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Mercedes SLK 2011


Avatar Redazionale , il 21/03/11

13 anni fa - Con la terza generazione, la SLK diventa più mascolina e tecnologica

La Mercedes SLK 2011 segna una svolta per la roadster coupé della Stella a tre punte. Ora la linea è più muscolosa e mascolina, mentre nella dotazione spuntano nuovi dispositivi high tech. Ed entro fine anno arriverà anche una versione turbodiesel.

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EVOLUZIONE, NON RIVOLUZIONE Squadra che vince, si sa, non si cambia. Al limite la si migliora un po' e ciò è esattamente quel che hanno deciso di fare a Stoccarda quando hanno dato vita alla terza generazione della Mercedes SLK. In fondo, stravolgere il progetto che nel 1996 ha rilanciato la formula della roadster-coupé e che da allora ha riscosso grande successo a tutte le latitudini non avrebbe avuto molto senso.

CAMBIO DI SESSO Ciò non toglie però che la Mercedes SLK 2011 abbia una spiccata personalità e che si riconosca già al primo colpo d’occhio dalla sua progenitrice. Le novità più evidenti si concentrano nel frontale, che ha ora un’aria più massiccia e meno leziosa, sicuramente più mascolina. Il cofano nasuto della seconda generazione è rimpiazzato da un nuovo muso che si sviluppa per linee orizzontali. La mascherina, così come sulla SLS AMG, si sporge in avanti e ostenta fiera la grande stella a tre punte.

OLD STYLE Anche lungo la fiancata e in coda le forme si fanno più muscolose, complici i parafanghi bombati e l’andamento sinuoso del cofano bagagliaio. Qua e là non mancano anche richiami al passato, con listelli cromati che riportano alla memoria la gloriosa 190 SL. L’abitacolo è sulla stessa lunghezza d’onda, con una plancia dall’aspetto imponente e tocchi old style. Classico è per esempio il disegno delle bocchette dell’aria, tonde e con una finitura alluminio.

HIGH TECH Improntata alla massima modernità è invece la dotazione di accessori, in cui entrano a far parte numerosi gadget elettronici visti sulle altre Mercedes più recenti. In particolare è ora di serie l'Attention Assist, che valuta l’attenzione del pilota e lo invita a fare una sosta se avverte il rischio di un colpo di sonno. Tra gli optional spiccano invece il Distronic Plus, un cruise control che gestisce anche la distanza di sicurezza, e il sistema Pre Safe con Bas Plus, che interviene sui freni e a sui dispositivi di sicurezza per salvare il salvabile se fiuta il pericolo di un tamponamento.

RICOMINICIO DA TRE Un'altra new entry importante è quella dell'Eco start/stop, che diventa standard su tutte e tre le versioni che compongono la gamma al lancio. La motorizzazione d'accesso è il 1800 sovralimentato da 184 cv della SLK 200, che, con i suoi 270 Nm di coppia, permette di scattare da 0 a 100 in 7,3 secondi e di raggiungere i 240 km/h, con una percorrenza di 15,6 km/litro. Lo stesso motore è declinato anche in variante da 204 cv e 310 Nm sulla SLK 250, qui abbinato tra l’altro al cambio automatico 7G Tronic Plus. In questo caso la pratica 0-100 è archiviata in 6,6 secondi e la velocità massima sale a 243 km/h, con una percorrenza media di 16,1 km/litro. La punta di diamante della famiglia SLK è infine la 350, a sua volta automatica. Questa versione monta un nuovo V6 3.5 a iniezione diretta capace di 306 cv e di 370 Nm, che su strada si traducono in un crono di 5,6 secondi nello 0-100 e costringono la centralina a intervenire per evitare che si superino d'un fiato i 250 km/h. Il tutto, con una media dichiarata di 14,1 km/litro.

