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Var F1 GP Ungheria 2021: giusta la penalità per Bottas e Stroll - Foto e Video


Avatar di Salvo Sardina , il 02/08/21

2 anni fa - L'analisi alla moviola delle scelte degli steward a Budapest

Var F1 GP Ungheria 2021: giusta la penalità per Bottas

L'analisi alla moviola delle scelte dei commissari a Budapest: l'incidente al via, la squalifica di Vettel e le disattenzioni di casa Alfa Romeo tra i temi caldi del Gp d'Ungheria
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MOVIOLA GP UNGHERIA Dopo il weekend, oggettivamente molto complesso di Silverstone, la Formula 1 torna in pista per l’ultima gara in vista del summer break. Anche a Budapest, tuttavia, non mancano gli episodi da moviola destinati a far discutere sebbene, in quest’occasione, non ci sono grossi dubbi interpretativi come nel caso dell’incidente a Copse tra Hamilton e Verstappen. Complessivamente promossa, dunque, la Direzione gara capitanata per l’occasione dell’italiano ex pilota F1, Vitantonio Liuzzi. Scopriamo insieme tutti gli episodi del Gp d’Ungheria 2021 nella nostra consueta analisi Var del lunedì:

PL3, Giovinazzi tocca Stroll uscendo dal box: multa di 5000 euro

Primo episodio del weekend è quello che vede protagonista Antonio Giovinazzi, mandato fuori dal garage nella fase finale delle prove libere 3 proprio nell’esatto istante in cui, in corsia dei box, transita Lance Stroll. Inevitabile il contatto tra i due, per fortuna senza danni, con l’ala anteriore dell’Alfa Romeo numero 99 che pizzica la posteriore destra dell’Aston Martin del pilota canadese. Giusta la scelta dei commissari, che intervengono con una semplice multa di 5000€ nei confronti del team svizzero.

PL3, Giovinazzi ostacola Gasly in pista: reprimenda

Pochi istanti dopo questo primo episodio, è ancora il muretto box dell’Alfa Romeo Racing a rendersi protagonista di un nuovo errore di disattenzione. Giovinazzi procede lentamente nel terzo settore nell’attesa di lanciarsi per la propria simulazione qualifica quando, alle sue spalle, arriva di gran carriera l’AlphaTauri di Pierre Gasly. Il pilota francese esce veloce da curva-12 ma è costretto a passare al di là del cordolo per evitare il rovinoso incidente con l’auto del collega italiano. In questo caso, Antonio riceve una reprimenda, la prima della stagione: una scelta corretta considerando che, nelle prove libere, le manovre di impeding – involontarie, visto che Giovinazzi non era stato avvisato dal muretto circa l’arrivo di Gasly – vengono sanzionate con minore severità rispetto alle qualifiche.

F1 GP Ungheria 2021, Budapest: Gasly (AlphaTauri) ostacolato nelle PL3 da Giovinazzi (Alfa Romeo) F1 GP Ungheria 2021, Budapest: Gasly (AlphaTauri) ostacolato nelle PL3 da Giovinazzi (Alfa Romeo)

Griglia, Schumacher sostituisce il cambio: 5 posizioni di penalità in griglia

In seguito all’incidente nelle PL3, Mick Schumacher è costretto a saltare di netto le qualifiche. Il giovane pilota Haas riceve anche una penalità di cinque posizioni in griglia per sostituzione del cambio, ma si tratta a tutti gli effetti di una sanzione ininfluente, visto che il tedesco sarebbe comunque partito dal fondo dello schieramento.

