Logo MotorBox
Ricorso Ferrari, Laurent Mekies è l'uomo chiave per il piano B
F1 2019

Ricorso Ferrari, Mekies è l'uomo chiave per il piano B


Avatar di Simone Valtieri , il 18/06/19

4 anni fa - La Ferrari punta a riottenere la vittoria di Vettel in Canada

La Ferrari punta a riottenere la vittoria di Vettel in Canada passando per le pieghe del regolamento. Intanto parla Mattia Binotto

Benvenuto nello Speciale CANADIANGP 2019, composto da 36 articoli. Seleziona gli articoli di tuo interesse cliccando il sommario CANADIANGP 2019 qui sopra, oppure scorri a fondo pagina la panoramica illustrata dell'intero speciale!

NIENTE APPELLO "Diritto di revisione". Sono affidate tutte a questa formuletta, contenuta nel regolamento sportivo della Formula 1 all'Articolo 14.1.1, le speranze della Ferrari di riottenere la vittoria conquistata in pista da Sebastian Vettel a Montreal. C'era tempo 4 giorni per fare appello dal termine del Gran Premio, ma in questo caso vigeva la certezza assoluta che fosse rigettato dai commissari, così è stato Laurent Mekies, uomo in rosso con un passato recente in FIA nonché consigliere speciale di Mattia Binotto, a suggerire una nuova strada.

NUOVE EVIDENZE Come anticipato ieri, la Ferrari ha così pensato di evitare la Corte d'Appello della FIA (il regolamento prevede che le sanzioni ricevute in gara siano inappellabili e dunque la richiesta sarebbe stata considerata con ogni probabilità inammissibile, nonostante nel documento ufficiale della FIA riguardo alla penalità per Seb vi fosse espressamente scritto che era possibile fare ricorso) e di ricorrere al "diritto di revisione" previsto dal codice sportivo della FIA in caso emergessero nuove evidenze circa un fatto. A suggerirlo è stato lo stesso Laurent Mekies, ingegnere francese e attuale direttore sportivo della rossa con un passato recentissimo, dal 2014 al 2017, in FIA, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore di gara al fianco del compianto Charlie Whiting.

VEDI ANCHE



CONTROLLO O NO Come agire? E qui torniamo all'Articolo 14.1.1, in cui è previsto, qualora emergessero "nuovi elementi rilevanti e significativi" non a disposizione dei commissari al momento della decisione, che il collegio stesso dei commissari o, in alternativa, altri giudici stabiliti dalla Federazione, debbano riunirsi nuovamente per esaminare la questione. La decisione dei tre commissari del Gran Premio del Canada, diretti dall'italiano Emanuele Pirro, si è basata su prove video e su parte della telemetria della macchina di Seb a disposizione della Federazione. Grazie a questo si è stabilito che Vettel fosse in controllo della vettura e non avesse lasciato intenzionalmente lo spazio di una macchina a Hamilton per passare, costringendolo ad alzare il piede. La Ferrari punta a ribaltare questo aspetto, fornendo probabilmente altri dati telemetrici per scagionare il suo pilota

PARLA BINOTTO Lo si evince anche dalle parole del team principal Mattia Binotto, che ha spiegato a Raisport: "Seb ha commesso un errore, ma siamo convinti che non ci sia stata alcuna scorrettezza, ha solo tentato di rallentare e tornare in pista nel modo più sicuro possibile." Binotto ha anche spiegato lo stato d'animo del suo pilota, tentando di rassicurare i tifosi: "Conoscendo Seb, ne uscirà più forte di prima. Lo scambio di cartelli? La sua reazione in quel momento è stata Comprensibile e per questo anche apprezzabile. Difficile fare previsioni se la rivincità potrà arrivare direttamente in Francia, Le Castellet somiglia a Barcellona come caratteristiche, penso che sarà dura per noi, ma ci andiamo con la voglia di fare bene e anche con un po' di fiducia ritrovata."


Pubblicato da Simone Valtieri, 18/06/2019
CanadianGP 2019