Logo MotorBox
Prova

Audi A6 Avant 2012


Avatar Redazionale , il 21/07/11

12 anni fa - L'Audi A6 Avant 2012 punta su eleganza, qualità e comfort

Più tecnologica e confortevole che mai, l'Audi A6 Avant 2012 evolve ma non stravolge lo stile tipico di Ingolstad. Disponibile con un ampio assortimento di motori e trasmissioni, è già ordinabile con prezzi che partono da 44.300 euro.

Benvenuto nello Speciale TUTTE LE PROVE AUTO DEL 2011, composto da 97 articoli. Seleziona gli articoli di tuo interesse cliccando il sommario TUTTE LE PROVE AUTO DEL 2011 qui sopra, oppure scorri a fondo pagina la panoramica illustrata dell'intero speciale!

AVANT(I) COSI’ Stile che vince non si cambia, al limite si evolve. In Audi sembra che abbiano deciso di parafrasare un celebre adagio del mondo dello sport e di farne la loro filosofia di design. Dal primo all’ultimo modello del listino, dall’A1 all’ A8, passando per il trittico delle Q e per la R8, tutti i modelli Audi hanno un family feeling marcatissimo, tanto che i detrattori dei quattro anelli parlano di noioso appiattimento. Il mercato però dà ragione ai vertici di Ingolstadt (in Italia i volumi crescono, con la quota di mercato che è ormai al 3,5%) e i dirigenti fanno quindi spallucce, andando dritti per la loro strada e gongolandosi per i risultati.

TORNADO A questa filosofia moderatamente progressista resta fedele anche la nuova Audi A6 Avant 2012, che fa propria l’evoluzione del look portata sulla scena dall’A6 berlina. E, a bene vedere, lo sviluppo è più ampio e profondo di quanto si direbbe dopo una prima occhiata distratta. Il taglio della calandra single frame è dunque quello esagonale affermatosi nelle ultime stagioni, mentre la fiancata sfoggia superfici levigate, in cui la nervatura che corre tra le maniglie e i finestrini - detta linea tornado - risalta come uno squarcio in una tela di Lucio Fontana.

C’E’ IL TRUCCO Visto però che stiamo parlando di una station wagon, è normale che gli occhi indugino sul lato B, che è in fondo la vera primizia dell’Audi A6 Avant 2012. La coda ha a sua volta un disegno molto pulito ed elegante, in cui sono protagoniste le luci con le loro geometrie rigorose. Un altro segno particolare è il gradino che sormonta la targa, mentre il taglio obliquo dei montati dà all’insieme un tocco di sportività che non guasta e che aiuta a rendere più leggera la vista d’insieme. Con questo “trucchetto” l’Audi A6 Avant 2012 dimostra un po’ meno dei sui 493 cm di lunghezza, con la larghezza e l’altezza che si attestano invece rispettivamente a 187 e 146 cm. Il passo si allunga a tutto vantaggio dell’abitabilità, complice l’avanzamento dell’asse anteriore di 71 mm, che riduce ai minimi termini lo sbalzo frontale.

SENZA MANI Parlando di coda e di numeri non si può non soffermarsi sulla capacità di carico dell’Audi A6 Avant 2012, che va dai 565 ai 1.680 litri. Volume a parte, il vano ha la soglia bassa e il grande pregio di avere una forma piuttosto regolare (è largo 105 cm). Inoltre, nel piano ci sono anelli utili a fissare i bagagli, cui si possono aggiungere barre di alluminio telescopiche e gadget vari per soddisfare ogni esigenza di trasporto. Degna di nota poi anche la possibilità avere a richiesta uno speciale sensore sotto il paraurti posteriore che permette di aprire il portellone a mani occupate, con un semplice movimento della gamba.

IN PUNTA DI DITA Neanche a dirlo, l'abitacolo ripropone pari pari le linee già viste sulla berlina. All’interno l’elemento più caratterizzante è il motivo ad arco (wrap around) che corre sotto la base del parabrezza e prosegue poi senza soluzione di continuità sui pannelli delle porte, avvolgendo il pilota e il suo secondo. Tra gli arredi spicca il corpulento mobiletto centrale con la consolle, che ospita uno stuolo di comandi, anche se molti sono accentrati dal sistema MMI, con il suo ormai classico manopolone. Questo dispositivo è disponibile in diverse versioni. In quella standard gestisce lo stereo ma, attingendo dal listino degli optional, si può arrivare a comandare il navigatore in punta di dita, attraverso un touch pad.

