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Tecnica

Il prezzo del progresso


Avatar di Andrea  Rapelli , il 07/05/13

10 anni fa - Dalla Golf I alla VII, tanta complessità tecnologica aiuta?

L'abbondanza di tecnologia sulle auto moderne migliora la vita del guidatore. Ma può anche aumentare i problemi di affidabilità.

CHIAMALE, SE VUOI, EVOLUZIONI Di solito, il parametro principe per valutare l'evoluzione dell'automobile è costituito dalle dimensioni: i nuovi modelli, generalmente, sono sempre più grandi rispetto a quelli che vanno a sostituire. Tuttava, quasi mai ci si sofferma su ciò che c'è sottopelle. Come, per esempio, l'impianto elettrico: grazie a centraline, chip e dialoghi in rete, tutto scorre più veloce e preciso, con dispositivi che anni fa non comparivano neppure nei libri di fantascienza. Il rovescio della medaglia? Eventuali guasti possono essere più difficili da risolvere...

ALTRI TEMPI Prendete, per esempio, la sempiterna Volkswagen Golf, che ha attraversato intere ere automobilistiche. Disegnata da Giugiaro nel 1974, la prima edizione poteva contare su un impianto elettrico con 200 metri di cavi, dal peso totale di 5 kg e senza alcuna centralina di controllo. Per capirci, erano i tempi in cui, sul cruscotto, trovavi una manciata di pulsanti: lunotto termico, fendinebbia (quando c'erano), luce plafoniera interna e comando per il ventilatore. Roba che, vista con gli occhi del 2013, fa sorridere.

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OPULENZE Oggi, invece, la Volkswagen Golf VII ha più di 1 km di cavi elettrici (1.594 m per la precisione), 1.443 connettori e fino a 35 centraline CAN (Controller Area Network), senza dimenticare le altre centraline LIN (Local Interconnected Network), fino ad un massimo di 9. In tutto, l'intero impianto pesa intorno ai 25 kg, ben 20 in più rispetto a quello della nonna. Ma, certo, è grazie a tutto questo che ci si può sentire più sicuri, con radar e sensori, e perfino avere un assetto à la carte: rigido o morbido, con la semplice pressione di un pulsante.

LEGGENDE METROPOLITANE? Tutti, chi più chi meno, abbiamo un amico/parente/conoscente/vicino che ha avuto rogne elettriche con l'auto: da semplici ma frequenti bruciature di lampadine a grattacapi ben più complessi e costosi, come malfunzionamenti della centralina, o guai all'elettronica del motore. Certamente questa profusione di chip complica parecchio la vita al proprietario nel caso qualcosa non vada per il verso giusto. Però, non bisogna dimenticare che i livelli di affidabilità sono ormai alti, grazie alle numerose ore di collaudo che quasi tutti i Costruttori compiono e alle tecnologie che migliorano a vista d'occhio. Posto che ormai è difficile farne a meno, la tecnologia v'intriga o vi spaventa? Diteci la vostra!


Pubblicato da Andrea Rapelli, 07/05/2013
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