- 01/03/22 - Formula 1, tutti i piloti e i team iscritti al mondiale 2022
- 01/03/22 - Mercedes AMG Formula 1 2022
- 01/03/22 - Scuderia Ferrari Formula 1 2022
- 01/03/22 - McLaren Formula 1 2022
- 01/03/22 - Alpine Racing Renault Formula 1 2022
- 01/03/22 - Scuderia AlphaTauri Formula 1 2022
- 01/03/22 - Aston Martin Racing Formula 1 2022
- 01/03/22 - Williams Racing Formula 1 2022
- 01/03/22 - Alfa Romeo Racing Formula 1 2022
- 01/03/22 - Haas Team Formula 1 2022
- 01/03/22 - Max Verstappen #1 F1 2022
- 01/03/22 - Sergio Perez #11 F1 2022
- 01/03/22 - Lewis Hamilton #44 F1 2022
- 01/03/22 - George Russell #63 F1 2022
- 01/03/22 - Charles Leclerc #16 F1 2022
- 01/03/22 - Lando Norris #4 F1 2022
- 01/03/22 - Daniel Ricciardo #3 F1 2022
- 01/03/22 - Fernando Alonso #14 F1 2022
- 01/03/22 - Esteban Ocon #31 F1 2022
- 01/03/22 - Pierre Gasly #10 F1 2022
- 01/03/22 - Yuki Tsunoda #22 F1 2022
- 01/03/22 - Sebastian Vettel #5 F1 2022
- 01/03/22 - Lance Stroll #18 F1 2022
- 01/03/22 - Alexander Albon #23 F1 2022
- 01/03/22 - Nicholas Latifi #6 F1 2022
- 01/03/22 - Valtteri Bottas #77 F1 2022
- 01/03/22 - Guanyu Zhou #24 F1 2022
- 01/03/22 - Kevin Magnussen #20 F1 2022
- 01/03/22 - Mick Schumacher #47 F1 2022
La Red Bull Racing è una delle dieci scuderie attualmente impegnate in Formula 1. Si tratta dell’unico team di vertice non direttamente legato a un costruttore di automobili ma a una grossa azienda produttrice, la Red Bull appunto, di bevande energetiche. Questa “distanza” dal mondo delle quattro ruote non ha però impedito alla Casa austriaca di competere ad alti livelli contro i giganti del motori: al debutto in F1 nel 2005 dalle ceneri della Jaguar e della Stewart, grazie al grande budget messo in campo dal patron Dietrich Mateschitz e alle eccellenze nell’organigramma, la Red Bull è presto arrivata a raccogliere i primi successi singoli e mondiali, mostrandosi anche come team giovane e sempre particolarmente attento a far crescere nuovi talenti pescati dalle categorie minori. Attualmente scuderia di punta tra quelle motorizzati Honda - in realtà la casa giapponese ha ceduto il progetto della power unit proprio a Red Bull, che è formalmente diventata costruttore anche di motori con la struttura denominata Red Bull Powertrains - il team anglo-austriaco scende in pista con il campione del mondo in carica Max Verstappen e il solidissimo gregario messicano Sergio Perez.
IL TEAM RED BULL F1
La sede storica del team si trova in Inghilterra, a Milton Keynes. Tuttavia, il Dna del team è austriaco visto il passaporto del magnate dell’industria Dietrich Mateschitz, appassionato di sport a tutto tondo e proprietario anche del team AlphaTauri (Toro Rosso fino al 2019) in F1. Sin dagli esordi nella massima serie la scuderia è gestita dal britannico Christian Horner, coadiuvato anche dal consulente e braccio destro del patron, Helmut Marko. L’ex pilota austriaco è infatti il coordinatore del Red Bull Junior Team, la cantera per giovani piloti che ha lanciato, tra gli altri, Sebastian Vettel, Daniel Ricciardo, Pierre Gasly, Carlos Sainz Jr. e i campioni Wec e Formula E, Sebastien Buemi, Jean-Eric Vergne e Antonio Felix Da Costa, oltre al già citato Verstappen. Impossibile dimenticare poi che uno dei grandi artefici dei successi Red Bull in Formula 1 è il direttore tecnico Adrian Newey, in squadra dal 2006 e “papà” delle monoposto in grado di dominare quattro campionati di fila nella massima serie. A oggi sono infatti cinque i titoli mondiali Piloti e quattro quelli Costruttori portati a casa, tutti firmati dall’attuale ferrarista Sebastian Vettel (2010, 2011, 2012, 2013) in coppia con l’australiano Mark Webber, prima del trionfo nel 2021 con Max Verstappen.