SI OSCURA IL CIELO Tutti i motori possono essere ordinati con due livelli di allestimento. Quello base si chiama Sport e monta di serie, tra le altre cose, i cerchi in lega da 17 pollici, il clima bizona, il sensore crepuscolare, lo stereo con kit Bluetooth integrato e la porta Usb. In questa versione le Mercedes SLK 200, 250 e 350 costano rispettivamente 39.900, 44.820 e 53.000 euro. Per 7.750 euro in più si può avere invece l'allestimento Premium, che offre di serie anche il pacchetto estetico AMG con cerchi da 18 pollici, interni in pelle, navigatore, fari bixeno con lavafari e abbaglianti automatici e assetto sportivo. A richiesta su tutte le versioni si può invece avere per 2.100 euro il nuovo tetto Magic Sky Control, che ha la parte sopra l'abitacolo in un vetro speciale, la cui trasparenza si può regolare agendo semplicemente su un pulsante.

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SOTTO VETRO La Mercedes SLK 2011 ha dimensioni sempre piuttosto contenute, con una lunghezza di 4.134 mm, una larghezza di 1.817 mm e un’altezza di 1.303 mm. Ciò non significa però che calzi troppo attillata al pilota e al suo secondo. Chiunque riesce ad assumere al volante la posizione di guida ideale, sportiva ma senza eccessi e con tanti centimetri a disposizione in ogni direzione. Anche il tetto non incombe sulla testa e, nella versione Magic Sky Control, permette di modulare la trasparenza, riparando dal sole o dando l’illusione di viaggiare scoperti anche quando fuori piove o fa freddo.

QUATTRO STAGIONI La Mercedes SLK resta una tra le roadster più godibili e versatili in ogni stagione e in ogni condizione. Tetto a parte, ha un altro asso nella manica (o meglio nella lista degli accessori) per permettere di viaggiare con il vento tra i capelli anche quando il clima suggerirebbe di passare la giornata sotto il plaid sul divano. Si tratta dell’Air Scarf, sistema di bocchette che dalla base del poggiatesta sparano aria calda - nella quantità desiderata - al collo, una e propria vera manna. In ogni caso bisogna riconoscere che sulla Mercedes SLK i vortici aerodinamici non danno comunque troppo fastidio, grazie al gioco di squadra fatto dal lungo parabrezza e dall’eventuale frangivento piazzato tra i due rollbar.

COMODA, LA VITA La roadster di Stoccarda cura molto il comfort e non solo dal punto di vista aerodinamico. Le sospensioni hanno una taratura che cerca di non scontentare nessuno, dal giovane che vuole dare briglia sciolta ai cavalli del motore, alla signora che vuole andare a fare shopping tra le vie del centro. L’obiettivo si può dire centrato: la nuova generazione della SLK è sicuramente quella più piacevole da guidare provata sinora. Solo quando si affronta il misto con irruenza si vorrebbe la macchina ancor più piatta e neutra, dotata magari anche di uno sterzo più chirurgico e di una trasmissione più rapida. Se però si adotta uno stile pulito o, meglio ancora, rilassato, la SLK stampa sulla faccia un sorriso a 32 denti, incassando bene le buche e gli eventuali rallentatori.

PUO’ BASTARE Vista l’impostazione della Mercedes SLK, il consiglio è di comprare una versione a quattro cilindri e di godersi curve e panorama senza tante frenesie e smanie di correre. Se non si hanno particolari velleità sportive, la SLK 200 fa già tutto quel che serve, con un’erogazione che non straccia l’asfalto sotto le ruote ma permette di viaggiare allegri, senza che sia necessario mettere mano continuamente al cambio. Già ai bassi, infatti, la coppia è generosa e permette riprese brillanti.

UN PO’ DI PEPE Potendo dar fondo al conto in banca, però, l’acquisto ideale sarebbe la SLK 250. Questa versione ha quel pizzico di pepe in più in allungo e anche un tiro più robusto nella fase intermedia della curva d’erogazione. Il tutto, almeno sulla carta, accompagnato anche da consumi allineati se non addirittura migliori rispetto alla sorella più tranquilla.

TROPPA GRAZIA Dal canto suo, la SLK 350 fa un figurone ma fatica comunque a giustificare una differenza di prezzo di circa 10.000 euro rispetto alla 250. Qui chiaramente si è in un’altra dimensione, con un sound più gasante e con un temperamento più vigoroso da parte del motore. Per sfruttare meglio le sue potenzialità, tra l’altro, diventa quasi indispensabile optare come minimo per l’allestimento Premium, con cerchi e assetto più sportivi e con il conto che sale però di altri 7.750 euro


Pubblicato da Paolo Sardi, 21/03/2011
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