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GP Brasile: Hamilton penalizzato perde il podio
F1 2019

Interlagos: Hamilton penalizzato, primo podio per Sainz


Avatar di Luca Manacorda , il 17/11/19

4 anni fa - Il pilota della Mercedes è stato penalizzato per il contatto con Albon

Hamilton è stato penalizzato per il contatto con Albon nel finale del GP Brasile. Sainz ottiene il primo podio in carriera

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PENALITA' ATTESA Il podio del pazzo GP Brasile 2019 era chiaramente sub judice, ma con il caos avvenuto negli ultimi giri gli steward si sono voluti prendere più tempo per analizzare tutte le situazioni finite sotto indagine, tra cui lo scontro tra Lewis Hamilton e Alex Albon che ha compromesso la gara del pilota della Red Bull, in quel momento ottimo secondo prima di venire girato in testacoda dalla manovra del campione del mondo. Hamilton ha festeggiato con lo champagne il terzo posto ottenuto sotto alla bandiera a scacchi ma, successivamente, è stato punito con 5 secondi da aggiungere al suo tempo finale per aver causato il contatto. Complice la classifica compattata dalle due Safety Car entrate nel finale, il pilota della Mercedes perde ben quattro posizioni e scala al settimo posto. Il più felice per questa decisione è senz'altro Carlos Sainz, che ottiene il primo podio della carriera pur senza poterlo celebrare come avrebbe meritato.

SAINZ E MCLAREN IN FESTA Lo spagnolo, infatti, aveva iniziato la gara di Interlagos ultimo, dopo che un problema al motore gli aveva impedito di prendere parte alle qualifiche. Sainz riporta inoltre la McLaren sul podio dopo un'astinenza di oltre 5 anni: nell'era delle motorizzazioni ibride, infatti, solo nel GP Australia che inaugurò la stagione 2014 il team di Woking ha visto i suoi piloti chiudere tra i primi tre, in quel caso con Kevin Magnussen secondo e Jenson Button terzo. Ancora non a conoscenza della decisione degli steward, Sainz ha commentato così la sua incredibile rimonta: "Sono contento del quarto posto di oggi, partivo ultimo e non me l'aspettavo per niente. Se arriva il podio sono contento di più... Durante l'ultima Safety Car eravamo così lenti che le mie gomme non avevo temperatura, ho avuto un pattinamento alla ripartenza e sapevo che sarei arrivato in curva 1 senza poter fare niente. Forse lì le abilità da rally di mio papà, mi hanno dato una mano. Il team sapeva che era un po' come tirare una moneta, restare fuori era l'unica chance di ottenere i punti, al massimo mi passavano tutti, ma ha funzionato bene". Questa stagione, una sorta di anno zero per la McLaren, sta regalando invece grandi soddisfazioni al team di Woking, reduce da campionati davvero deludenti: "Da quest'anno ho subito avuto feeling con la McLaren, abbiamo fatto un piano a medio termine e loro sono professionali - ha commentato Sainz - Mi piace la gente così, mi sono da subito sentito più forte mentalmente e mi ha permesso di andare con una marcia in più. Il feedback mio e di Lando Norris è simile, io ho più esperienza ma la macchina è sviluppata per noi, e questo è il perché vado forte in qualifica nelle ultime gare".

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INCOGNITA DRS Non era detto però che questo podio restasse allo spagnolo. Sainz, infatti, era tra i piloti sotto investigazione per aver aperto il DRS durante il regime di doppia bandiera gialla instaurato poco dopo lo stop di Valtteri Bottas. In caso di penalità, a salire sul podio sarebbe stato Kimi Raikkonen. Poco dopo le 22 ora italiana, però, gli stewart hanno deciso di non sanzionare per l'episodio il portacolori della McLaren.

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LEWIS DISPIACIUTO Dal canto suo, Hamilton non ha nascosto le sue responsabilità nel contatto incriminato: "Ho visto il replay alla fine, credo sia colpa mia. La penalità? Non lo so, dalla posizione in cui ero ci siamo toccati e saremo sicuramente richiamati dagli stewart. Mi spiace per lui, non posso fare nulla ora, ho cercato di guadagnare una posizione, lui è andato molto largo poi è rientrato all'interno, sono cose che capitano in gara".  Il campione del mondo ha poi sottolineato lo stato di forma delle Red Bull mostrato nel GP Brasile: "Max e la Red Bull oggi erano imbattibili, semplicemente troppo veloci dalle qualifiche fino alla gara. Non abbiamo avuto il loro passo, in rettilineo andavamo così così, avete visto, ero impotente, dobbiamo spingere per migliorare una situazione successa già altre volte quest'anno".


Pubblicato da Luca Manacorda, 17/11/2019
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