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Peugeot RCZ: questione di... Stile


Avatar Redazionale , il 16/08/13

10 anni fa - Linguaggi e tendenze del car-design contemporaneo

Con la coupé del Leone alla scoperta di linguaggi e tendenze del car-design contemporaneo

AL CENTRO DELL’ATTENZIONE Sono passati quattro anni dal suo debutto ma la RCZ sembra non voler smettere di far parlare di sé. Ancora oggi, la reginetta francese è infatti al centro dell’attenzione, grazie alle sue proporzioni sensuali e al suo stile eccentrico, che riescono sempre a far girare e mormorare i passanti, quasi fosse fresca fresca di presentazione. Si parla di lei anche perché presto diventerà ancora più cattiva, grazie al debutto della versione “R” che la renderà la Peugeot stradale più potente di tutti i tempi ma soprattutto perché, dopo aver avuto il tempo di osservarlo su strada, abbiamo la conferma che il suo recente restyling è una vera ciliegina sulla torta, che le regala un’immagine ancora più raffinata e completa.

PARENTESI CON STILE La domanda sorge però spontanea: perché chiamarla in causa ancora una volta? Perché oggi volevamo fare una piccola parentesi tra le usuali prove ed anteprime, per parlarvi di stile: delle tendenze che legano l’auto al variegato mondo del design, delle linee guida che seguono i creativi delle quattro ruote e delle soluzioni che stanno facendo tendenza. Non potevamo dunque trovare un esempio migliore della francesina per accompagnarci in questo breve viaggio, così da trovare un concreto riscontro a quelle “teorie creative” che spesso ci sembrano tanto astratte. Si perché, piaccia o non piaccia, dopo l’aggiornamento stilistico che ne ha fortemente modificato il frontale, la RCZ è ora un’auto stilisticamente molto equilibrata che, come poche altre concorrenti, riesce a  riassumere svariate qualità spesso difficili da combinare in una sola carrozzeria.  

IL PESO DELLE ORIGNI Il primo passo in questo piccolo viaggio nel lato più creativo dell’automobile non può che riguardare l’ispirazione. Come ogni disciplina artistica e progettuale, anche il processo di ideazione delle auto viene infatti trasformato e influenzato ogni giorno da altri mondi e settori. Il designer tedesco Boris Reinmöller, che ha messo la sua firma sulla RCZ, è per esempio partito dall’immagine del leone. Il passaruota posteriore ricalca infatti i muscoli e le cosce in tensione del felino. Poco importa, poi, se in strada l’ispirazione non sia facilmente riconoscibile: il vero obiettivo è ricreare lo stesso effetto e la stessa sensazione che il designer legge nella sua fonte. Ed ecco che dalla carrozzeria della RCZ traspare nettamente la tensione e la potenza dei muscoli, che regalano uno spiccato dinamismo a tutta la vettura, oltre a ridefinire le classiche proporzioni delle sportive a due posti.

NON TI SCORDAR DI ME Ma come in ogni settore del design, anche nel mondo dell’auto l’ispirazione ha un secondo importante risvolto. Creare un’associazione formale con oggetti o elementi più comuni aiuta infatti a realizzare delle linee che vengono immediatamente comprese e apprezzate dal pubblico, oltre a rimanere più facilmente  impresse nella mente. Si pensi alla classica bottiglia della Coca Cola. Poco importa se sia stata ispirata dal baccello di cacao o dal sensuale corpo dell’attrice Mae West: la familiarità con queste origini ha sicuramente avuto un grandissimo peso nel renderla un oggetto tanto iconico e tanto riconosciuto dal vasto pubblico. 

EQUILIBRIO PERFETTO Non c’è dubbio che ogni auto e ogni segmento sia una storia a parte, con le sue regole e le sue priorità stilistiche legate ai gusti dei potenziali clienti. Nel disegnare una supersportiva i designer si orienteranno per esempio verso linee e volumi estremi, che invece eviteranno nell’ideazione di una piccola citycar o di un’elegante ammiraglia. Per guadagnare però un più ampio consenso è spesso importante per il designer ottenere un giusto bilanciamento, trovando la difficile ricetta in cui combinare diversi ingredienti, come sportività, eleganza, simpatia e chi più ne ha più ne metta. La Peugeot in questione è maestra in questa disciplina: se il modello pre-restyling sconfinava nell’aggressività, a causa della grande bocca frontale, la versione aggiornata sfodera ora invece delle grafiche leggere ed eleganti, che creano un perfetto bilanciamento con i muscoli laterali. Anche la coda è un ottimo esempio di questa complementarietà: elegante per la sua lunghezza e per il trattamento morbido delle superfici ma allo stesso tempo aggressiva grazie alla pienezza dei volumi.

