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Prova su strada

Yamaha FJR1300A, la tourer highlander


Avatar di Andrea  Rapelli , il 30/11/16

7 anni fa - Sulla breccia da quindici anni, la Yamaha FJR1300A ha ancora molto da dire

La Yamaha FJR1300A è una bella signora, una sport-tourer veloce e comoda che si è aggiornata non solo nell'estetica

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BELLA PRESENZA Una bella signora. Avvenente, formosa, elegante: la Yamaha FJR1300A è così. Nella mischia delle sport-tourer dal 2000, si aggiorna con un restyling profondo: arrivano, fra le altre cose, un nuovo cambio a sei marce, frizione antisaltellamento e controllo di trazione disattivabile.

LIFTING I quindici anni si vedono, inutile girarci attorno: da ferma lei è imponente, massiccia, anche se il lifting sulle... palpebre le dona. Così come i potenti fari a Led, che illuminano a giorno la strada quando fa buio. A proposito: comodi i pomelli, ai lati della strumentazione, per la regolazione del fascio luminoso.

SU MISURA Ma la Yamaha FJR1300A ha tante altre frecce al suo arco. Il parabrezza, ad esempio, si regola elettricamente. Le manopole sono riscaldabili (tre livelli) e il posto guida è ritagliabile davvero su misura, con la sella a due altezze – 805 e 825 mm – e il manubrio regolabile. Tutto ciò, naturalmente, è di serie.

COMODO E PROTETTO In effetti, quindici anni di affinamenti sono serviti: in sella alla FJR1300 mi sento comodo e protetto, con parabrezza e carenatura che mi avvolgono in un affettuoso abbraccio. Non sono nemmeno troppo caricato sui polsi. Trovo però la seduta un poco larga, il che rende più difficile l'appoggio dei piedi a terra. Anche l'eventuale passeggero se la passa proprio bene, con pedane alla giusta altezza e due comode maniglione alle quali aggrapparsi.

CI VUOLE PRATICA Furbo lo sportellino alla sinistra del quadro strumenti, che si apre solo a chiave d'accensione inserita, e nasconde una presa 12V: più che per lo smartphone, mi sembra perfetto per il biglietto dell'autostrada. Lo stesso non si può dire del blocchetto elettrico sinistro, che tutto gestisce una volta a bordo, dalle manopole riscaldabili al parabrezza: un piccolo periodo di apprendistato ci vuole.

IN MARCIA Al minimo, il quattro cilindri da 1.298 cc Euro 4 sgranchisce le bielle con un sound cupo ma piuttosto fine. Se non avete fretta, la modalità Touring va molto bene: il gas ride by wire è dolce nell'azione, così come il motore. Il suo piatto forte è l'elasticità: può riprendere da 1.500 giri in sesta senza strappi o scossoni. Un'erogazione vellutata, che sale di giri con forza garbata.

MR. HYDE Poi tocchi il tastino Mode sul blocchetto destro e, improvvisamente, l'agnello diventa lupo: in modalità Sport la FJR1300 si fa più pronta, ringhia. Oltre i 4.000 giri il quattro cilindri da 146,2 cavalli mostra i denti e un allungo da applausi, che si esaurisce solo in zona 9.000 giri. Con solo qualche strattone di troppo in zona cardano. Apperò la signora...

CHE GUSTO A quel punto, sulle strade tutte curve potreste perfino pensare di mettervi negli specchi il solito pilotino della domenica. La FJR, dal canto suo, non si tira indietro: finché non la buttate fra i tornanti, i 289 kg in ordine di marcia si sentono poco. E' più stabile che agile, naturalmente, ma non è mai riluttante a scendere in piega, anzi: non appena le braccia danno l'input sul manubrio, lei recepisce in fretta.

STABILE Una volta in piega, state certi che nemmeno una Volvo Polar nella fiancata potrebbe farvi scartare dalla traiettoria impostata. Si guida rotondi, senza troppe spigolature, e ci si può divertire. Forcella tradizionale e mono – quest'ultimo regolabile nel precarico con una leva in due posizioni, soft e hard – sostengono bene, anche se non si tratta, giustamente, di sospensioni sportive.

