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Renault Twingo 2012


Avatar Redazionale , il 19/12/11

12 anni fa - Con la Renault Twingo 2012 ora l'occhio ha la sua parte

La Renault Twingo 2012 resta la piccola monovolume da città di sempre ma per lei è arrivato il momento di puntare più sull'apparenza. Nessuna rivoluzione, ma un'evoluzione che ha rivelato le intenzioni future dei designer francesi.

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TUTTA IMMAGINE Che sia a metà o fine carriera, la tradizione del restyling imperversa da tempo nel mondo dell'auto. Ma in casa Renault, il rinnovato maquillage della piccola Twingo non sposa solamente la necessità di stare al passo coi tempi, perché il trucco svela il futuro della Régie. Il frontale “occhialuto” manifesta quello che vedremo sui prossimi modelli. Dentro e sottopelle rimane fedele al passato ma pare essere diventata più parsimoniosa ed efficiente.

CI VEDE BENISSIMO! Se prima lo sguardo a mandorla la rendeva riservata ma poco osservata, ora i nuovi gruppi ottici le regalano quella personalità degna del nome Renault Twingo. Non due ma addirittura quattro, distinti equamente tra luci di fendinebbia (che incorporano anche quelle di posizione) e i classici proiettori. L'insieme è più dinamico, forse troppo “maschile” conoscendo l'indole della vettura, però non guasta lo stile e lo rende più vivace. E poi così la visibilità è garantita.

TECHNICOLOR Il discorso però non vale per la zona posteriore, dove l'innesto dei nuovi gruppi ottici sul portellone non rende l'idea di dinamismo come sopra ma appesantisce l'insieme. Sarà stata una questione di pari opportunità, però di fatto l'arrivo dei nuovi fari non ha sortito l'effetto voluto. Il resto invece si declina sotto il segno del colore, valore aggiunto di Renault Twingo. Nuove tinte ad effetto sono pronte a far perdere la testa agli amanti delle personalizzazioni e degli abbinamenti. Anche perché in aiuto ci sono nuovi cerchi in lega e nuovi copricerchi, disponibili anche in diversi colori. La vista laterale non è pervenuta, perché la piccola di casa Renault è rimasta invariata (alla fine si tratta solo di un restyling) e rimane conforme alla sua volontà di monovolume per i piccoli.

COME PRIMA Se da fuori il nuovo che avanza la fa da padrone, all'interno preferisce rimanere fedele alla tradizione. La Renault Twingo 2012 conferma lo stile che l'ha resa celebre, mantenendo la strumentazione al centro della plancia che domina dall'alto del cruscotto. Il gioco di linee tonde, pronte a richiamare il design degli esterni, prosegue via via verso il basso, passando dalle bocchette di areazione arrivando ai comandi della climatizzazione. Solo che la citycar di casa Renault questa volta porta in dote nuovi abbinamenti tra materiali e colori, capaci di rendere l'ambiente personale e divertente. I sedili adottano nuovi rivestimenti, con contorni di colore contrastante, impunture ed elementi in pelle o similpelle coordinati.

BEN DOTATA Nonostante l'indole da vera cittadina, presenta soluzioni tipiche di vetture di segmenti superiori. Come ad esempio i comandi radio al volante (che a dire il vero si trovano su una leva posizionata dietro lo sterzo), o il cruise control. Solo che in questo caso i tecnici Renault hanno deciso di mettere alla prova l'ingegno dei fortunati possessori della piccola francesina. La serie di tasti dedicati al controllo della velocità di crociera non si limita al volante, perché pare ovvio che i comandi di attivazione siano a lato del piantone dello sterzo (quasi nascosti), per poi azionare il dispositivo grazie a quelli sul volante (prima quelli di destra e poi quelli di sinistra per regolare la velocità). Un sistema così ingegnoso che merita un minimo di apprendistato.

LA PERSONALITÀ CHE CONTA Trattandosi di un segmento, quello con la A maiuscola, tipicamente femminile, Renault ha deciso di puntare sulla personalizzazione. Un modo, forse, per rendere più originale la propria vettura, ma anche per spendere di più (e di questi tempi!). Le combinazioni sono addirittura 30.000, così avrete modo di trascorrere una settimana in concessionaria prima di aver scelto gli abbinamenti più adatti alla vostra indole, oppure potrete sempre passare notti insonni davanti al pc se preferite l'ambiente online. La caratterizzazione passa delle stripping dedicate al tetto, alle modanature di specchi retrovisori e bocchette d'areazione o ancora dai colori che regolano i cerchi in lega. Se poi aggiungiamo i diversi allestimenti disponibili,  i motori e via dicendo, allora il gioco è fatto. E poi come non sottolineare l'aspetto hi-tech? Il model year 2012 offre di serie la radio con funzionalità Bluetooth® e streaming audio. Ma la verà novità sarà disponibile da aprile del prossimo anno, quando verrà proposto un sistema in grado di trasformarsi in postazione iPhone e iPod Touch, capace di consentire anche la navigazione GPS.   

FEDELE A SE STESSA Se fuori è il futuro quello che si tocca con mano, sotto il cofano le novità latitano. Perché per la seconda parte della sua carriera, la piccola Twingo ha deciso di mantenere viva la tradizione. A scaldare il cuore dell'utilitaria francese ci pensano due motori a benzina e un diesel. Ad aprire le danze è il piccolo 1.2 da 75 cv che rappresenta l'entry level della gamma. Le mamme più sportive possono invece contare sul 1.2 TCe da 100 cv, che dovrebbe mettere d'accordo genitori e figli sul piano dei consumi e delle prestazioni. Mentre chi vuole fare della parsimonia il proprio stile di vita anche su una vettura del genere, è disponibile il noto 1.5 dCi, che sul mercato italiano sarà offerto nella consueta variante da 75 cv.

