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Volkswagen Passat Alltrack


Avatar Redazionale , il 27/02/12

12 anni fa - La Volkswagen Passat Alltrack promette di andare (quasi) dappertutto

Si chiama Volkswagen Passat Alltrack e promette di andare (quasi) dappertutto. Più alta delle sorelle “tradizionali”, arriverà in Italia a maggio solo con il motore 2.0 TDI da 170 cv, la trazione integrale 4MOTION e il cambio a doppia frizione DSG.

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LA MODA DEL MOMENTO All'inizio furono i Suv a rinverdire un mercato dell'auto sempre più saturo di modelli standardizzati. Poi l'evoluzione, Crossover, un modo come un altro per dire tutto e non dire nulla, ma certamente di grande effetto. Negli ultimi tempi invece, la fantasia dei designer e degli uomini del marketing sta seguendo un'altra rotta. Partendo dal presupposto che la vettura alta “tira” e che lo spazio a bordo sia fondamentale anche per chi in realtà non ne ha l'esigenza, si è deciso di rinnovare l'immagine delle station wagon. E se i cugini dei Quattro Anelli le chiamano allroad, quelli dell'Auto del Popolo hanno preferito il termine Alltrack. Pare proprio che d'ora in avanti le “giardinette” sviluppate dai Vatussi diventeranno sempre più frequenti nel panorama automobilistico internazionale.

DETTAGLI PER LA CAMPAGNA Chiunque si aspettasse una Volkswagen Passat Alltrack modello Fiat 127 Rustica, potrebbe rimanere deluso. Perché se da un lato non le dispiace sporcarsi le scarpe, dall'altro non le è permesso perdere l'aplomb di una Volkswagen. Quindi niente griglie di protezione o armamenti dedicati, perché altrimenti sembra si sia badato più all'apparenza che alla sostanza. Il primo colpo d'occhio non inganna, non è cambiato nulla. Oltre ad essere più alta (+30 mm) di una qualunque Variant, la Volkswagen Passat Alltrack si distingue esclusivamente per i nuovi paraurti, le modanature sui passaruota e i sottoporta maggiorati. Stesso discorso per gli interni, dove lo scorrere dell'animo agreste è segnalato da pochissimi dettagli. Se una volta saliti a bordo non vi foste accorti che di Alltrack si tratta, significa che vi siete persi il logo che caratterizza il battitacco in acciaio inox. Nessun problema, perché la scritta si ripete anche nella zona del cambio. Insomma, casa dolce casa, così che al manager e padre di famiglia di turno, non venga in mente di travestirsi da ragazzo di campagna.

TDI E 4MOTION PER TUTTI Non c'è via di scampo, se l'auto dei vostri sogni è una fiammante Volkswagen Passat Alltrack, non vi rimane che una scelta obbligata: trazione integrale 4MOTION, motore 2.0 TDI da 170 cv e cambio doppia frizione DSG a sei marce. Una scelta riservata al nostro Paese, dettata dalle strategie di mercato, che tutto sommato pare essere in linea con il pensiero dell'acquirente tipo. E poi rende l'idea di una vettura robusta, che non sogna i paesaggi rurali, ma vi ci porta davvero. Il noto duemila, oltre ai 170 cv di potenza, porta in dote una coppia di 350 Nm, che si sviluppa tra i 1.750 e i 2.500 giri/min. La velocità massima è pari a 211 km/h e il passaggio da 0 a 100 km/h avviene in 8,9 secondi. In questo modo anche chi pensa solo alle prestazioni non avrà da ridire nulla. E tanto per essere sicuri di non passare troppo spesso al distributore, sappiate sin d'ora che i dati dichiarati parlano di un consumo medio di 5,9 l/100 km, che rivela anche quello relativo alle emissioni di CO2, pari a 155 g/km.

L'ORA DEL BLUEMOTION TECHNOLOGY Consumi ed emissione ridotte non dipendono dalla simpatia o meno degli ingegneri di Wolfburg, ma dalla tecnologia che impiegano. In casa Volkswagen è la BlueMotion Technology a definire il movimento “ecofriendly”. La versione da 170 cv con cambio DSG è dotata di serie di una funzione che provvede a disaccoppiare il motore dal cambio in fase di rilascio, garantendo il massimo dell'efficienza quando si parla di consumi. L'immancabile dispositivo start/stop imperversa pure sulla Alltrack e si aggiunge al sistema di recupero dell’energia in frenata. Così di verde, oltre che la campagna, sarà pure il vostro spirito.

ALLESTIMENTO UNICO C'è solo un motore disponibile, un solo cambio e un solo sistema di trazione. Quindi l'idea dell'allestimento unico si sposa bene con la filosofia Volkswagen Passat Alltrack. Il prezzo di partenza è fissato a quota 38.100 euro e la commercializzazione partirà da maggio. La dotazione è pressoché completa, ma come ci insegna Volkswagen non ci sono (quasi) mai limiti alla lista d'accessori. I cerchi in lega da 17 pollici calzano pneumatici autosigillanti, mentre la radio RCD 310 oltre agli otto altoparlanti di serie, può vantare l'ingresso Aux-In. Il computer di bordo con display multifunzione Plus vi informa sullo stato della vettura, ma se ancora non vi basta, il “libro” degli optional è a vostra disposizione. 