VIAGGIA ANCHE IN RETE E lo stesso navigatore, nella variante più evoluta, può interfacciarsi con Google Maps e con l'elettronica di bordo. "Conoscendo" già il percorso, è in grado di azionare in anticipo e in modo intelligente, per esempio, le luci di svolta, mentre un servizio d’informazioni sul traffico può indicare in tempo reale gli ingorghi anche sulle strade statali o in città. La collaborazione con Google va però oltre, tanto che l’Audi A6 Avant 2012 può essere dotata di un hot spot WLAN e può quindi trasformarsi in un ufficio mobile con connessione Internet.

SULLA RETTA VIA Ai timpani dei melomani sono invece dedicati impianti stereo di vario livello, con la chicca del Bang & Olufsen Advanced Sound System. Frivolezze a parte, sull’Audi A6 Avant 2012 la tecnologia è anche soprattutto al servizio della sicurezza. Ne sono un ulteriore esempio l'Audi Pre Sense, che fiuta il rischio d'incidenti attraverso dei radar e aiuta il pilota a evitarli o a limitarne i danni, e l'Audi Active Lane Assist, che dà una mano a non invadere involontariamente le corsie vicine, mantenendo la macchina all’interno di quella in cui viaggia, se non si è azionata una freccia.

DIETA FERREA Passando dai software all’hardware, la nuova Audi A6 Avant 2012 usa a piene mani acciai ad alta resistenza e per il 20% sfrutta anche componenti di alluminio. Così facendo risparmia fino a 70 kg rispetto all’Avant della generazione precedente e la diminuzione della massa contribuisce alla una riduzione dei consumi, che può raggiungere il 21%. Al lancio, a settembre, la gamma sarà composta da svariati motori  a benzina e a gasolio. Ci sarà poi davvero l’imbarazzo della scelta a livello di trasmissioni con la trazione anteriore o quella integrale quattro e un ricco assortimento di cambi: manuale a sei marce, robotizzato a  doppia frizione S Tronic, automatico a variazione continua multitronic e tiptronic a 8 rapporti.

DIAMO I NUMERI Ecco in breve i prezzi varie versioni disponibili al lancio in allestimento base: 2.8 FSI, manuale, 204 CV - € 45.300; 2.8 FSI, multitronic, 204 CV - € 47.650; 2.8 FSI quattro, S tronic, 204 CV - € 50.800; 3.0 TFSI quattro, S tronic, 300 CV - € 57.000; 2.0 TDI, manuale, 177 CV - € 44.300; 2.0 TDI, multitronic, 177 CV - € 46.650; 3.0 TDI, manuale, 204 CV - € 48.800; 3.0 TDI, multitronic, 204 CV - € 51.150; 3.0 TDI quattro, S tronic, 204 CV - € 54.300; 3.0 TDI quattro, S tronic, 245 CV - € 55.300.  Più avanti la gamma si arricchirà di una versione biturbodiesel 3.0 TDI da ben 313 cv e 650 Nm.


POTERE IPNOTICO A chi conosce già la berlina, l’Audi A6 Avant 2012 non riserva sorprese. Eppure, salendo a bordo, ci si scopre a rimirare con sguardo compiaciuto l’ambiente moderno e raffinato. La plancia, con il suo andamento arcuato, e la massiccia console danno un senso di opulenza e tutto è confezionato con cura. Dal punto di vista delle finiture, insomma siamo nel complesso ai vertici della categoria, con materiali di buona qualità.

VEDI ANCHE



QUATTRO, NON CINQUE Il posto di guida è molto accogliente e non si risente affatto dell’ingombrante presenza del mobiletto. Il sedile e il volante offrono regolazioni molto ampie e permettono a chiunque di sistemarsi a piacimento. Nella zona posteriore non c’è l’economy class, come sugli aerei, ma si ritrova una sistemazione da business class, anche se solo nei due posti laterali. Quello centrale è invece da considerare solo di fortuna, dato che offre un’imbottitura più dura e vede il tunnel della trasmissione togliere spazio ai piedi.

UN AIUTINO Quando ci si mette in movimento negli spazi stretti non si possono pretendere miracoli dall’Audi A6 Avant 2012, che sconta le sue dimensioni giunoniche in manovra, dimostrandosi anche perfettibile quanto a visibilità. Ma questo non è certo un difetto esclusivo dell’A6: generalizzando un po,’ si può dire che tutte le macchine di questa categoria hanno problemi simili. In ogni caso, per chi utilizza l’auto in centro, ci sono a richiesta  sistemi di assistenza che arrivano anche a parcheggiare la macchina in autonomia.

