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Seat Leon TGI


Avatar di Andrea  Rapelli , il 06/11/13

10 anni fa - Il metano vi dà una mano

1.300 km di autonomia dichiarati, comfort e piacere di guida. La Seat Leon TGI gioca la carta del metano e sarà disponibile anche in versione ST. Consegne da febbraio

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IL METANO CI DA' UNA MANO In un mercato asfissiato dall'enorme costo dei carburanti tradizionali, qualsiasi combustibile che aiuti a risparmiare alla pompa è ben accetto. Per qualcuno la soluzione è l'ibrido, per altri l'elettrico. Dalle parti di Barcellona, invece, puntano moltissimo sul metano e la Seat Leon TGI ne è un fulgido esempio.

ARMA DETONANTE (NON NEL BAGAGLIAIO) Come sanno bene i proprietari di auto alimentate a gas naturale, il metano ha un miglior potere detonante rispetto alla benzina: ciò significa che è più efficiente. Inoltre, nel caso della Seat Leon TGI, le due bombole (da 15 kg totali) spariscono sotto il bagagliaio e s'integrano perfettamente con l'irreprensibile MQB, pianale modulare delle meraviglie. Rispetto alla Leon tradizionale, tuttavia, il vano perde ben 312 litri, posizionandosi a quota 275. I 135 kg aggiuntivi rispetto ad una Leon a benzina, inoltre, hanno costretto i tecnici ad una piccola revisione dell'assetto.

NON SOLO GAS Nonostante il gruppo VW creda fermamente nel metano, è pur vero che, in certe zone d'Italia e d'Europa, i distributori sono ridotti al lumicino. Detto che la situazione sta rapidamente migliorando, la Seat Leon TGI prova a conquistare nuove schiere di clienti anche grazie al serbatoio di benzina da auto normale, in grado di contenere ben 50 litri di verde. Finché ce n'è si va a metano, poi si comincia a bruciare benzina (sempre nell'avviamento e nei primissimi km): il conducente non può commutare manualmente – per precisa scelta progettuale – l'alimentazione.

1300! Sotto il cofano della Seat Leon TGI batte un 1.4 con due sistemi di iniezione separati, in grado di erogare 110 cv e una coppia pari a 200 Nm già disponibili a 1.500 giri. Ben più interessanti sono i dati di consumo omologati: secondo Seat, la Leon TGI dovrebbe riuscire a percorrere ben 400 km con un pieno di metano e 900 con quello di benzina, per un totale di ben 1.300 km. In soldoni, il consumo dichiarato a metano è pari a 3,5 kg/100 km.

NULLA CAMBIA L'impianto a metano della Seat Leon TGI è montato e confezionato direttamente in fabbrica. Ecco perché, secondo gli spagnoli, l'affidabilità è massima. Non sorprende, quindi, che la garanzia – 2 anni a km illimitati – rimanga la stessa dei modelli a gasolio e benzina. Certo uno sforzo per spostare l'asticella più in alto, viste le coperture che offrono alcuni concorrenti, sarebbe decisamente auspicabile. Ogni 4 anni, poi, si devono sottoporre le bombole al controllo periodico che ne accerti la completa funzionalità.

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PREZZI Al momento il listino ufficiale non è ancora diramato ma in attesa del lancio, fissato a febbraio, posso dirvi con ragionevole certezza che la Seat Leon TGI avrà lo stesso peso di una TDI: costerà circa 2.000 euro in più rispetto alla corrispondente versione a benzina. Verosimilmente, la forbice di prezzo sarà compresa tra i 23.000 e i 24.000 euro. I malati del DSG dovranno infine mettersi il cuore in pace perché la TGI avrà il solo cambio manuale, anche se sarà disponibile successivamente pure la carrozzeria familiare.

WELCOME Il benvenuto a bordo è ottimo: come accade sulle altre Leon, non c'è una plastica fuoriposto, la plancia è rivestita morbidamente e il design non si uniforma troppo alle sorelle del gruppo. Nel quadro strumenti, la Seat Leon TGI si distingue per i doppi indicatori di carburante e autonomia. A proposito: a inizio test drive, il display indica che ho a disposizione 540 km a verde e 250 a metano, prima di fermarmi a rifornire.

AVVIAMENTO OTTANICO Avviato (a benzina) il motore, la Seat Leon TGI si dimostra una fidata compagna di strada. L'1.4 non rumoreggia mai e lascia trapelare zero informazioni su quale carburante stia utilizzando, vista la grande regolarità e fluidità nel prendere i giri. Anzi, il turbo fa il suo dovere soprattutto ai bassi regimi e le risposte al pedale destro sono sempre solerti. Non siamo di fronte ad un'auto sportiva, ovvio, ma ci si sposta brillantemente. Ben spaziato il cambio, solo un filo lungo nella manovrabilità. Morbida la frizione.

SOUPLESSE E NON SOLO Per isolamento acustico e taratura delle sospensioni, la Seat Leon TGI ha poco da invidiare perfino a qualche berlina: si viaggia sempre piuttosto coccolati ed è davvero difficile stancarsi. Ciononostante, quando arrivano le curve e il piglio di guida si fa arrembante, lei segue con puntiglio. I suoi punti di forza sono l'eccellente telaio, lo sterzo fedele nella risposta e l'assetto, capace di coricarsi poco in curva come di assorbire gentilmente le sconnessioni. Su tutto emergono comunque una facilità di guida e una tenuta di strada disarmanti, che vi faranno dimenticare in men che non si dica il leggero surplus di peso. Eventuali correzioni un po' impiccate in curva con rilascio del gas, insomma, non fanno mai paura. 


Pubblicato da Andrea Rapelli, 06/11/2013
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