IL 2022 IN FORMULA 1
Forte del titolo di campione Piloti ottenuto da Max Verstappen al termine della splendida battaglia iridata con Lewis Hamilton nel 2021, la Red Bull riparte con il numero 1 stampato sul musetto della nuova RB18. La creatura del genio Adrian Newey promette bagarre e l'asso olandese è una certezza, anche se non mancano le incognite legate all'uscita di scena di Honda, che comunque continuerà a seguire, pur se in modo non ufficiale, il progetto del motore V6 turbo ibrido. Ci sarà una nuova lotta al vertice con Hamilton o sarà la Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz a contendere a Max lo scettro da campione?
IL 2021 IN FORMULA 1
Mera evoluzione della precedente Red Bull RB16, la ''nuova'' RB16B non ha cambiato molto nell'aspetto pur ripresentandosi in pista con ambizioni rinnovate. Sin dai test precampionato del Bahrain, la monoposto di Milton Keynes è apparsa già in grande forma anche per via di un inizio non eccezionale di tutti i motorizzati Mercedes. E poi c'è stato il fattore Max Verstappen, in grado di superare a pieni voti l'esame di maturità definitivo e lottare a ogni gara, ruota a ruota, non senza polemiche e veleni, contro il campionissimo Lewis Hamilton. Il risultato? La vittoria del titolo Piloti, al termine di una battaglia senza esclusione di colpi che ci ha tenuti incollati davanti alla tv per tutte e 22 le tappe iridate. Di certo un bel regalo per Honda, mostratasi all'altezza dei grandi rivali Mercedes nel loro ultimo anno di coinvolgimento ufficiale in Formula 1.
IL 2020 IN FORMULA 1
Terminata la lunga storia d’amore e odio con il motorista Renault (partner negli anni dei titoli mondiali) e dopo un primo anno di apprendistato con Honda, in cui la Red Bull è stata in grado di riportare al costruttore nipponico il primo podio, la prima pole position e la prima vittoria dal rientro in F1, gli austriaci non sono riusciti a ottenere molto di più nel 2020. Sempre accreditata di un ottimo telaio – non a caso firmato da Newey – ma al contempo di una power unit non all’altezza delle rivali, la squadra di Horner è riuscita a garantirsi con facilità il secondo posto in classifica costruttori (complice anche la stagione disastrosa della Ferrari), senza però riuscire mai davvero a impensierire il recordman Hamilton. Verstappen ha vissuto un campionato da grande protagonista portando anche a casa una pole position e due vittorie, confermandosi però spesso troppo lontano dai rivali di casa Mercedes. Meno bene è andata invece ad Alexander Albon, retrocesso a pilota di riserva a fine campionato a causa di prestazioni e risultati nettamente inferiori rispetto a quelle del (fortissimo) compagno di squadra.
LE STAGIONI PRECEDENTI
Come già detto, la potenza della power unit è sempre stato il punto debole di Red Bull Racing da quando si è entrati nell’epoca del turbo ibrido. Nel 2019 gli anglo-austriaci non hanno sfigurato nonostante la partnership appena nata con Honda e un sempre più maturo Max Verstappen è riuscito a chiudere in top-3 alle spalle dei due piloti Mercedes, portando a casa ben tre successi di tappa. In classifica costruttori, tuttavia la RB15 si è ancora confermata terza forza alle spalle della Ferrari, un po’ come accaduto anche nel 2018 e nel 2017, quando a difendere i colori delle “lattine” c’era ancora Daniel Ricciardo. Miglior risultato nell’era del turbo ibrido? Nel 2016 e nel 2014 quando, approfittando anche delle stagioni non proprio indimenticabili della Ferrari, la Red Bull ha chiuso al secondo posto sempre alle spalle della dominante Mercedes. Il peggior risultato è invece quello del 2015, quando la RB11 con Ricciardo e Kvyat ha terminato il mondiale in quarta posizione, dietro a Mercedes, Ferrari e Williams.
LE STATISTICHE DELLA RED BULL IN F1
Gran Premi disputati | 327 |
Vittorie | 76 |
Pole position | 74 |
Podi | 207 |
Giri più veloci | 76 |
Punti raccolti | 5.666 |
Titoli piloti | 5 |
Titoli costruttori | 4 |
Debutto in F1 | GP Australia 2005 |
Piloti 2022 | Max Verstappen #33 |
Sergio Perez #11 |
Statistiche aggiornate al GP Arabia Saudita 2022