ANIMALE DA AUTOBAHN L’habitat naturale dell’Audi A6 Avant 2012, chiaramente, è però ben altro: la familiare di Inglostadt è un perfetto animale da autobahn, che dà il meglio di sé quando si dà briglia sciolta ai suoi cavalli in corsia di sorpasso. In queste situazioni la cosa che colpisce di più è la grande silenziosità. I tecnici dicono che la berlina è la più silenziosa del segmento e la familiare non fa molto peggio. Alle velocità Codice italiane sembra di stare sulla poltrona di casa, con la possibilità di parlare con i compagni di viaggio con un fil di voce e anche quando si forza il passo il silenzio continua a regnare sovrano.

HA MOLTE PERSONALITA’ Se il comfort di marcia strappa applausi, il merito è anche dell'Audi Drive Select, il sistema che permette di regolare tutta l'elettronica di bordo su diverse modalità (efficiency, comfort, auto, dynamic o individual) e che è di serie su tutte le Audi A6 Avant 2012. La prima taratura aiuta ad abbattare i consumi, la seconda rende più morbide le risposte dello sterzo, delle sospensioni (pneumatiche, a richiesta), dell'acceleratore e dell'eventuale cambio automatico. La terza, auto, affida al chip il compito di adattare il tutto in base alla situazione e allo stile di guida; dynamic favorisce la guida brillante e individual consente infine al pilota di crearsi un settaggio su misura.

W LA SINCERITA’ Con queste doti di trasformismo, l’Audi A6 Avant 2012 non smette di piacere anche quando l’asfalto smette di andare dritto. La costruzione leggera, oltre a far scendere i consumi, rende la macchina ben più agile e precisa di quanto si direbbe guardandola da ferma. Se si guida in modo pulito la station tedesca resta piatta e neutra nel misto. Anche se ci si mette troppa irruenza la macchina non fa mai brutti scherzi e rimane sincera e ben controllabile, con una leggera e sana tendenza ad allargare a fine curva la linea.

TUTTOFARE Con una base così c'è solo da avere l'imbarazzo della scelta circa il motore da mettere sotto il cofano. Il best-seller designato è il tre litri turbodiesel TDI in configurazione da 245 cv, assente in occasione di questa prova ma provato a suo tempo sulla recente A6 berlina. Si tratta di un motore corposo a ogni regime e capace di assecondare ogni stile di guida, che sa quindi farsi amare da tutti i piloti, che abbiano il piede pesante o quello felpato (0-100 in 6,3 secondi, 243 km/h e 19,2 km/litro dichiarati). Il suo asso nella manica è la grande motricità offerta dalla trazione quattro ma per chi acquista più con la testa che con il cuore la variante a trazione anteriore da 204 cv è comunque un gran bell’accontentarsi.

QUANTO BASTA A fargli da scudiero c’è il TDI 2.0 da 177 cv, che non soffre di grandi complessi d’inferiorità e con la sua coppia riesce a muovere con una certa disinvoltura anche un macchinone come l’Audi A6 Avant 2012. Chiaramente non bisogna chiedergli prestazioni sportive, specie a pieno carico, ma nell’uso quotidiano sono rare le situazioni in cui si verrebbe una spinta più vivace. Il suo pane sono le maratone autostradali, nelle quali gira basso e beve poco, caratteristica che lo rende perfetto per un uso aziendale.

MR MUSCOLO Avendo la possibilità di spendere qualche soldino in più varrebbe però la pena di aspettare il muscoloso TDI 3.0 biturbo da 313 cv. Questo motore adotta due turbine che lavorano in serie: la più piccola attacca subito, assicurando una coppia di 650 Nm già a 1.450 giri. A 2.500 giri inizia ad aprirsi una valvola che mette in funzione la seconda turbina più grande, la quale, dopo un po’ di gioco di squadra ai medi, svolge tutto il lavoro di sovralimentazione ai regimi più alti, assicurando doti d’allungo insolite per un turbodiesel, ben oltre quota 5.000.

MUSICA, MAESTRO! Il tutto, con sonorità da V8 a benzina, grazie a uno speciale amplificatore che si attiva nella guida sportiva. La vera delizia, però, più che per i timpani, è per il piede destro. Il biturbodiesel Audi è una vera forza della natura e assicura risposte veementi a ogni affondo sull’acceleratore. Basti pensare che la pratica 0-100 viene archiviata in soli 5,3 secondi, un tempo da sportiva Doc come la velocità autolimitata di 250 km/h, a fronte di una percorrenza media dichiarata di 15,6 km/litro.



Pubblicato da Paolo Sardi, 21/07/2011
Gallery
Tutte le prove auto del 2011