciuti insieme. Difficile gestire psicologicamente la gara, all'inizio è stata dura per me, non riuscivo a far funzionare le intermedie, poi quando ho scelto il momento giusto per le slick, la prima volta abbiamo sbagliato ma la seconda è stata perfetta, quindi è stato bellissimo per noi, veramente incredibile. La notte scorsa è nata mia figlia, non volevo dire nulla prima della gara perché volevo concentrarmi, è una giornata speciale. Dicono che si va più piano quando si diventa padre? non è vero!"


Pubblicato da Simone Valtieri, 29/07/2019
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