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Bmw Serie 6 Cabrio


Avatar di Mario Cornicchia , il 23/03/11

13 anni fa - Mette insieme comfort da ammiraglia e prestazioni da vera sportiva sotto un tetto in tela che sembra in metallo.

Grande squalo da strada, la BMW Serie 6 Cabrio 2011 mette insieme comfort da ammiraglia e prestazioni da vera sportiva sotto un tetto in tela (che sembra in metallo).

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COM’E’ Grande sportiva o sportiva grande? La nuova BMW Serie 6 Cabrio 2011 crea imbarazzo nella risposta. È sicuramente grande nelle dimensioni e alla vista, ma è anche grande, per prestazioni e DNA di famiglia, nel suo essere sportiva. Il suo stile da grande squalo sottolinea sia le dimensioni sia la propensione ad attaccare le curve senza paura. E attacca anche il mercato: finalmente qualcuno si è accorto che le nuove scoperte è meglio presentarle in primavera.

SHARK NOSE E’ il marchio di fabbrica dell’ultima generazione BMW, il classico doppio rene che per ogni nuova BMW diventa sempre più grande. La nuova Serie 6, più bassa è appuntita, ha il naso ancora più prominente, che in BMW definiscono Shark Nose, appuntito nella parte alta come quello di uno squalo. A distinguere la Serie 6 dalle altre BMW si uniscono anche due dettagli inediti. I fari, tirati a punta verso il parafango, hanno la parte inferiore scavata in corrispondenza degli indicatori di direzione. Altro dettaglio caratteristico è la piega che spezza la rotondità del paraurti anteriore, creando due spigoli ai lati che spingono visivamente il paraurti in avanti.

PLEATS PLEASE Maestra delle pieghe, copiate poi da molti altri, BMW segna il fianco della nuova Serie 6 con una bella piega sporgente, una sola ma ben pronunciata, morbida ma importante. Parte dalle branchiette che scavano il parafango anteriore e segue poi fino alle luci di coda, integrando anche la maniglia e sovrastando i parafanghi posteriori, bombati senza economie. Un disegno pulito, sottolineato da una piega scavata nella parte bassa delle portiere che, insieme alla piega superiore, forma un disegno di freccia.

FANALONE DI CODA La coda è decisamente importante, parte larga dai parafanghi e continua bella massiccia per tutto il contorno, con il paraurti che segue la bombatura massiccia dei parafanghi. In alto si snellisce, con le luci larghe e sottili che tendono comunque a sottolineare le spalle. Nel bagagliaio trovano posto bagagli per 350 litri a capote chiusa, 300 litri a capote aperta.

PINNA DOPPIA La capote segue l’impostazione ittica ma, a differenza dello squalo, le pinne sono due. Bassa e minimal come una coppoletta sull’abitacolo, la capote si chiude con due pinnette allungate verso il bagagliaio che racchiudono un lunottino basso e verticale. È in cristallo con sbrinatore e può anche essere aperto indipendentemente dal movimento della capote, per viaggiare all’ombra della stoffa ma con tutti e cinque i vetri aperti, per il massimo ricambio di aria. 19 secondi per aprirsi e 24 secondi per chiudersi, la capote si governa a comando, operazione possibile fino a 40 km/h e anche dal telecomando.

SCHERMO PIATTO Sotto la coppoletta pinnata si trovano quattro sedili in realtà più adatti a una 2+2, non tanto per le dimensioni dei sedili posteriori quanto per lo spazio per le gambe che i due sedili anteriori lasciano per chi siede dietro. L’ormai consolidato stile BMW per gli interni, in questo caso con la consolle centrale un poco più orientata verso il pilota, trova sulla nuova Serie 6 un tratto distintivo forte. Per chi, quando esce di casa, sente subito nostalgia del suo mega schermo piatto, sulla Serie 6 trova un megaschermo che pare appoggiato sulla consolle centrale, senza la classica palpebra superiore. Così lo schermo sembra ancora più grande, la Serie 6 ancora più tecnologica e la visibilità è ancora migliorata, sia dello schermo sia della strada. La nuova Serie 6 porta in dote anche una novità, la seconda generazione di Head-Up display, più completa nelle informazioni e a colori.

SETTE, SEI, CINQUE Grande sportiva anche perché nasce sul pianale dell’ammiraglia Serie 7 e della Serie 5 GT, il medesimo che, accorciato, è utilizzato dalla nuova Serie 5 berlina e Touring e che ora, ulteriormente accorciato fino a un passo di 2855 centimetri (11,3 in meno rispetto alla Serie 5 e 21,5 rispetto alla Serie 7 passo corto) è la base della nuova Serie 6. Anche la lunghezza è da ammiraglia, 489 centimetri (quanto una Serie 5), o da sportiva grande.

DYNAMICA Con la Serie 7 condivide il pianale e anche la meccanica e tutti i dispositivi elettronici ed elettromeccanici di assistenza alla guida. A partire dal Driving Dynamic Control, il pulsante magico sul tunnel centrale che cambia in maniera sensibile il comportamento e il carattere dell’auto, modificando la risposta del cambio e del motore, la progressione dello sterzo e dell’acceleratore, la taratura del sistema di stabilità DSC, la reazione delle 4 ruote sterzanti e la risposta degli ammortizzatori se si è scelta nella lista degli optional l’Adaptive Drive. Non manca l’Integral Active Steering, di serie sulle versioni Futura, con lo sterzo attivo che cambia il passo a seconda della velocità, integrato con le quattro ruote sterzanti.

