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KTM Freeride 250 R


Avatar Redazionale , il 30/08/13

10 anni fa - L’endurina facile a due tempi

Dopo l’entry level 350 quattro tempi, la Casa di Mattighofen presenta la KTM Freeride 250 R, un’endurina due tempi adatta al neofita. Ma non solo…

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FACILE FACILE Era l’anno scorso quando KTM, andando un po’ contro il suo slogan che vuole solo attrezzi rigorosamente Ready to Race, lanciò la Freeride. Monocilindrica 350 a quattro tempi, a differenza delle solite enduro pronto gara, si proponeva a un pubblico ben più pacato e meno smaliziato. Bassa potenza, leggerezza e agililità, anche in città grazie alla sella a quote tutto sommato umane, ne hanno fatto un attrezzo sufficientemente interessante per tutti i mercati, anche quello italiano. Per il 2014 KTM rilancia l’offerta presentando la KTM Freeride 250 R, versione a due tempi della sorella 350 ma ben più economica e leggera: 92,5 chili e 6.555 euro (una millata in meno). Eccola in dettaglio.

 2 IS MEGLI CHE 4 Cuore e fulcro della faccenda KTM Freeride 250 R è il motore. Derivato strettamente dal propulsore della EXC 250, ha tuttavia subito una serie di modifiche per addolcirne decisamente il carattere. È inedito infatti il carburatore, dal diametro ristretto ma pur sempre griffato Keihin, c’è l’avviamento elettrico, cambio a 6 marce con i primi 5 rapporti più corti rispetto alla trasmissione della EXC mentre la sesta è più lunga. Non c’è invece la valvola di controllo allo scarico: l’impianto ha un raccordo iniziale che si allarga per diventare un’espansione che poi sfocia in un solo silenziatore sulla sinistra. Diversa è anche la frizione, che usa sei molle per comprimere i dischi al posto di quella a tazza. Numeri però riguardanti potenza e coppia ancora non si sanno.

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SCHELETRO NELL’ARMADIO Il telaio della KTM Freeride 250 R invece rimane quello già visto sulla sorella a quattro tempi: sezione anteriore a doppio trave e parte centrale in lega leggera. A cambiare è il filtro aria, più grosso, mentre il forcellone è in lega leggera ed è collegato senza leveraggi a un monoammortizzatore WP regolabile nell’idraulica e nel precarico. Identica la forcella, sempre WP, con steli da 43 millimetri. La sella è a 915 millimetri da terra (+ 20 rispetto alla 350), mentre identici sono i freni: dischi da 260 davanti e 210 dietro, con pinza radiale.


Pubblicato da Alessandro Codognesi, 30/08/2013
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