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Tecnica:

Fiat MultiAir


Avatar Redazionale , il 13/03/09

15 anni fa - Promette di conciliare prestazioni ed ecologia

Tra le tante idee per costruire auto migliori, Fiat Powertrain Technologies ha scelto quella di sviluppare una nuova famiglia di motori. Si chiamano MultiAir e promettono di conciliare prestazioni ed ecologia.

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LUOGHI COMUNI Ricerca ed evoluzione tecnologica, meccanica di precisione, elettronica e fluidodinamica, rendono oggipossibili nuovi traguardi in campo motoristico. Anche per i motori a benzina, come ha dimostrato la Fiat Powertrain Technologies, fiore all'occhiello tecnologico del Gruppo Fiat, che nel suo ultimo motore ha incrementando prestazioni e gusto di guida riducendo consumi e cilindrata. Una ricetta vincente che pone il nuovo propulsore MultiAir tra le novità più interessanti dell'ultimo Salone di Ginevra.

MULTI"ARIE" La storia del resto parla per l'azienda torinese, almeno sotto il profilo dell'eccellenza motoristica: il famoso common-rail, chiave di volta per il diesel moderno veloce e senza vibrazioni da trattore, è nato a Torino. E ora, forse, siamo all'alba di un nuovo passaggio evolutivoper i motori a benzina. Quello introdotto con il MultiAir è infatti un sistema per modulare l'immissione dell'aria in ogni cilindro che si traduce in maggiore potenza e migliore efficienza, assicurando anche meno consumi e meno emissioni di CO2. Le prime applicazioni riguarderanno il piccolo bicilindrico destinato alla superutilitaria del Gruppo, ma il MultiAir si adatta sia ai propulsori atmosferici sia ai turbocompressi. Con vantaggi che se diffusi su larga scala potrebbero fare molto di più di tante promesse ibride.

ELETTROIDRAULICO MARIO Sulla carta tutto sembra semplice. Grazie ad un sistema elettroidraulico posizionato tra la camma e la valvola di aspirazione (quindi non puramente meccanico, elettrico o elettromagnetico) si può fare a meno della classica "farfalla" comandata dal pedale dell'acceleratore. Una soluzione geniale e pragmatica che sembra frutto della furbizia di SuperMario Bros.

LA MARCIA IN PIU' Ogni cilindro può vivere di vita propria e non c'è più la limitazione di usare le stesse "leggi di funzionamento" per tutto il motore. La novità non risiede nel concetto (da tempo le Case automobilistiche sperimentano soluzioni per gestire le fasi delicatissime dell'immissione dell'aria nei cilindri, basti pensare al motore Valvetronic di BMW) ma nella risposta tecnologica: il sistema elettroidraulico adottato sembra garantire velocità ed affidabilità.

CARICHI PARZIALI Ulteriori vantaggi si registrano nelle situazioni, molto frequenti nell'utilizzo di tutti i giorni, di carico parziale: grazie alla valvola a solenoide che si apre anticipatamenteviene regolata l'apertura delle valvole per controllare la massa d'aria in base alla coppia richiesta. In alternativa, è possibile ottenere un'apertura parziale: il flusso d'aria in ingresso nei cilindri ha una velocità superiore e genera un livello di turbolenza particolarmente elevato all'interno dei cilindri.

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TANTI VANTAGGI Ci sono quindi benefici meccanici, legati non solo alla semplicità della soluzione, come ad esempio la riduzione dell'effetto pompaggio, e una maggiore efficienza della combustione. E ci sono vantaggi pure per l'ambiente, il sistema porta con sé una riduzione delle emissioni di NOx fino al 60%, delle emissioni di C02 (fino al 15%) e dei consumi (-10%). Con ulteriori miglioramenti percentuali se utilizzato nei motori turbo.

BENEFICI DIVERTENTI Molti i segni positivi anche alla voce divertimento: maggiore efficienza significa anche risposta più pronta al pedale dell'acceleratore, chi ha avuto modo di provare i motori prima dell'era catalizzata sa bene di cosa si parla. E grazie alla possibilità di gestire tante velocissime aperture parziali delle valvole di aspirazione per ogni cilindro, in funzione del momento, si ottengono maggiore coppia (Fiat stima incrementi nell'ordine del 15%) e maggiore potenza (+10%).

VIAGRA A MOTORE Ragione e passione, non solo rinunce in nome della modernità. Un'arma di marketing importante perché, al di là delle dichiarazioni di intenti, chi guida vuole rispettare l'ambiente e spendere meno alla pompa ma avere anche il piacere di guidare. E chi guarda con obiettività al successo del diesel negli ultimi anni sa che, una parte importante, deriva proprio dalla maggiore piacevolezza di guida rispetto ai benzina tradizionali, spesso infiacchiti dalla lotta alle emissioni.

PRIME APPLICAZIONI La roadmap indicata da Fiat prevede lo sbarco di MultiAir prima sull'1,4 litri 16 valvole sia in versione aspirata sia turbo. E poi, a seguire, sul primo motore realmente progettato avendo in mente la nuova soluzione: il bicilindrico da un litro e oltre 100 cavalli abbinati ad emissioni e consumi record. Il motore ideale (non solo) per la prossima low-cost Fiat. Facile immaginare poi una rapida espansione su tutte le auto della gamma. Il MultiAir si propone come perfetto interprete della filosofia downsizing contemporanea, che vuole motori piccoli e sovralimentati.

SVILUPPI FUTURI Secondo Fiat, nel tempo, la rivoluzione potrebbe riguardare anche i motori a gasolio: grazie al MultiAirsi potrebbero avere in prospettiva testate unificate per benzina e diesel, con benefici effetti per quest'ultimi sulle prestazioni ma non nei consumi, data l'efficienza già superiore di base rispetto ai benzina. Se sono rose (come "il common-rail")... fioriranno. E, in tempi di crisi, un filo di sano orgoglio tricolore frutto del "saper fare" dei nostri ingegneri meccanici e ricercatori mette di buon umore.


Pubblicato da Luca Pezzoni, 13/03/2009
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