Griglia, il “caso” delle magliette indossate durante l’inno: reprimenda per Vettel, Bottas, Sainz e Stroll

Ha fatto molto discutere la vicenda di Sebastian Vettel, investigato per non aver rispettato il corretto cerimoniale che precede il via del Gp. Il tedesco dell’Aston Martin ha infatti indossato, anche durante l’esecuzione dell’inno nazionale ungherese, una maglietta arcobaleno con la scritta “Same Love” per protestare contro i provvedimenti anti-LGBTQ+ del governo di Viktor Orban. Il quattro volte iridato è stato per questo motivo rimproverato con la prima reprimenda ufficiale della stagione (alla terza scatta la penalizzazione di 10 posizioni in griglia). Utile precisare, vista la confusione sul tema tra i tifosi sui social network, che il rimprovero non c’entra con la sostanza del messaggio lanciato da Vettel, ma è legato al fatto che, da protocollo, i piloti in griglia devono osservare il momento solenne dell’esecuzione dell’Inno senza le t-shirt normalmente e liberamente indossate durante il momento anti-razzismo (che, nel cerimoniale F1, precede l’inno). Per lo stesso motivo, infatti, anche Carlos Sainz, Lance Stroll e Valtteri Bottas hanno ricevuto lo stesso rimprovero dagli steward, in quanto beccati a indossare ancora la maglietta nera con la scritta “We Race As One”. Non c’è dunque alcuna una repressione dei condivisibili ideali sostenuti da Seb e colleghi, ma semplicemente un rimprovero per non aver rispettato il protocollo. Per tutti e quattro i piloti si tratta comunque del primo della stagione.

F1 GP Ungheria 2021, Budapest: Sebastian Vettel (Aston Martin Racing) indossa la maglia arcobaleno F1 GP Ungheria 2021, Budapest: Sebastian Vettel (Aston Martin Racing) indossa la maglia arcobaleno

Gara, Giovinazzi eccede il limite di velocità in corsia dei box: 10 secondi di Stop & Go

Passiamo alla gara, con il primo episodio da moviola che si verifica ancora prima dello spegnimento dei semafori: Antonio Giovinazzi rientra in pit-lane per passare a gomme slick al termine del giro di formazione, ma eccede il limite di velocità in corsia. Giusta la sanzione – che non è arbitrariamente scelta dai commissari ma imposta dal regolamento – di punire l’errore con uno Stop&Go di dieci secondi. Si segnala anche la particolare gravità dell’infrazione, con Antonio entrato ai box con una media (che viene calcolata nei primi metri della pit-lane) di 105.6 km/h a fronte del limite posto, come di consueto, a 80.

F1 GP Ungheria 2021, Budapest: Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo) infrange il limite di velocità F1 GP Ungheria 2021, Budapest: Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo) infrange il limite di velocità

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Gara, Bottas travolge Norris e poi Verstappen e Perez al via: 5 posizioni in griglia nel prossimo Gp

Poco, pochissimo, da discutere sugli incidenti al via del Gran Premio di Ungheria 2021. Il primo a commettere un errore in fase di frenata, sulla pista resa viscida dalla pioggia, è Valtteri Bottas: il finlandese della Mercedes perde il punto di staccata, blocca entrambe le ruote anteriori e finisce sul retrotreno della McLaren di Lando Norris, che lo aveva sopravanzato allo spegnimento dei semafori e si approcciava in curva-1 in seconda posizione. A sua volta, la monoposto del giovane pilota inglese, ormai senza controllo, carambola sulla Red Bull di Verstappen, mentre Bottas completa lo “strike” centrando l’auto gemella di Sergio Perez. Sacrosanta la penalità inflitta a fine gara al pilota della Mercedes, che perde due punti sulla Superlicenza Fia e sarà arretrato di cinque posizioni sulla griglia del prossimo Gp del Belgio 2021. Una sanzione in linea con quelle decise in casi analoghi per incidenti in partenza, con l’attenuante dettata dalle condizioni ingannevoli dell’asfalto.

