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F1 2019

GP Singapore 2019, le pagelle di Marina Bay


Avatar di Simone Valtieri , il 22/09/19

4 anni fa - Le pagelle di MotorBox dopo il GP Singapore sulla pista di Marina Bay

F1 GP Singapore 2019, le pagelle di Marina Bay

Le pagelle di Motorbox dopo il GP di Singapore di F1 sulla pista di Marina Bay: super Ferrari e Giovinazzi, anonimo Bottas

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VOTI SINGAPORIANI Una gara strana Gran Premio di Singapore 2019, con tre Safety Car che hanno addormentato il GP nella seconda parte. Nella prima invece si sono decise le posizioni, tutte al pit-stop, con qualche sorpasso vero per via delle diverse strategie tra i big e le auto di centro gruppo. Svettano così le performance dei ferraristi, Vettel e Leclerc, così come quelle prive di errori di Verstappen, Norris e di un bravissimo Giovinazzi. Poche le bocciature nette, da consegnare più che altro alle strategie di qualche team.

SEBASTIAN VETTEL Scatta bene dalla terza casella, nel primo giro prova l'attacco a Hamilton senza fortuna, ma la svolta della sua gara arriva con il pt stop anticipato al giro 20, quando si prende la posizione in undercut sul compagno. Il team non congela le posizioni, ma oggi Vettel sembra quello dei bei tempi, lo si vede con l'aggressività con cui sorpassa il quartetto di piloti su strategia più lunga a metà gara. Non sembrava avere il ritmo di Leclerc per tutto il weekend (e comunque su questa pista non serve) ma una volta che è davanti riesce a portare a termine la missione, staccandolo anche un po' nel finale! Bentornato Seb! VOTO 10

CHARLES LECLERC Scatta benissimo dalla prima posizione e mantiene il comando della gara imponendo un ritmo lentissimo alla tessa per evitare sorprese in undercut. Eppure ne subisce uno, l'unico tollerabile dal muretto ma non da lui: quello del suo compagno di squadra Vettel che cambia le gomme un giro prima di lui per difendersi da Verstappen. Così, quando rientra dietro al compagno e, dopo tutte le soste ai box e i sorpassi dei piloti di centro gruppo, si ritrova secondo. Tre Safety Car gli spezzano il ritmo, ma attaccare una macchina uguale alla sua, oggi la più veloce in pista, è impossibile a Singapore. Lui scalpita ma non può fare altro che accontentarsi del secondo posto. Va bene così Charles. VOTO 9

MAX VERSTAPPEN La pista di Singapore non è proprio la migliore per un pilota spettacolare come Max, che nonostante la sua macchina vada molto bene, non può fare nulla più che non commettere errori. E lui non li commette, guadagna la posizione sulla Mercedes di Hamilton al pit-stop e si porta sul podio, senza poter mai impensierire veramente le Ferrari, neanche con le tre Safety Car che alla fine lo aiutano a restare incollato ai due bolidi rossi. VOTO 8

LEWIS HAMILTON Parte secondo e si difende da Vettel senza troppi patemi, poi è vittima degli eventi e di una auto che ha, nel caldo estremo, l'unica vera vulnerabilità. Il pit stop anticipato di Vettel porta la Mercedes all'azzardo di lasciarlo in pista più a lungo di tutti sperando nel traffico dei rivali, ma le sue gomme crollano e perde due posizioni, su Vettel e Verstappen. Con l'aiutino dai box mantiene invece quella su Bottas e Albon e si mette in quarta posizione ma neanche le tre Safety Car e le gomme più fresche nel finale possono aiutarlo. La sufficienza c'è, ma oggi non può offrire spunti della sua abituale forza. VOTO 6

VALTTERI BOTTAS Quinto al via, quinto al primo giro, quinto sul traguardo. La cosa più notevole della gara di Bottas è stata farsi vedere negli specchietti di Verstappen prima del pit stop. Quando ha avuto la possibilità di spingere per sopravanzare il compagno, gli è stato detto dai box di rallentare e lui, da buon soldatino, ha obbedito, ma non otterrà nessuna medaglia al valore per questo. Un Leclerc, per restare sull'attualità, non l'avrebbe mai fatto, ed è per questo che si autocondanna al ruolo di seconda guida, ancora una volta. Il giro veloce strappato nel finale non cancella una gara anonima. VOTO SV

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ALEX ALBON Un po' come Bottas: sesto alla partenza, sesto all'arrivo. La differenza è che lui è giovane, sta imparando, ed è solo alla terza gara con il team. Ha fatto il minimo indispensabile, senza commettere errori, gara positiva e buon risultato nel GP più vicino a casa. VOTO 6

LANDO NORRIS Nono al via, settimo dopo la prima fase di gara approfittando del contatto tra Sainz e Hulkenberg, la differenza con la gara di Giovinazzi è che la McLaren non sbaglia la strategia sulla sua auto (strategia peraltro obbligata dal fatto che montasse al via gomme Soft). Perciò si ferma quanto deve, e al termine della girandola dei pit-stop si ritrova dove deve. Settimo, alla sua prima difficilissima Singapore. Bravo! VOTO 8

ANTONIO GIOVINAZZI Come buttare al vento un risultato incredibile senza alcuna colpa da parte del pilota. La strategia studiata dall'Alfa Romeo per Antonio lo porta a vivere per la prima volta l'ebbrezza di comandare un GP, ma anche a ritrovarsi quasi a fondo gruppo al momento del pit-stop troppo ritardato. Lui non sbaglia niente: scatta decimo, diventa ottavo e poi fa la sua gara senza commettere errori. Piove inoltre sul bagnato quando, lasciando passare i big, si tocca con Ricciardo ed è costretto a un doppio pit-stop. La sua gara gira nuovamente grazie alle tre Safety Car, che lo aiutano a salvare le gomme Soft e a mostrare sprazzi di talento. Sorpassa Stroll, Kvyat, il compagno Raikkonen (in crisi con le gomme) e Magnussen, tornando di prepotenza in zona punti! VOTO 8

PIERRE GASLY Undicesimo al via, perde una posizione su Magnussen, ma grazie al contatto tra Hulkenberg e Sainz diventa decimo. Ritarda tantissimo la sosta fino a diventare secondo a metà gara, poi si ferma prima di Giovinazzi e lo beffa in undercut. Le Safety Car lo aiutano a guadagnare, e lui si rende anche autore di un bel sorpasso su Stroll dopo la prima. L'ottavo posto è un premio, la "punizione" di Marko sembra averlo svegliato dal torpore. VOTO 7

NICO HULKENBERG Vittima di una foratura al primo giro dopo il contatto con Sainz, precipita a fondo griglia, ma assieme allo spagnolo risale, grazie anche alle tre Safety Car nel finale, giungendo alla fine nono e mostrando doti da pilota di Formula 1, cosa che rischia di non essere più il prossimo anno. VOTO 6,5

DANIEL RICCIARDO Ne passa cinque al primo giro, poi beffa anche Stroll e Kvyat risalendo fino alla 12° posizione. Ritardando la sosta diventa persino 3°, poi però le Safety Car e il fatto di coprire la strategia di Giovinazzi non lo aiuta. Termina solo 14° ma regala un po' di spettacolo. VOTO 7

DANIIL KVYAT Se a Gasly ha fatto bene essere retrocesso, Daniil sembra aver perso un po' lo smalto dopo la mancata promozione al posto di Albon. In questa gara ha commesso diversi errori, concludendola mestamente in 15° posizione. La sua auto oggi non lo ha aiutato. VOTO 5


Pubblicato da Simone Valtieri, 22/09/2019
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