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NO ALLA DAKAR, SI ALLO STERRATO Non è un fuoristrada, non si tratta di un Suv e non la si può annoverare tra i veicoli speciali. Quindi? Quindi la Volkswagen Passat Alltrack va presa per ciò che è, ossia una station wagon “rialzata”. Non si tratta di sminuire o meno il valore della vettura tedesca, però non pensiate di affrontare le dune del deserto. L’angolo di attacco è aumentato da 13,5 a 16 gradi, quello di uscita da 11,9 a 13,6 gradi, mentre l’angolo di rampa è passato da 9,5 a 12,8 gradi. Valori certamente significativi, ma non tali da permettervi di scalare l'Everest (almeno per ora). Ma se avete un maso in montagna o se gli spazzaneve hanno dimenticato di pulire le strade, la Alltrack torna a dire la sua. Le protezioni sottoscocca sono tali da garantire “l'invulnerabilità” anche dopo numerosi contraccolpi e le quattro ruote motrici vi tirano fuori dalle situazioni più difficili.

LA DIFFERENZA SI CHIAMA OFF ROAD Il noto sistema 4MOTION si adegua alle necessità della neonata Volkswagen Passat Alltrack. L'impostazione di base è sempre la stessa: la trazione è al 90 % anteriore, mentre l'asse posteriore (10 %) è pronto ad intervenire nelle situazioni di scarsa aderenza. Il collegamento tra i due assi è realizzato mediante una frizione a lamelle integrata nel differenziale posteriore. Non foste certi di mantenere le ruote incollate all'asfalto (o alla terra), l'asse anteriore può contare sul differenziale a controllo elettronico XDS. Simula l'effetto di un autobloccante meccanico, lavorando in simbiosi con l'ESP. Ma la novità in casa Alltrack si chiama “Programma di marcia Off Road”. Si attiva attraverso un tasto posizionato di fianco alla leva del cambio e opera sino ad una velocità di 30 km/h. La Volkswagen Passat Alltrack non si trasforma in una vecchia Iltis, ma si adegua alla guida in fuoristrada. Il sistema ABS aumenta la soglia d'intervento, favorendo la formazione di un cuneo di materiale davanti ai pneumatici, che facilita l'arresto dell'auto su terreni come sabbia o ghiaia. I differenziali elettronici (EDS) si attivano più rapidamente e la risposta dell'acceleratore diventa più regolare. Allo stesso modo anche la gestione elettronica del cambio DSG varia. Il sistema start/stop e la funzione di disaccoppiamento del motore si disattivano.

BARICENTRO ALTO, MA SEMPRE STABILE Dando uno sguardo allo “scheletro” della Volkswagen Passat Alltrack, si scopre che non ci sono differenze rispetto alla sorella Variant. A regolare l'avantreno ci pensa sempre un sistema di sospensioni MacPherson, mentre il retrotreno è Multilink. Sostanza e conferme, che sono le stesse che ci si aspetta una volta in strada (o fuori strada). Nonostante i 30 mm di altezza in più e una manifesta volontà terraiola, non siamo a bordo di un fuoristrada vecchio stile. Non si galleggia su buche e avvallamenti e quando si gira il volante non bisogna attendere il fatidico quarto d'ora accademico perché la vettura vi segua. Si viaggia sui binari e le reazioni sono sempre composte e calibrate. Se poi vi capita di passare dal bitume alla neve, non pensiate di tramutarvi nei re del drift, perché il sistema 4MOTION privilegia la trazione, piuttosto che il divertimento. Il passaggio di coppia motrice all'asse posteriore, continuo e mai brusco, evita di intraversare il posteriore in maniera scenografica. E comunque la Passat si chiama Alltrack, non “Powerdrift”.

A CHI SERVE? La Passat negli anni è sempre stata molto apprezzata dal mercato delle flotte e da chi svolge l'attività di agente di commercio. Lo spazio certo non le manca e con un volume del bagaglio di 603 litri (1.731 con i sedili abbattuti), state certi che potrete caricare tranquillamente tutto il campionario. E se in conto mettete i 30 mm di altezza in più e il programma di marcia Off Road, sarà possibile raggiungere i clienti nelle zone più impervie del Bel Paese. Battute a parte, la variante Alltrack di Passat gioca, come le cugine allroad, la carta dell'esclusività accoppiata alla solidità tedesca. Ossia passeggiare in via Monte Napoleone a Milano con la consapevolezza di un viaggio tra le nevi di Courmayeur. Solo che i 38.100 euro di prezzo potrebbero sembrare eccessivi, nonostante la tecnologia messa in campo da Volkswagen.  


Pubblicato da Cesare Cappa, 27/02/2012
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