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FORMA E FUNZIONE Volumi e proporzioni che regalano alla RCZ anche un‘ottima stance: un termine che sta sulla bocca di ogni car designer e che si riferisce alla capacità dell’auto di “sedere” a terra, trasmettendo una sensazione di stabilità sia in movimento sia a vettura ferma. Ma le personalità della francesina non si fermano qui: nelle due gobbe del tetto si ritrovano infatti anche la raffinatezza delle soluzioni impiegate dai carrozzieri artigianali come Zagato ma soprattutto la maestria dei designer nel cercare sempre la perfetta unione tra la forma e la funzione. Pur diventando un importante particolare stilistico, la doppia onda nasce ad esempio da studi aerodinamici: è infatti presa dalla Peugeot 908 HDI, la vettura da corsa francese progettata per correre alla 24 ore di le Mans.

PASSO DOPO PASSO Le proporzioni e queste caratteristiche soluzioni formali sono però solo il primo piatto da gustare: grazie a questo restyling, infatti, l’osservazione non si ferma qui. Come su ogni auto che si rispetti, i designer hanno curato ogni dettaglio, così da incuriosire e stupire gli osservatori man mano che ci si avvicina all’auto. Ecco allora che solo da vicino si apprezza la piccola scritta “Peugeot” che arricchisce la nuova calandra. Una chicca che non viene urlata ma che viene riconosciuta e apprezzata da chi, l’auto, ama osservarla e gustarla con attenzione attraverso una lettura “a più livelli”: a partire dall’insieme fino al più piccolo dettaglio. Un discorso che si può ritrovare anche nelle nuove luci diurne, ora sottili e nascoste nella presa d’aria inferiore, così da passare inosservate quando spente. Una finezza che rispecchia anche il mondo della tecnologia: non è difficile vederne la somiglianza nei piccoli LED immersi nelle scocche dei computer Apple.

LESS IS MORE Non è solo in questo dettaglio che si ritrova un riferimento alla tecnologia e alle tendenze che più stanno influenzando lo stile delle auto di oggi. Basta infatti osservare l’alloggiamento del logo anteriore per aprire un’altra parentesi. Con il fresco restyling si è infatti abbandonata la piccola griglia e la cornice cromata a favore di una leggera nervatura a “U”. Una soluzione che regala eleganza ma soprattutto sottolinea questa crescente ricerca di semplicità e di attenzione al materiale. Non servono troppi fronzoli per creare un oggetto attraente: una semplice lamiera ben piegata diventa un pezzo d’arte, che sottolinea tutta la bellezza del materiale stesso.

SCUOLA TECNOLOGICA Una tendenza che affianca i tanto modaioli smartphone, in cui il minimalismo delle forme sta facendo portare in primo piano la scelta e la qualità dei materiali e che nel mondo dell’auto prenderà ancora più piede in futuro grazie alle tecnologie elettriche. La riduzione delle prese d’aria e la necessità di ottimizzare l’aerodinamica attraverso maggiori carenature lascerà infatti ancor più spazio alle pure lamiere. Ecco perché, su questa Peugeot, l’importanza che viene data ai materiali anche negli esterni assume ancor più peso: il prototipo della RCZ R sfoggiava degli affascinanti montanti ramati ispirati alla ONYX Concept, mentre la versione di serie offrirà un tetto in carbonio che potrà essere scelto sia con finitura lucida che satinata.

QUESTIONE APERTA Il nostro piccolo viaggio non si può chiudere che con un piccolo punto interrogativo. Sarà vero o no, ma c’è chi dice che ogni auto debba sempre avere almeno un dettaglio un po’ inaspettato; qualcosa che magari faccia anche storcere il naso, o comunque che spacchi il pubblico in due. Forse è una voce che gira solo nei Centri Stile, forse un’ottima scusa per minimizzare qualche errore dei designer, ma questa visione non può che far sorridere e trovare comunque una sua utilità. Che sia nel bene o che sia nel male, creare una discussione e far parlare di sé è d’altra parte un buon modo per farsi pubblicità. Non ci resta dunque che girare a voi la nostra unica e piccola perplessità: è difficile trovare pecche su questa RCZ, ma cosa ne pensate voi di quella virgola sulla linea di cintura?


Pubblicato da Davide Varenna, 16/08/2013
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