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Mercato auto

Luglio, il "quasi rimbalzo" che non ti aspetti: vendite a -1%


Avatar di Lorenzo Centenari , il 01/08/22

1 anno fa - Prosegue il calo delle immatricolazioni, ma si ferma al -0,8%

Mercato auto luglio 2022, calo del -0,8%. I dati e le classifiche
Prosegue il calo delle immatricolazioni in Italia, ma a luglio si ferma al -0,8%. Tutti i dati e le classifiche per categoria

Era da tempo che il mercato non mandava segni di cauto ottimismo, quel tempo è arrivato e coincide con il mese di luglio 2022. In senso assoluto, la performance è negativa. In termini relativi, pure (-0,8% rispetto al pessimo luglio 2021), ma quel ''meno zero virgola'' autorizza a sperare in una inversione di tendenza. Anche perché, toccato il fondo, una qualche forma di rimbalzo è fisiologica. Non si può continuare a scavare.

I DATI DI MERCATO DI LUGLIO 2022

Secondo i dati pubblicati oggi dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, a luglio 2022 il mercato italiano dell’auto
totalizza 109.580 immatricolazioni (-0,8%) contro le 110.514 unità registrate a luglio 2021. I volumi immatricolati nei primi sette mesi del 2022 ammontano così a 793.856 unità, il -20,3% rispetto ai volumi di gennaio-luglio 2021.

L’ANALISI PER ALIMENTAZIONE

Le autovetture a benzina vedono il mercato di luglio aumentare del +8,6%, con una quota di mercato del 30,2%, mentre le diesel si riducono del -9,9% rispetto al settimo mese del 2021, con una quota del 20,4%. Nei primi sette mesi, le immatricolazioni di autovetture a benzina si
sono ridotte del 29,1% e quelle del diesel del 32,2%. Le immatricolazioni delle auto ad alimentazione alternativa rappresentano il 49,5% del
mercato di luglio 2022, in calo dell’1,9% nel mese e del 7,6% nel cumulato, dove hanno invece una quota di mercato del 51,6%. Le autovetture elettrificate rappresentano il 40,9% del mercato di luglio, in aumento del 2,3%, mentre, nei primi sette mesi del 2022 hanno una quota del 42% e calano del 6,1%. Tra queste, le ibride non ricaricabili aumentano del +10,3% nel mese e raggiungono il 32,6% di quota e nel cumulato sono in diminuzione del 5,7%, rappresentando il 32,7% del totale. Le immatricolazioni di autovetture ricaricabili si riducono del -20,1% e rappresentano l’8,4% del mercato (-7,4% e 9,3% di quota nel cumulato 2022). Tra queste, le auto 100% elettriche hanno una quota del 3,3% e diminuiscono del -30%, mentre le ibride plug-in si riducono del -12,2% e rappresentano il 5,1% del totale. Infine, le autovetture a gas rappresentano l’8,5% dell’immatricolato di luglio, di cui il 7,9% è rappresentato da autovetture Gpl (-6,2%) e lo 0,6% da autovetture a metano (-69%). Da inizio 2022, le autovetture Gpl risultano in crescita del +3,6% e quelle a metano in calo del -63,6%.

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L’ANALISI PER SEGMENTI

Utilitarie e superutilitarie rappresentano il 35,4% del mercato, in calo del 2,2%. Il modello più venduto è sempre Fiat Panda. Le auto dei segmenti medi hanno una quota di mercato del 9,5% a luglio ed il loro mercato si riduce del -15% rispetto al settimo mese del 2021. I SUV hanno una quota di mercato pari al 51,1% nel mese, in aumento del 2,4%. Nel dettaglio, i SUV piccoli rappresentano il 26,2% del mercato del mese (+10,2% rispetto a luglio 2021), i SUV compatti il 18,7% (-4,5%), i SUV medi il 5,2%, (-1,6%), mentre le vendite di SUV grandi sono l’1,1% del totale (-20%). Le monovolume e multispazio rappresentano l’1,8% del mercato di luglio e si riducono del 25,9% rispetto a luglio 2021.

LA TOP TEN

Ecco la classifica delle auto più vendute a luglio 2022.

Autovettura Immatricolazioni
Fiat Panda 7.146 
Fiat 500 3.357
Volkswagen T-Roc 3.351
Citroen C3  3.256
Lancia Ypsilon  3.099
Fiat 500X 2.831
Peugeot 208   2.662
Jeep Renegade 2.600
Dacia Sandero  2.550
Renault Captur    2.402

LE DICHIARAZIONI 

QUI ANFIA “Il recupero di luglio 2022 - afferma Paolo Scudieri, Presidente ANFIA - deriva dal confronto con i bassi volumi di luglio 2021, primo mese dello scorso anno a registrare un crollo delle immatricolazioni non solo rispetto allo stesso periodo del 2019, ma anche del 2020 (-19,2%). Per stimolare la ripresa della domanda, dopo l’esaurimento delle risorse nella fascia 61-135 g/km di CO2, sarebbe opportuno estendere la platea dei beneficiari anche alle partite Iva e al noleggio, ad oggi esclusi. Questi canali di vendita permetterebbero, infatti, di dare un importante contributo alla diffusione della mobilità elettrica (BEV e PHEV). L’auspicio è che, con alcune piccole migliorie, ci possa essere un’accelerazione dell’utilizzo del bonus ed una spinta di mercato delle fasce 0-20 g/km e 21-60 g/km, in quanto resta di prioritaria importanza che le risorse ancora disponibili non vengano distolte per l’errata convinzione che siano in eccedenza rispetto alle stime annuali''.

QUI UNRAE “Nel primo semestre 2022 il 51% delle vetture a bassissime e basse emissioni fino a 60 g/km - fa osservare il Presidente UNRAE Michele Crisci - sono state acquistate da noleggiatori, enti e società, canali che coprono il 32% del mercato totale delle auto: una prova evidente che l’inclusione delle persone giuridiche fra i beneficiari degli incentivi è indispensabile per rilanciare in maniera ampia ed efficace la transizione energetica in atto. In subordine – aggiunge – è almeno necessario estendere gli incentivi ai privati che utilizzano il noleggio a lungo termine, una categoria di consumatori esclusa senza motivo, attuando nei loro confronti una discriminazione senza motivo, operata in base alla modalità di approvvigionamento della vettura. In tema di transizione è nostro dovere insistere ancora per accelerare l’infrastrutturazione del Paese. Urge ormai un puntuale cronoprogramma con tempi, luoghi, tipologie di colonnine da installare e chiara indicazione dei soggetti incaricati di effettuare gli investimenti. E servono misure - conclude Crisi - volte a incentivare la diffusione di infrastrutture di ricarica privata”.

I DATI DI MERCATO DEI MESI PRECEDENTI


Pubblicato da Lorenzo Centenari, 01/08/2022
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