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Prova

Jeep Cherokee 2014


Avatar di Mario Cornicchia , il 06/05/14

9 anni fa - L'anima Jeep si vede poco ma si sente. Guarda il video

L'anima Jeep si vede poco ma si sente molto nella Jeep Cherokee 2014. Il look fa discutere ma la versatilità mette d'accrdo tutti

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COM’E’ Dopo una serie di esercizi di stile stravaganti e più o meno riusciti ma sempre con una inconfondibile faccia da Jeep, come Compass, Patriot e Commander, con la nuova Jeep Cherokee 2014 l’identità di marca si diluisce come un burger infilato in una baguette. A fianco di Wrangler e Grand Cherokee, belle, fascinose e inconfondibilmente Jeep, alla nuova Cherokee manca un poco di aria di famiglia.

SETTE BARRE SETTE Dai tempi della Jeep WIllys, e salvo rare eccezioni come la famiglia Wagoneer, sulla faccia delle Jeep è stampata la cascata di sette feritoie di ventilazione, magari con fari tondi a fianco, soprattutto sulla Wrangler (ricordate quanto se la sono presa i fan del marchio quando la Wrangler è uscita con fari rettangolari?). Alla Jeep Cherokee 2014 le sette feritoie non mancano e si adattano al profilo puntuto del frontale. Insieme al taglio dei parafanghi sono i veri tratti distintivi Jeep, abbinati però a luci a biplano su due livelli (e ci sta), a una fiancata pulita che riprende nella linea di cintura la piega in basso da Jeep ma che non ha un vero carattere Jeep. E a una coda con le luci appoggiate tra portellone e lunotto che ha una sua originalità, ma che non ha nulla del carattere Jeep.

UNA VOCE FUORI DAL CORO Una scelta strana, questa, di disegnare una Jeep non Jeep, di non sfruttare una identità di marca così forte come ha fatto, per esempio Land Rover con la sua famiglia di Range Rover declinata fino alla Evoque. Una Jeep fatta per piacere a tutti, forse, meno forte e meno impegnativa nello stile? Chissà. Pure all’interno la Jeep Cherokee 2014 non ha una vera connotazione Jeep, anche se in conferenza stampa ci hanno detto che la consolle centrale riprende la classica forma del frontale di una Willys.

SALTO DI QUALITA’ L’interno, però, è anche poco Jeep in termini di qualità, decisamente migliorata e vicina alla Grand Cherokee piuttosto che alla vecchia Cherokee. Materiali morbidi per plancia e pannelli delle portiere, assemblaggi curati, comandi e componenti di buona qualità. Come anche il grande schermo da 8.4” che domina la plancia (da 5” sulla versione base) e il software UConnect di cui mostra le funzioni. O lo schermo da 7” a colori annegato tra gli strumenti che si lascia personalizzare con le informazioni di viaggio o di bordo preferite (da 3,5” monocromatico sulla versione base).

FLEXYBLE Rimanendo all’interno della nuova Jeep Cherokee, lo spazio abbonda e utilizza soluzioni di carico flessibili, come il divano posteriore diviso 60/40 che scorre per 15 centimetri, tutto in avanti per tenere i pupi più vicini ai sedili anteriori e liberare spazio nel bagagliaio per tutti i loro annessi e connessi, oppure spingendolo verso la coda per lasciare spazio alle gambe di chi siede dietro. Così facendo, il volume di carico passa da 500 a 412 litri, se si nasconde tutto sotto la tendina, da 714 a 591 litri se si sfrutta lo spazio fino al tetto. Tanto spazio per i bagagli e, se si lasciano a casa pupi e/o ospiti e si ripiega il divano, il volume sale a 1.267 litri, calcolati a filo dei finestrini. Sul lato sinistro del vano bagagli si può trovare poi il Jeep Cargo Management, che consente il montaggio di numerosi accessori per soddisfare le esigenze di carico più disparate, dalla borsa termica allo Storage Locker, un divisorio che può accogliere abiti e attrezzature sportive.

