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Prova su strada

Michelin Pilot Road 4 e Pilot Power 3: le nuove gomme da scooter


Avatar di Emanuele Colombo , il 14/04/16

7 anni fa - Il test delle nuove gomme da scooter Michelin Pilot Road 4 e Power 3

Ecco come vanno su strada le #PilotRoad4 e le #PilotPower3, le nuove gomme da scooter firmate #Michelin

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IL PERCORSO Che sfiga, c'è il sole: sembra assurdo ma non è il tempo ideale per provare Pilot Road 4 e Pilot Power 3, i nuovi pneumatici Michelin da scooter che dovrebbero fare la differenza con l'asfalto freddo e bagnato. Invece, per terra è asciutto e la temperatura è mite. A nostro favore giocano gli scooter di riferimento, gli ottimi Yamaha T-Max, e il percorso di prova, che si snoda attraverso la Val Brembana con un asfalto a tratti rabberciato, ma sempre pulito, e con una buona varietà di curve da raccordare: il teatro ideale per valutare la guidabilità dei nuovi pneumatici.

COMINCIAMO CON I ROAD 4 Cominciamo la prova con il Pilot Road 4, la gomma che, tra le due, ha una vocazione più turistica. Sincera e comunicativa, trasmette immediatamente un senso di sicurezza e un buon appoggio in percorrenza di curva. Durante la discesa in piega si avverte una leggera resistenza ma è davvero minima e non disturba la guida: a questi livelli bisogna proprio andare a cercare il pelo nell'uovo per riuscire a caratterizzare il prodotto.

TOCCA AI POWER 3 Passiamo allo scooter equipaggiato con i Pilot Power 3, che vogliono offrire un comportamento più sportivo. Poche curve ci danno la sensazione che grip e appoggio siano effettivamente superiori ma è soprattutto la discesa in piega più omogenea a rendere la guida nel misto più gratificante. Ottima poi la prestazione in frenata e la stabilità del battistrada nelle manovre brusche: grazie al minore tasso di intaglio, la superficie della gomma si muove meno quando spalanchiamo il gas in uscita di curva o forziamo l'inserimento, a vantaggio di una guida ancora più precisa che con il Road 4.

LA TECNICA Tra le due gomme, d'altra parte, la carcassa radiale è identica ed entrambe traggono ispirazione dalle rispettive versioni da moto. Il battistrada è in doppia mescola, come nelle gomme da pista: più dura al centro per favorire la durata, più tenera sulle spalle per offrire maggiore aderenza in curva. Di fatto, l'unica differenza tra il Road 4 e il Power 3 è la scolpitura, che nel primo è più estesa. Questa caratteristica, che di per sé comporta una maggiore usura, è compensata da uno spessore leggermente maggiore del materiale di consumo: 3,75 mm contro 3,5 mm misurati sul pneumatico anteriore.

GLI EFFETTI Perché più intagli? Il motivo è semplice, permettono una maggiore deformazione del battistrada durante il rotolamento e quindi maggiori frizioni interne: un trucco che facilita il raggiungimento della corretta temperatura di esercizio con il freddo e la pioggia. Non a caso, nelle frenate con ABS sul bagnato da 50 a 10 km/h, Michelin dichiara che il Road 4 ha un vantaggio di ben 4 metri sul pneumatico Power Pure SC che sostituisce; 3 invece sono i metri che guadagna il Power 3 sul medesimo riferimento. I prezzi? Un treno di Road 4 costa 372,95 euro IVA compresa; la coppia di Power 3 costa invece 362,83 euro: tutti nell'unica misura al momento disponibile, che è 120/70R15 all'anteriore e 160/60R15 al posteriore.

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IN QUESTO SERVIZIO
Pantaloni Tucano Urbano Gins – 95 euro

Hanno tasche per le protezioni su ginocchia e anca ma anche senza di esse fanno sentire protetti grazie al maggior spessore del tessuto in queste aree critiche. Eppure risultano comodi e non rigidi e le cuciture aggiuntive per le tasche di cui sopra non si sentono. Sono fatti in denim di cotone con trattamento idrorepellente, non di meno non fanno sudare e anzi danno sempre una piacevole sensazione di traspirazione. Le bandelle ad alta visibilità? Ci sono ma non danno nell'occhio: una buona notizia per chi non ama indossare capi dal look troppo tecnico.

Giacca Tucano Urbano Field Jacket New Tucanji – 119 euro
Leggera da indossare
, è ideale per la bella stagione. Lascia ampia libertà nei movimenti e la chiusura delle varie tasche è sempre efficace. Comoda la regolazione delle coulisse. Il design sobrio la rende adatta anche a un uso non prettamente motociclistico, almeno finché non si decide di inserire le protezioni per schiena, spalle e gomiti nelle relative tasche. Gli inserti ad alta visibilità sono discreti e, in caso di pioggia, l'impermeabilità è al 100 per cento. Il cappuccio è arrotolato in una tasca del colletto: ripiegatelo con cura, se non volete sentirlo premere sul collo.

Guanti Tucano Urbano Adamo – 37 euro
Sono molto leggeri e destinati a un uso prevalentemente cittadino. Offrono una calzata perfetta, grazie al dorso in maglia tecnica elasticizzata, e sono realizzati con pelle morbidissima che garantisce una sensibilità eccellente nella guida. Nelle condizioni del test li abbiamo trovati freschi e traspiranti ma anche ben protettivi nei confronti del vento.

Casco Tucano Urbano El'mettin demi-jet – 119 euro
Leggero e facile da indossare, ha una visiera che protegge bene dal vento: bocca e mento sono esposti ma non si generano vortici davanti a naso e occhi. Comoda e davvero cool, la visierina da sole retrattile interna non interferisce con gli occhiali da vista ma che nell'esemplare provato non ha sempre avuto una scorrevolezza impeccabile al momento di richiuderla.

Scarpe TCX Urban Trend X-Rap Retro - 189,99 euro
Protezione ai massimi livelli
per questa scarpa dal look retro: la caviglia è fasciata da due semigusci e da un'imbottitura salva-malleolo; punta e tallone hanno scudi dedicati e ben nascosti. Il bello è che tutto ciò non toglie libertà ai movimenti, tant'è vero che, quando dalle due ruote ci rimettiamo al volante di un'auto, non troviamo alcuna difficoltà nel fare il punta-tacco nelle scalate. Le stringhe sono in cuoio scamosciato: poco scorrevoli al momento di allacciare la scarpa, hanno però il vantaggio di non slacciarsi mai da sole. Non male, in un'epoca in cui, incomprensibilmente, molti fabbricanti di calzature sportive sembrano fare le stringhe ricoperte col sapone.


Pubblicato da Emanuele Colombo, 14/04/2016
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