UN SOL BOCCONE Ora finalmente l’aspetto è all’altezza del nome. La Chevrolet Captiva 2011 mostra i denti e fa la faccia da cattivona. In occasione del restyling di metà carriera, i designer sono intervenuti infatti per dare al muso un’aria più grintosa e personale, come si richiede a una yankee (anche se d’adozione). L’elemento distintivo del nuovo model year è la coppia di grandi prese d’aria frontali, che si spalancano a mo’ di bocca, come se volessero fare un sol boccone della strada.
SOLO DIESEL Anche i fari guardano avanti con uno sguardo più truce, con nuovi elementi cilindrici sotto il trasparente. Lungo le fiancate a cuneo si mettono in evidenza piccole feritoie e passaruota più grandi. Nella parte bassa, invece, tiene banco un fascione levigato e a fare da coperchio al tutto c’è un cofano dalle forme più scolpite e muscolose. Lì sotto si nascondono i due inediti motori turbodiesel che rappresentano l’altra grande primizia della Chevrolet Captiva 2011, monopolizzandone il listino. Nella nuova collezione non c’è dunque spazio per un’alternativa a benzina, di cui comunque pochi sentiranno la mancanza, visto che finora ha rappresentato il fanalino di coda nelle vendite.
GEMELLE DIVERSE Le due unità sono gemelle e non sono altro che diverse versioni di un unico quattro cilindri common rail da 2,2 litri, sovralimentato da una turbina a geometria variabile. La variante più tranquilla eroga 163 cv a 3.800 giri, con una coppia di 350 Nm a 2.000 giri. Abbinata esclusivamente al cambio manuale e alla trazione anteriore, permette di scattare da 0 a 100 in 9,9 secondi e di raggiungere i 189 km/h, con una percorrenza media dichiarata di 15,6 km/litro.
ANCHE AUTOMATICA L’unità full power fa invece coppia fissa con la trazione integrale permanente ITCC di tipo torque on demand e vanta 184 cv e 400 Nm. Le differenze si sentono anche passando dal banco alla strada, con un tempo in accelerazione di 9,6 secondi e una punta di 200 km/h tondi, ottenuti al prezzo di un lievissimo peggioramento dei consumi, per una media di 15,2 km/litro. Questo motore si può ordinare anche con cambio automatico Hydra Matic a sei marce e in questo caso la scheda tecnica parla di un crono di 10,1 secondi, di una velocità massima di 191 km/h e di una media di 13 km/litro.
QUESTIONE DI DETTAGLI Se queste sono le novità principali della Chevrolet Captiva 2011, anche quel che fa da contorno merita due parole. Il restyling porta infatti con sé anche un aggiornamento dell’abitacolo. Qui si notano in primis il nuovo design del cockpit ispirato alla Corvette e un mobiletto centrale ridisegnato, con un furbo pozzetto portaoggetti. A cambiare sono anche i rivestimenti dei sedili, mentre, per quanto riguarda le plastiche, la qualità è nel complesso buona, con assemblaggi piuttosto curati.
SETTEBELLO Dettagli a parte, la Chevrolet Captiva 2011 cala l’asso di briscola offrendo la possibilità di viaggiare in sette, grazie a una terza fila di sedili a scomparsa nel piano di carico, una soluzione più unica che rara in questa categoria. Viaggiando normalmente in cinque si può invece contare su un gran bagagliaio, con una capacità di 477 litri, che diventano 1.577 sacrificando anche la fila centrale. Lontano dalla vista, i tecnici hanno lavorato di fino anche sulle sospensioni, modificando la loro taratura per adeguarla alle maggiori prestazioni dei motori. Il risultato che viene promesso è una maggior capacità di contrastare il rollio in curva a tutto vantaggio del piacere di guida.
BEN DOTATA Alla qualità della vita a bordo pensa invece un equipaggiamento ricco sin dall’allestimento base, che si chiama LT e che è proposto solo in abbinamento al motore da 163 cv a 28.100 euro. Della sua dotazione di serie fanno parte, tra le altre cose, i cerchi in lega da 17”, il clima automatico, i sensori pioggia e di parcheggio, il cruise control, il dispositivo di assistenza per le partenze in salita e il kit Bluetooth integrato. Il turbodiesel da 184 cv è legato invece alla versione LTZ, con cambio manuale a 33.600 euro e con l’automatico a 35.100. Qui diventano standard i cerchi da 19”, i sedili rivestiti in pelle e riscaldabili, il navigatore, la retrocamera, i poggiatesta attivi e le barre in alluminio satinato, così come le maniglie. Le prime consegne sono previste per aprile.