A tutti è capitato di dover smaltire in casco vecchio o danneggiato a seguito di incidente. Lo smaltimento corretto - non banale, dato i diversi materiali che compongono questo capo protettivo - andrebbe effettuato in discarica, ma come alternativa più virtuosa c'è Life Impacto, un progetto spinto da Dainese (qui le ultime novità) e realizzato in collaborazione con altre aziende italiane, che ha come obiettivo il riciclo dei caschi vecchi per realizzarne di nuovi, sempre garantendo tutti i parametri in tema di sicurezza, ma questo va da sé.
COME FUNZIONA LIFE IMPACTO
Si tratta di un programma di riciclo co-finanziato da fondi della Comunità Europea a seguito della vittoria al bando LIFE23 subprogramme Circular Economy and Quality of Life. E ha come scopo quello di implementare una gestione proattiva dei prodotti a fine vita evitando che essi diventino rifiuti, di sviluppare un processo sostenibile ed efficiente atto a separare e riciclare i materiali polimerici costitutivi dei caschi, e di impiegare i materiali ottenuti con il riciclo nella realizzazione di nuovi caschi o altri prodotti «green», sempre più sicuri.
Nello specifico, Life Impacto si basa su un impianto innovativo che consente la separazione dei diversi materiali plastici di cui è composto il casco attraverso l'azione di solventi a base biologica (limonene e acetato di etile) ottenuti dagli scarti dell'industria alimentare. In questo modo, è possibile recuperare i principali materiali plastici (ABS, EPS e PC), da riutilizzare all'interno della stessa catena del valore.P
Per rendere meglio l'idea, con 5.000 caschi riciclati si possono ricavare 3.700 chili di ABS, 1056 kg di EPS e oltre 600 chili di PC. E questo processo porta a un beneficio reale e tangibile sull’ambiente, con una riduzione del 60% di emissione CO2, del 60% del consumo di elettricità e del 50% del consumo di acqua, stando ai dati raccolti durante lo studio.
CINQUE PARTNER
Il progetto è realizzato da un consorzio di cinque aziende italiane: Dainese Group nel ruolo di coordinatore, Innovando, PMI innovativa specializzata in logistica inversa, Re-sport, start-up spin off dell’Università di Bologna focalizzata su tecnologie innovative per il riciclo di equipement sportivo di materiale composto, Misitano&Stracuzzi fornitori dei solventi bio-based estratti dagli scarti degli agrumi e Università di Bologna per la parte di ricerca e sviluppo.
QUALI CASCHI E DOVE SMALTIRLI
Il progetto, presentato durante l'ultima edizione di EICMA 2024, è tornato alla ribalta in questi giorni perché negli store di Dainesesi può iniziare fattivamente a riciclare i caschi vecchi (vi ricordo che anche se in perfette condizioni esterne, un casco andrebbe sostituito ogni 5 anni per preservarne integrità e usufruire del massimo della sicurezza) o danneggiati.
Come avrete probabilmente capito, i caschi adatti a questo tipo di iniziativa sono quelli in materiale plastico (comunemente definiti in policarbonato), per quelli in fibra di carbonio o compositi si dovrà continuare ad andare in discarica, ma direi che è comunque un progetto interessante, innovativo e utile per il pianeta... che male non fa di certo.