Gara, Stroll travolge Leclerc e poi Ricciardo al via: 5 posizioni in griglia nel prossimo Gp

Stesso discorso fatto per Bottas vale sostanzialmente anche per Stroll: al contrario di quanto sostenuto da molti appassionati sui social, riteniamo infatti che l’errore del canadese sia in tutto e per tutto assimilabile a quello commesso da Valtteri. Lance arriva troppo veloce in curva-1, blocca le gomme e, per cercare di evitare un incidente, si butta sull’erba sulla destra senza calcolare che, in realtà, questa manovra avrebbe reso ancora più incontrollabile la sua Aston Martin. Incolpevole ovviamente Leclerc, che poi viene spedito addosso alla McLaren di Ricciardo ed è costretto al ritiro. Anche in questo caso, stessa penalità inflitta a Bottas: due punti sul patentino Fia e cinque posizioni in griglia nel Gp del Belgio del prossimo 29 agosto.

F1 GP Ungheria 2021, Budapest: Lance Stroll (Aston Martin) finisce addosso a Charles Leclerc (Ferrari) F1 GP Ungheria 2021, Budapest: Lance Stroll (Aston Martin) finisce addosso a Charles Leclerc (Ferrari)

Gara, Raikkonen ostacola Mazepin in pit-lane: 10 secondi di penalità

Penalità da “manuale” per Kimi Raikkonen in occasione del suo primo cambio gomme, con l’Alfa Romeo Racing che, per la seconda volta nel weekend dopo l’episodio con Giovinazzi in PL3, si rende colpevole di un unsafe release. Il finlandese rientra al pit per passare su gomme d’asciutto ma, nella concitata fase di ripartenza, taglia la strada alla Haas di Nikita Mazepin, che rompe il braccetto della sospensione anteriore destra ed è costretto al ritiro. Inappuntabile, dunque, la sanzione per il campione del mondo 2007: giusti i 10 secondi di penalità scontati ai box nel cambio gomme successivo.

F1 GP Ungheria 2021, Budapest: il contatto in pit-lane tra Mazepin (Haas) e Raikkonen (Alfa Romeo) F1 GP Ungheria 2021, Budapest: il contatto in pit-lane tra Mazepin (Haas) e Raikkonen (Alfa Romeo)

Post-Gara, Ocon non ferma la macchina in parco chiuso: reprimenda

Ha fatto di certo sorridere il bizzarro comportamento del vincitore Esteban Ocon in occasione del giro d’onore. Evidentemente poco lucido per via della grande emozione della vittoria, il francese – forse convinto di dover parcheggiare l’auto sul rettilineo di partenza un po’ come accade dopo le qualifiche – manca l’ingresso della pit-lane e infine ferma la sua Alpine A521 sulla destra del rettilineo, a pochi metri dall’uscita della corsia dei box. Niente da dire sulla decisione dei commissari, che si limiteranno a una doverosa reprimenda, che anche nel caso di Ocon è la prima della stagione (come detto, ne servono tre per determinare una penalità).

Post-Gara, Sebastian Vettel resta senza benzina: squalifica dalla gara

Ultimo episodio del fine settimana di Budapest è quello che vede la squalifica di Sebastian Vettel dall’ordine d’arrivo finale del Gp d’Ungheria. Anche se Aston Martin ha manifestato l’intenzione di presentare ricorso contro la scelta dei commissari e anche se il risultato finale è ancora sub-judice, il tedesco ha di fatto perso il secondo posto, ma non (ovviamente) per la questione della maglietta arcobaleno. Il quattro volte iridato ha infatti parcheggiato la sua AMR21 nel terzo settore, avvisato della poca benzina a bordo: anche in questo caso – come per Ocon – un mero errore procedurale, che non avrebbe portato alla squalifica ma solo a una reprimenda nel caso in cui i commissari fossero stati in grado di prelevare dalla macchina dell’ex pilota Ferrari la quantità necessaria di carburante per le analisi sulla regolarità della benzina. Al posto del litro richiesto dal regolamento, è stato però possibile estrarre solo 300 milligrammi dal serbatoio della macchina numero 5. E, dunque, inevitabile è stata la squalifica dello sfortunato Seb. Qui ulteriori dettagli sulla questione.


Pubblicato da Salvo Sardina, 02/08/2021
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