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Ecobonus

Incentivi a elettriche e plug-in, approvato aumento per redditi bassi


Avatar di Lorenzo Centenari , il 08/08/22

1 anno fa - Via libera al Dpcm per aumento del 50% per redditi fino a 30.000 euro

Incentivi a EV e plug-in per redditi fino a 30.000 euro. C'è Dpcm
Via libera al Dpcm per aumento del 50% dello sconto sui modelli a basse emissioni per redditi fino a 30.000 euro. La novità flotte

Alla fine non arriva tramite decreto Aiuti bis, ma sottoforma di Dpcm. La sostanza resta in ogni caso identica e rispecchia la proposta avanzata i giorni precedenti dal ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti: extra incentivi per gli automobilisti con reddito basso, limitatamente alle elettriche e alle plug-in hybrid. La misura a favore delle fasce meno abbienti non è inoltre l'unica, vedi l'apertura dell'ecobonus anche alle persone giuridiche. Andiamo con ordine.

Incentivi extra per redditi bassi, c'è il Dpcm Incentivi extra per redditi bassi, c'è il Dpcm

IN CIFRE Come da pronostico, il provvedimento approvato dal Governo consiste in un aumento del 50% degli incentivi su auto 100% elettriche (fascia emissioni 0-20 g/km di CO2) e ibride ricaricabili (21-60 g/km) a favore dei cittadini con reddito ISEE inferiore a 30.000 euro. A breve conosceremo anche la data esatta dello ''start'' della nuova campagna ecobonus 2022. In soldoni: in caso di acquisto di un'elettrica dal prezzo di listino fino a 35.000 euro IVA esclusa (42.700 euro IVA inclusa), l'incentivo cresce a 7.500 euro con rottamazione (anziché 5.000 euro) e a 4.500 euro senza rottamazione (anziché 3.000 euro). Mentre in caso di acquisto di vettura ibrida plug-in dal prezzo massimo di 45.000 euro IVA esclusa (54.900 euro IVA inclusa) l'ecobonus ammonta ora rispettivamente a 6.000 euro con rottamazione (anziché 4.000 euro) e a 3.000 euro senza rottamazione (anziché 2.000 euro). Il mercato stabilirà se la scelta dell'esecutivo è quella giusta, cioè se un super incentivo sarà sufficiente a convincere chi non dispone di un budget elevato a preferire una EV o una PHEV a un modello diesel e benzina, oggi escluso da ogni forma di sostegno pubblico (ma dal prezzo di listino mediamente inferiore). D'altra parte, oltre che a ''svuotare'' il serbatoio dell'ecobonus, la misura dovrebbe avere lo scopo di svecchiare il parco circolante, tramite un ''boost'' alle vendite. Tireremo le somme nei prossimi mesi.

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CAMPO LARGO Contestualmente, il Dpcm allarga la platea dei beneficiari degli incentivi all’acquisto di veicoli a basse emissioni - come da tempo chiedeva Unrae - alle società di noleggio a lungo termine e alle flotte aziendali, finora escluse per motivi di budget, purché la proprietà venga mantenuta per almeno 12 mesi.

Incentivi a EV e Plug-in, dentro anche le flotte Incentivi a EV e Plug-in, dentro anche le flotte

PARI OPPORTUNITÀ La stessa Unrae applaude all'intervento del Governo: ''Noleggi e flotte rappresentano il traino indiscusso della transizione ecologica, viene sanato un vulnus - si legge nella nota ufficiale - che discriminava senza motivo i consumatori in base alla modalità scelta per acquistare una vettura incentivabile. Grazie a questa misura si garantirà finalmente il pieno utilizzo dei fondi a disposizione e si scongiurerà un residuo a fine anno di oltre 300 milioni di euro''. 


Pubblicato da Lorenzo Centenari, 08/08/2022
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