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Cadillac Converj


Avatar Redazionale , il 22/01/09

15 anni fa - Un altro passo verso l'auto elettrica

Questo prototipo ha un nome difficile da interpretare ma idee chiarissime dal punto di visa ambientale. Con un motore elettrico e uno termico a fargli da generatore, ha prestazioni e autonomia degne di un'auto tradizionale abbinate a un impatto ambientale ridotto.

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ELETTRIZZANTE Dopo aver passato anni a tracannare galloni di benzina come se fosse stata acqua fresca, le auto americane stanno accelerando decise il passo verso l'elettrico. Questo almeno è quanto emerge da un'analisi di alcune concept viste a Detroit, come la Cadillac Converj. A fare da denominatore comune c'è la scelta di adottare un motore elettrico per muoversi, relegando il motore termico, flex-fuel nel caso di questa Cadillac, al ruolo di spalla. Il suo compito è quello di generare energia anche durante la marcia, che viene poi immagazzinata in un accumulatore da 16 kWh e utilizzata per far funzionare l'unità elettrica, cancellando come per magia i problemi di autonomia tipici delle auto solo elettriche.

"BIRRA" ALLA SPINA Lasciando il motore a quattro cilindri a riposo, si percorre comunque una sessantina abbondante di chilometri. Extended-Range Electric Vehicle o E-REV per i più intimi: è questo il nome che sintetizza il concept, che impiega anche il recupero dell'energia in frenata e può essere ricaricato da una presa di corrente. In tre ore se si lavora a 240V, in otto a 120V. Tecnologia da leccarsi i baffi, con una coppia massima pari a 370 Nm, una potenza di 163 cv e una velocità di punta pari a 100 miglia orarie,poco più di 160 km/h.

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NEI MINIMI DETTAGLI Per arrivare a simili risultati, alla Cadillac non hanno lasciato nulla al caso, disegnando sulla Converj una carrozzeria molto efficiente dal punto di vista aerodinamico. Gli ingegneri hanno sigillato il sottoscocca, carenandolo per bene, hanno sostituito gli specchi retrovisori con piccole telecamere e hanno schermato le prese d'aria, riducendole al minimo indispensabile. Anche l'occhio ha comunque la sua parte, complici i cerchi da 21" all'anterioree da 22" al posteriore. Le lamiere, ammantate in un grigio medio chiamato Reaction, hanno forme filanti, pur mantenendo il taglio geometrico tipico del marchio, per il quale sono un classico anche le luci a sviluppo verticale. Avveniristico è infine l'abitacolo con quattro poltrone singole, che vede un grande pannello touch-screen fare da ponte di comando.


Pubblicato da Paolo Sardi, 22/01/2009
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2009, un anno di concept