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DAMMI IL CINQUE I miglioramenti hanno complessivamente riguardato una ridefinizione della parte relativa agli attriti meccanici ed anche un'ottimizzazione dei pesi. Interventi che hanno permesso di ridurre emissioni di CO2 e, naturalmente, richieste di carburante. Cambi a cinque marce per tutti, in attesa di un robotizzato che arriverà a metà 2012. Non è stato ancora menzionato, ma tranquilli perché il 1.6 da 133 CV del modello RS non è andato in pensione, è pronto a regalare grandi soddisfazioni ai piloti in erba o ai paparini che cercano il record nel percorso tra casa e la scuola dove accompagnano i figli.  

ESP A PAGAMENTO Di sicuro la “ristilizzazione” di metà corso ha portato un rinnovamento nelle definizioni di casa Twingo. Ora è la volta di Wave e Live, destinati ai modelli benzina e diesel da 75 cv. Gli ecologisti convinti potranno puntare alla Energy, riservata ad una particolare versione del motore 1.2, in grado di emettere solo 105 g/km di CO2. Ovviamente il propulsore turbo benzina non poteva che essere firmato Gordini, ma se l'obbiettivo si chiama RS, allora dovrete attendere ancora qualche mese. Di serie clima e cruise control, poi radio e computer di bordo, ma il passaggio da Wave a Live regala i cerchi in lega da15”, il volante e il pomello del cambio in cuoio e il contagiri analogico. La Energy riprende i dictat della Live e inserisce anche lo spoiler posteriore. Invece la Gordini gioca la carta del climatizzatore automatico. Di serie non si trova l'ESP, ma è proposto a 350 euro. La versione cuore di gamma sarà la Wave 1.2 75 cv, offerta, in fase di lancio, al prezzo promozionale di 8.500 euro. Il top di casa Twingo è la performante 1.2 TCe Gordini a 13.950 euro.

COME VA Non è un'auto per correre, ma relegarla al ruolo di porta borse della spesa o di taxi per infanti, potrebbe essere riduttivo. Si può essere brillanti, ma di traversi non se ne parla. È vero, la città è il suo habitat, ma quando arrivano le curve impara alla svelta i compiti che le si impartiscono. L'impostazione è classica, MacPherson a regolare l'anteriore e un sistema a ruote dipendenti (assale flessibile a geometria variabile) ad occuparsi del retrotreno. L'insieme è votato al comfort e sia che si tratti di Gordini o turbodiesel il risultato non cambia. Morbida e sottosterzante al limite, non regala brutte sorprese se si pensa più al tempo sul giro che alla vita in città. Poi però bisogna fare i conti con la realtà del quotidiano e allora diventa chiaro che per essere rallisti ci vogliono pure i mezzi adatti.

GIOCA DI SPAZIO Una volta a bordo si apprezza lo spazio a disposizione per quattro passeggeri e la luminosità che regala l'abitacolo. Per trovare la giusta collocazione di passeggini e buste della spesa, bisogna giocare con i sedili posteriori, in grado, oltre che di ripiegarsi, anche di scorrere longitudinalmente. Basta farci la mano e in breve, come in un “Tetris collaudato”, potrete scegliere la giusta posizione degli “attori” in gioco e fissare gli elementi da trasportare. Il volume del vano bagagli è compreso tra 165 e 959 dm3. La posizione di guida è quella tipica Renault, che rimanda un po' ai veicoli commerciali, con il volante non proprio in posizione verticale (così si facilità l'ingresso alle signore). A parte il farraginoso metodo d'innesto del cruise control, tutto il resto è facilmente fruibile e comunque non è cambiato nulla rispetto al passato.

GORDINI DI NOME, MA...Non basta un design all'insegna del dinamismo per fare una vettura sportiva. In attesa della RS, bisogna accontentarsi della Gordini, che con le bande bianche sul cofano e sul tetto dovrebbe intimorire la concorrenza (che in questo segmento latita). In realtà il piccolo “milledue” turbo il suo dovere lo fa e se dovete convincere mamma a cambiare macchina, questa potrebbe essere una valida alternativa. Sopra i 2.500 giri si viaggia, sotto si passeggia, però il brio non manca mai. Quello che manca è l'assetto, che non si addice al termine sportivo e dopo poche curve è chiaro che tra i tornanti di montagna e un parcheggio in città, la Twingo prediliga la seconda ipotesi.

DIESEL ROTONDO In Italia arriverà il turbodiesel 75 cv, ma alla presentazione era disponibile l'ottantacinque. C'è poco da dire, perché rimane una delle migliori unità attualmente in circolazione. Riprende in basso e tira in alto, senza chiedere marce a ripetizione. Non avendo a disposizione gli strumenti adatti per effettuare un rilevamento corretto, è difficile capire quali siano i consumi effettivi, però nel corso del breve test spagnolo l'indicatore digitale non si è mai mosso. Chi scegliere tra le due unità? È solo una questione di chilometri, perché entrambi sono vivaci e adatti ad assecondare la dinamica di Twingo. Però la Gordini costa 13.950 euro, mentre la il modello dCi (da 75 cv) nell'allestimento più ricco (Live) è venduto a un prezzo di 13.700 euro, che scendono a 12.950 euro per la Wave. A voi la scelta!


Pubblicato da Cesare Cappa, 19/12/2011
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