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Mercato auto: finiti gli incentivi, agosto in caduta libera


Avatar di Emanuele Colombo , il 01/09/21

2 anni fa - L'andamento delle vendite auto ad agosto 2021: pesano i fondi Ecobonus

Mercato Auto Italia: gli ultimi dati UNRAE
L'andamento delle vendite auto ad agosto 2021 fa segnare un crollo rispetto allo scorso anno. I motivi della crisi secondo UNRAE

Mercato: gli ultimi dati UNRAE mostrano ad agosto 2021 un calo del 27,3% rispetto allo stesso periodo del 2020. Sulle vendite auto pesa l'esaurimento degli ecoincentivi Ecobonus stanziato dal D.L. Sostegni bis del luglio scorso per le auto elettriche e plug-in hybrid con emissioni fino a 60 g/Km di CO2. Finito l'Ecobonus rimangono bloccati anche i fondi complementari dell'Extrabonus: la situazione e i commenti al riguardo.

I DATI COMPLESSIVI DEL MERCATO DI AGOSTO 2021

Il mese di agosto 2021 segna un nuovo crollo delle vendite, con appena 64.689 immatricolazioni di veicoli nuovi. Il calo è del 27,3% rispetto allo stesso mese del 2020, che pure aveva un giorno lavorativo in meno. Lo scorso anno, gli incentivi statali avevano contribuito a portare le vendite in linea con lo stesso mese del 2019: effetto che l'Ecobonus di quest'anno non ha raggiunto. Sempre importante il contributo dei privati, che lo scorso agosto hanno realizzato il 69% delle immatricolazioni contro il 62% registrato da inizio anno. Il dato vede comunque una contrazione in confronto al 2020, rispetto a cui calano anche le immatricolazioni aziendali - che confermano una quota del 5%, vicina al 5,4% dl periodo gennaio-agosto - e si dimezzano le autoimmatricolazioni.

NOLEGGIO E USATO In leggera flessione il noleggio a lungo termine, che scende al 15% di penetrazione e rappresenta il 17,1% delle vendite nel dato complessivo calcolato da inizio anno. In controtendenza il noleggio a breve termine, che cresce anno su anno ottenendo il 3,2% di share (ma cala rispetto al 5,7% ottenuto nei primi 8 mesi del 2021). Luci e ombre anche per quanto riguarda il mercato dell'usato, che seppure al disotto, e con pesanti margini, rispetto al 2019, registra quantomeno una forte risalita rispetto al 2020. In cifre i passaggi di proprietà al lordo delle minivolture crescono del 30,9% sul 2020, pur rimanendo a -13,8% sul 2019. Nel periodo gennaio-agosto le percentuali salgono con un +32,6% sul 2020 e -18% sul 2019. Con un simile andamento non stupisce un tendenziale aumento delle quotazioni delle auto d'occasione, come già registrato in altri Paesi.

L'ANALISI PER SEGMENTO

SUV, crossover e fuoristrada coprono circa la metà del mercato e la loro ascesa continua. Sono tallonati dalle berline che, pur in continuo calo (come le station wagon) rappresentano tuttora il 43,7% delle immatricolazioni e secondo le suddivisioni per carrozzeria definite da UNRAE sono comunque le regine del mercato. Benzina e diesel dimezzano i volumi, con la prima che scende a rappresentare 1/4 delle immatricolazioni del mese (31,1% nel cumulato), mentre il diesel si ferma al 21,5% (23,9% negli 8 mesi). Volano, grazie al contributo degli incentivi, le auto ibride, che ad agosto raggiungono uno share del 31,7%. Ma attenzione, a fare la parte del leone sono le mild hybrid, quelle in cui l'elettrificazione si limita alla sostituzione del motorino di avviamento con un piccolo motogeneratore, che da solo non basta per far muovere il veicolo (qui le differenze tra mild, full e plug-in hybrid). Le ibride vere e proprie raggiungono l'8% e le più costose plug-in (PHEV) si fermano al 4,9%. Le auto elettriche pure (BEV) ottengono un 5% di quota, ma crescono pure le auto a GPL, che sfiorano il 10% delle vendite. Ferme al palo le auto a metano, stabili al 2,3%. In pratica la scelta dei consumatori si orienta su ciò che in teoria promette minima spesa e massima resa, al netto dello spauracchio rappresentato dai futuri blocchi del traffico.

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I COMMENTI DI UNRAE

Pessimista l'Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri, secondo cui nei prossimi mesi la situazione è destinata a peggiorare. Sia per la perdurante crisi dei microchip, sia per il rapido esaurimento dei fondi Ecobonus per le auto elettriche e le ibride plug-in con emissioni fino a 60 g/Km CO2. “Una situazione paradossale – dice il Presidente dell’UNRAE Michele Crisci - perché, come è noto, con l’esaurirsi dell’Ecobonus rimangono inutilizzabili i fondi complementari stanziati per finanziare l’Extrabonus. In questo modo si sta di fatto bloccando l’acquisto dei veicoli più in linea con gli impegni del PNRR di accelerare il percorso di decarbonizzazione dei trasporti e lo svecchiamento dell’obsoleto parco circolante italiano. La soluzione è un immediato rifinanziamento dell’Ecobonus per le fasce 0-20 e 21-60 g/Km CO2 attraverso un qualsiasi veicolo normativo disponibile in tempi brevi, oppure, in via emergenziale, con un trasferimento parziale nell’Ecobonus delle risorse ferme nell’Extrabonus, facendo così ripartire immediatamente il meccanismo degli incentivi e rilanciando le vendite delle auto elettriche pure e ibride plug-in”.  

CRITICO RIFINANZIARE ANCHE LE AUTO TRADIZIONALI L’UNRAE invita a rifinanziare sin d’ora pure gli incentivi per le fasce di emissioni superiori, 61-135 g/Km di CO2, che finora hanno consentito di ottenere eccellenti risultati per rinnovare il vecchio parco circolante: “anche per le auto di questa fascia – avverte Crisci – si prevede il precoce esaurimento dei fondi nella prima settimana di ottobre, mentre per i veicoli commerciali non BEV i fondi stanziati si sono già esauriti in questi giorni. Auspichiamo pertanto un urgente intervento del Governo per dare concretezza alle buone intenzioni finora dimostrate, e continuiamo anche a insistere perché siano adottate misure strategiche di lungo periodo per l’intero mercato, a partire dal 2022 che è ormai alle porte, abbandonando la logica degli interventi stop and go”. 

I DATI DI MERCATO DEI MESI PRECEDENTI

Illustrazioni di Mohamed Hassan, licenza CC0 - Public Domain


Pubblicato da Emanuele Colombo, 01/09/2021
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