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NON SALTELLA Bene la frizione antisaltellamento (derivata dalla R1 2015) e il nuovo cambio, più leggero di 400 g e con sesta overdrive, che diventa impreciso solo se lo si strapazza. Il TCS è poco invasivo e, quando interviene, lo fa in sordina. I freni (320 mm il diametro dei dischi anteriori), accompagnati da ABS e frenata combinata, sono potenti e ben modulabili.

QUOTA SEDICIMILA Una moto con cui vien voglia di viaggiare, la Yamaha FJR1300A. Ad un prezzo che non è una follia, considerando la concorrenza: 16.390 euro, con parabrezza regolabile, manopole riscaldate e borse laterali – ci sta un casco integrale - di serie. Per chi vuole di più c'è sempre la AE, con sospensioni regolabili e fari a Led adattivi e la AS, che aggiunge il cambio elettroassistito YCC-S. Gli anni sul serbatoio saranno pure tanti, ma la FJR ha ancora qualcosa da insegnare, anche alle rivali più blasonate.

IN QUESTO SERVIZIO

CASCO HJC RPHA 11 Il top di gamma per la pista HJC è un casco che fascia bene cranio e guance, senza però diventare fastidioso. Buona la qualità, così come la ventilazione, con due prese d'aria chiudibili sulla fronte e una sul mento e due estrattori d'aria posteriori. La calotta è in fibre composite mentre la visiera ha un meccanismo per lo sgancio rapido (il Pinlock è di serie). Non mancano interni rimovibili e lavabili, la chiusura ad anello e un peso forma di soli 1.300 g. Le taglie vanno dalla XXS alla XXL mentre il prezzo parte da 399,90 euro.

DAINESE SANDSTORM GORE-TEX JACKET Una giacca per il turismo vero, capace di adattarsi a qualsiasi tipo di clima grazie alla membrana Gore-Tex e all'interno in pile tecnico staccabile (che funziona anche da stiloso giacchino indipendente). Senza dimenticare le prese d'aria su braccia, petto e schiena, le infinite possibilità di regolazione, la cerniera aggancio giubbino-pantalone. Comode, per il cellulare, le due taschine all'altezza del bacino. Naturalmente non mancano le protezioni su spalle e gomiti e l'inserto per il paraschiena. Il tutto con vestibilità regular a 469,95 euro. Taglie: 42-62

PANTALONI DAINESE GALVESTONE GORE-TEX Degni compagni di cotanta giacca, vestono piuttosto attillati e, in sella, sembra quasi di non averli. Comodi e pensati per macinare km, hanno il plus dell'impermeabilità: l'imbottitura termica, inoltre, li rende molto caldi in inverno. Completano il quadro un design sobrio e protezioni sulle ginocchia. Anche dopo una giornata in sella, non stancano. Prezzi: 249,95 euro. Taglie: 42-64

GUANTI DAINESE ERGOTOUR GTX X-TRAFIT Un paio di guanti più invernali, 100% impermeabili e con polsino lungo. Le protezioni sulle nocche, le dita e il mix di pelle (bovina e capria) e tessuto garantiscono comodità anche dopo molti km. Ottime le possibilità di regolazione e chiusura, di pregevole fattura la pelle. Prezzo: 179,95 euro. Taglie: XS-XXL

STIVALI DAINESE FREELAND GORE-TEX Un bello stivale da turismo, comodo (quasi) come una pantofola e caldo, giusto giusto per i mesi invernali. In più, è anche Gore-Tex: anche sotto i peggiori acquazzoni, i piedi stanno all'asciutto. La suola è rinforzata, così come la zona dei malleoli (anche se non ci sono protezioni rigide). Pratica la linguetta per aprire il velcro laterale, che nasconde una cerniera. Facile la calzata.
Taglie: 39-50
 


Pubblicato da Andrea Rapelli, 30/11/2016
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