NON C’E’ DUE SENZA IL TRE Dietro le sette feritoie Jeep vivono due declinazioni del motore duemila diesel Multijet Euro5+ e un V6 Pentastar a benzina. Due declinazioni di potenza a gasolio, 140 e 170 cavalli, con la medesima coppia massima di 350 Nm, disponibile a 1500 giri se i cavalli sono 140 e a 1.750 giri per la versione più potente. 0-100 rispettivamente in 12 secondi e 10,3 secondi per le Cherokee 4WD (10,9” per la 140cv 2WD), 189 e 192 km/h (187 per la 2WD) e consumi medi dichiarati tra 5,3 e 5,8 l/100km. Altri numeri per la Jeep Cherokee 2014 3.2 V6: a benzina 272 cv, 315 Nm a 4.300 giri, 206 km/h, 8,4 secondi e 10 l/100km.

NOVE MARCE Per le nuove Jeep Cherokee a trazione anteriore il cambio è manuale a sei marce mentre per tutte le altre è di serie o optional (per la 140cv) il nuovo cambio automatico a nove marce. Sì, proprio nove, non è un errore di battitura, prima assoluta per Cherokee tra le sue concorrenti.

VERA JEEP OFFROAD Oltre alla trazione anteriore è disponibile, come accennato, la trazione 4WD, con tre schemi. Jeep Active Drive I per le Cherokee a gasolio, Jeep Active Drive II con marce ridotte per Cherokee 170 cv Limited e 3.2 V6, e Jeep Active Drive Lock che aggiunge anche il differenziale posteriore bloccabile, disponibile soltanto su Jeep Cherokee 3.2 Trailhawk. Tutte le 4WD possono viaggiare con la sola trazione anteriore inserita e, in questo caso, la trazione posteriore è completamente scollegata per limitare i consumi. In modalità 4WD la gestione della trazione è automatica e segue la scelta effettuata grazie al Selec-Terrain: Auto, Sport (alza i limiti dell’ESC, cambia la mappatura del motore e ripartisce la coppia fino a 40/60 tra ruote anteriori e posteriori), Snow (attiva 4WD, consente la partenza in seconda, tara il controllo della frenata per fondi scivolosi e ripartisce fino a 40/60 la trazione), Sand/Mud (attiva 4WD, frenata in modalità offroad, fino al 100% della trazione al posteriore) e Rock (solo per Jeep Active Drive Lock e con ridotte, frenata offroad e coppia fino al 100% al posteriore).

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TRAIL RATED Da vera Jeep, la nuova Cherokee ha la sua bella versione Trail Rated, ovvero adatta al fuoristrada impegnativo. La Cherokee Trailhawk è disponibile soltanto con il 3.2 V6 ed è dotata del Jeep Active Drive Lock, ha paraurti più adatti all’offroad, assetto rialzato di 2,54 cm, piastre sottoscocca e Selec-Speed Control con Hill Ascent/Descent Control (regola automaticamente la velocità in offorad con marce ridotte).

TRE VERSIONI Per Jeep Cherokee 2014 sono disponibili tre allestimenti: Longitude, Limited e TrailHawk. La dotazione è già ricca in partenza, con cerchi in lega da 17”, climatizzatore bizona, Hill Start Assist, cruise control, sensori di posteggio posteriori, luci posteriori LED, Selec-Terrain (per le 4WD), Uconnect con  schermo 5” e vivavoce Bluetooth, USB, Aux e lettore SD. Con questo equipaggiamento la Cherokee Longitude ha prezzi che partono dai 39.000 euro della Mjt II 140 cv a trazione anteriore e arrivano ai 45.000 euro della Mjt II 170 cv Active Drive I. Per 5.000 euro in più la Limited aggiunge rivestimenti in pelle, Uconnect con schermo da 8,4”, caricabatterie wireless per smartphone, portellone ad apertura elettrica, specchi ripiegabili elettricamente, sensori di posteggio anteriori e posteriori con telecamera posteriore, keyless, sensori pioggia e luci, sedile guida a regolazione elettrica e sedili anteriori riscaldabili e ventilati. Il top della gamma sono infine le versioni Limited e Trailhawk della 3.2 V6, entrambe a listino a 53.000 euro.