GASOLINE Al lancio i motori disponibili sono due ed entrambi a benzina. Il tremila sei cilindri della 640i, con turbo Twin Scroll TwinPower Turbo, iniezione diretta high precision e regolazione automatica dell’anticipo e dell’alzata delle valvole Valvetronic, per 320 cavalli, 450Nm tra 1300 e 4500 giri, 0-100 in 5,7 secondi. E il V8 4.4 della 650i, con TwinPower Turbo per 407 cv, 600Nm tra 1750 e 4500 giri, 0-100 in 5 secondi. Per entrambe la velocità massima è limitata a 250 km/h e il cambio è automatico a otto marce. Motori moderni di ultima generazione BMW che, aiutati dagli accorgimenti del pacchetto Efficient Dynamics, dichiarano consumi interessanti soprattutto in rapporto a cilindrate e prestazioni: 7,9 l/100km per la 640i e 10,7 l/100km per la 650i nel ciclo combinato.

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FUTURA PROSSIMA I prezzi della Serie 6 Cabrio partono da 87.000 euro per la 640i che salgono a 93.650 se si sceglie l’allestimento Futura che aggiunge alla già completa dotazione anche Adaptive light control, ConnectedDrive, illuminazione interna diffusa, Integral Active Steering, Bluetooth, Park Distance Control (PDC) anteriore e posteriore, retrovisori interno ed esterni autoanabbaglianti, esterni ripiegabili elettricamente e Navigatore BMW Professional. Le 650i costano 102.250 euro e 106.850 euro per la Futura.

COME VA Non che la precedente Serie 6 fosse compatta (più corta di 7 centimetri), ma aveva sicuramente un aspetto più snello. La BWM Serie 6 Cabrio 2011 è lunga, imponente e massiccia di aspetto e presenza, con lo stile che, rispetto alla serie uscente, è meno innovativo e più classico ma esprime comunque potenza e prestazioni. Una sportivona alla tedesca, o all’americana.

SEDILE A SDRAIO Lo spazio a bordo è da ammiraglia per i posti anteriori, con i posti posteriori destinati ai più compatti (e ai più atletici per salire con la capote chiusa). Ai posti anteriori non è richiesto alcun sacrificio anzi, spazio, comfort e lusso sono quelli di un’ammiraglia con la sola differenza di una posizione di guida più sportiva, semi-sdraiata, come su una BMW Serie 6 dev’essere. Volante e sedile hanno regolazioni chilometriche e anch’io, che mi lamento sempre di posizioni di guida troppo verticali, sulla Serie 6 non devo abbassare completamente il sedile per trovare la posizione corretta.

NASO SFUGGENTE La percezione degli ingombri non è così immediata per le forme sfuggenti, allungate e bombate della carrozzeria ed è necessario un minimo di confidenza per trovarsi a proprio agio senza rischiare il cesello sulla fiancata o la necessità di una rinoplastica allo Shark Nose. Nelle manovre aiutano però la batteria di telecamere che riportano la visione dell’esterno in coda e sui fianchi, oltre al diametro di sterzata da auto compatta. Per infilare con sicurezza il muso lungo negli incroci coperti non mancano le due telecamere sui parafanghi anteriori come per la Serie 7.

AMMIRAGLIA SPORTIVA Il comfort sulla nuova Serie 6 è da berlina di gran classe. Perfettamente isolata dalla strada, con il piacere di comandi ben costruiti e dalla risposta perfetta, silenziosa di meccanica e di scocca… anche la capote è perfetta, quando è chiusa isola dall’esterno quasi come un tetto in lamiera, lasciando filtrare soltanto un minimo di rumori esterni che aiuta anche nella guida e produce anche a velocità vicine alla massima meno fruscii aerodinamici di molte auto con il tetto rigido, praticamente zero. Ma non era una sportiva?  

SPORTIVA DI PESO Sportiva lo è nella guida, anche facendo i conti con 489 centimetri di lunghezza massima e con il peso che, malgrado la dieta a base di alluminio (cofano, portiere, sospensioni, motore) e di materiali sintetici (bagagliaio e parafanghi anteriori) spinge l’ago della bilancia fino a 2015 chilogrammi per la 650i e 100 in meno per la 640i (la precedente 650i cabrio pesava 1925kg). Peso e dimensioni ci sono, ma un telaio BMW non si smentisce mai. La Serie 6 si guida con la consueta precisione di famiglia e il consueto piacere, sia nella marcia al passo, sia quando cisi impegna sulla strada giusta. Il peso rimane sempre sotto controllo, anche a seguito di comandi rapidi al volante.

SEIECINQUANTA Che dire di un motore V8 se non che è il miglior motore tra tutte le architetture possibili, sia per l’inconfondibile voce sia per l’altrettanto inconfondibile progressione dai bassi regimi. Sulla 650i, malgrado alla voce sia stata messa una sordina educata, il V8 si fa comunque sentire e riconoscere. Specie se si sceglie il settaggio più sportivo del Driving Dynamic Control, Sport+, che a ogni cambiata regala un lieve botto corsaiolo allo scarico. E poi tanta potenza e tanta coppia, erogata con più o meno  souplesse o cattiveria a seconda dei settaggi. A volte anche troppa coppia, da spingere in un sottosterzo il musone piuttosto che spingere la coda in un sovrasterzo.

SEIEQUARANTA Le manca la voce del V8 e il suo carattere, ma il sei cilindri spinge forte appena si chiede e a voce non sta male nemmeno lui. Ma la guida è differente, direi migliore. 100 chilogrammi in meno, di cui buona parte sull’asse anteriore si fanno sentire a la 640i sembra un’auto diversa, molto più leggera di quanto segni la bilancia grazie a un migliore bilanciamento. È più agile e più precisa e nel sovrasterzo di potenza se la cava anche meglio, rendendo il gioco più facile. Tra le due, considerando la differenza nel prezzo e nei consumi, vince alla grande. Anche se la voce del V8…


Pubblicato da M. A. Corniche, 23/03/2011
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