COME VA Da appassionato delle sette feritoie, lo stile della Jeep Cherokee 2014 non mi esalta. Jeep ha presentato tra le più fascinose concept al Salone di Detroit per anni e ora la Cherokee mi sembra davvero poco Jeep ma forse hanno ragione le menti del marketing a non voler calcare troppo la mano e ad affrontare il mercato con uno stile meno forte e originale.

GIU’ PIATTO Anche all’interno, dove apprezzo il salto in avanti sul fronte della qualità, non mi sento al volante di una Jeep, se non per il logo sul volante. Il balzo qualitativo è importante, però, e si lascia apprezzare ad ogni tocco. Il volante è stranamente piuttosto orizzontale per una moderna SUV ma è altrettanto sorprendentemente comodo abbinato alla posizione del sedile, se non per il fatto che, tenendo le mani ferme sul volante, quella che si trova in alto si allontana dalla spalla e costringe a stare più vicino del voluto al volante per non staccare la spalla stessa dallo schienale in curva.

TAPPETO VOLANTE La sensazione di qualità si apprezza anche in movimento. Le sospensioni a corsa lunga (17cm le anteriori e 19,8 le posteriori) assorbono bene e in gran souplesse buche e avvallamenti importanti anche in velocità e il lavoro dei tecnici per migliorare la silenziosità (dai vetri acustici ai materiali fonoassorbenti) porta ottimi frutti anche in velocità e su fondi irregolari. La nuova Cherokee è davvero confortevole. La corsa lunga delle sospensioni diventa corta in curva. La nuova Cherokee è ben piantata a terra, non fa l’inchino nemmeno schivando scogli che affiorano improvvisamente e non si scompone mai fino ai limiti di aderenza delle gomme, con l’asticella piazzata in alto. Il servosterzo elettronico trasmette sempre una piacevole sensazione di avere tutto sotto controllo e consente di infilare le curve come il filo nella cruna dell'ago

IL MINIMO Inizio la prima prova in anteprima della Jeep Cherokee 2014 con la sua versione base, 140 cavalli e trazione 2WD. Il motore fa miracoli, pensando anche la peso superiore ai 18 quintali: il quattro cilindri sale veloce di giri senza perdere smalto anche avvicinandosi ai 4.000 giri. Si lascia strapazzare se si ha fretta ma non ha bisogno di salire di giri per muovere agilmente la nuova Cherokee anche appena superata la soglia dei 1000 giri. E' un motore facile, brillante, ben insonorizzato e abbinato a un cambio a sei marce che si lascia maneggiare con soddisfazione anche da mani sportive. 

IL MASSIMO Finisco la prova con il massimo del gasolio per la nuova Cherokee: 170 cavalli, cambio automatico a nove marce e trazione Jeep Active Drive. Il motore non mi stupisce rispetto alla versione meno potente (tra cambio e trazione il peso aumenta di 130kg), la coppia uguale ma spostata un poco più in alto rispetto alla versione con 140 cavalli invita il cambio a giocare con le sue nove marce per trovare la migliore. Selezionando Auto con il pomello del Selec-Terrain le cambiate sono dolci e quasi inavvertibili ma non particolarmente veloci, con la logica di gestione che prima di cambiare prova a sfruttare la coppia del motore. Una logica di gestione pensata forse più per il driver americano. Al driver europeo pensa la logica Sport che si dimostra più rapida a capire le intenzioni di chi sta al volante. Più reattiva è anche la risposta del motore mentre è diffiicile rendersi conto della differente logica di gestione della trazione. Paragonando la nuova Cherokee 2WD alla 4WD, mi piace di più la versione a due ruote motrici, più reattiva quando si gioca on il tiro-rilascio dell'acceleratore, mentre la 4WD è più neutra in curva

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Pubblicato da M.A. Corniche, 06/05/2014
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