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Prova su strada

Toyota Aygo 2014


Avatar di Mario Cornicchia , il 16/06/14

9 anni fa - Look manga, ma è sempre pratica ed economica

Cambio di rotta per la piccola Aygo. La Toyota Aygo 2014 punta a nuovi territori di conquista e su un look aggressivo

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COM’E’ Cambio di rotta per la piccola Aygo. Mentre le cugine francesi, Peugeot 108 e Citroen C1, si rifanno il trucco per consolidare il loro successo sul pubblico femminile, Toyota Aygo 2014 punta a nuovi territori di conquista, punta ai giovani uomini. Se nella prima generazione del 2005 la parentela tra le tre cugine era evidente, ora la differenza è massima, con Aygo che sembra davvero frutto di un progetto differente.

X FACTOR Che la Toyota Aygo 2014 punti ai giovani maschi con il suo stile sportivo è evidente. Lo stile è decisamente aggressivo, a partire dalla X stampata sul muso da cui partono le linee che disegnano anche i fianchi e che distinguerà anche la prossima Yaris. La grande X traccia in basso i contorni della bocca e include paraurti e fendinebbia mentre in alto sostiene il cofano e disegna la zona dei fari proseguendo fino al parabrezza.

SCULTOREA Se la X disegna una faccia aggressiva come il trucco mimetico sotto agli occhi di un marine, Toyota Aygo è coerente anche sui fianchi, con la linea dei vetri laterali che continua la X anteriore e sale verso la coda. Anche la coda non scherza in quanto a originalità e a sportività: la parte bassa riprende in contrasto la parte bassa della X anteriore ispirandosi quasi a un estrattore aerodinamico e, in alto, luci scultoree e sportive fanno da cornice a un portellone tutto in cristallo.

MULTIFACE La X frontale e la parte bassa della coda sono disponibili in differenti colori e sono facilmente sostituibili per personalizzare Toyota Aygo 2014 e per renderla più femminile o più maschile, giocando su differenti colori in contrasto o ton-sur-ton con il colore della carrozzeria. Tutta nera o tutta argento, per esempio, smorzano le linee aggressive disegnate dalla X. La personalizzazione può avvenire in qualsiasi momento, anche se vi stancate dopo qualche anno della solita Aygo. La personalizzazione continua anche all’interno, giocando con le plastiche della plancia e della consolle centrale che, anche in questo caso, si possono sostituire facilmente in qualsiasi momento. In totale sono dieci gli elementi che si possono sostituire.

CILINDRO MAGICO Lo stile dell’interno è dominato da due elementi, la strumentazione e la consolle centrale. Gli strumenti sono in blocco con il piantone del volante e sono solidali nella regolazione, possibile soltanto in altezza. Un grande cilindro racchiude il tachimetro e un visore digitale al centro, con contagiri e spie supplementari ai lati del cilindro.

X-TOUCH La parte centrale della plancia è dominata dallo schermo da 7” del sistema x-Touch, un sistema di infotainment moderno che può riprodurre lo schermo del proprio smartphone se questo è dotato di MirrorLink. Oltre a questa funzione Connect, X-Touch propone anche altri quattro menu raggiungibili facilmente cliccando su grandi icone: telefono, audio, telefono, car information e un opzionale Navi-Box.

THREE ONLY Il motore disponibile per Aygo 2014 è la versione riveduta e corretta del mille tre cilindri che spinge la prima Aygo. Ha avuto una serie di interventi importanti tra cui l’introduzione del ciclo Atkinsons, l’aumento del rapporto di compressione, nuovi collettori di aspirazione e collettori di scarico integrati nella testata, sistema di fasatura variabile delle valvole VVT-i rivisto e altro ancora. I cavalli sono 69, con 95 Nm di coppia massima a 4.300 giri di cui 85 disponibili a 2.000 giri per 160 km/h e 0-100km/h in 14,2 secondi. I consumi sono ancora più contenuti con 4,1 l/100 km dichiarati per il ciclo combinato.

OTTIMIZZATA Stesso passo (2.340 mm), più lunga di 25mm e più bassa di 5 mm, la nuova Toyota Aygo riesce ad aumentare l'abitabilità e il bagagliaio (+29 litri aumentando la distanza tra la soglia e i sedili posteriori di 75mm). La piattaforma Aygo si evolve anche nelle sue caratteristiche dinamiche, con carreggiate allargate di 8 mm, barra antirollio più rigida come la scocca che, oltre a utilizzare acciai altoresistenziali passa da 119 a 544 punti di saldatura.

STAI ZITTA! Criticata dai clienti che, come me, hanno trovato la prima Aygo troppo rumorosa, Aygo 2014 ha ricevuto molte attenzioni a riguardo. Il rumore del motore cambia grazie a nuovi condotti di aspirazione e a un migliore isolamento. Per il rumore di rotolamento il pianale guadagna un rivestimento in asfalto, l'aerodinamica migliora e per le portiere ci sono nuove guarnizioni e una posizione di riposo per i tergicristalli. Un nuovo supporto motore idraulico riduce le vibrazioni.

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DUE O QUATTRO? La gamma della Toyota Aygo 2014 è composta da una sola scelta per il motore, da una doppia scelta per il numero di portiere, 3 o 5, e da una quadrupla scelta negli allestimenti. X-cool è l’allestimento di attacco per 11.350 euro dotato di climatizzatore manuale, alzacristalli elettrici (anteriori, i posteriori si aprono a compasso), sistema VSC per il controllo di stabilità e trazione, volante regolabile in altezza, radio con bluetooth e ingressi Aux, e USB. X-play è l’allestimento più dotato, costa 12.100 euro e aggiunge il climatizzatore automatico, il sistema x-touch e la telecamera posteriore. Le 5 porte costano 450 euro, il cambio x-shift 500 euro e il navigatore 450 euro. Sulla base di x-play sono disponibili anche l’allestimento X-cite (+1.050 euro, solo per Aygo 5 porte) e X-clusiv (+1.100 euro) che aggiungono a x-play vernice metallizzata e cerchi in lega, X-cite in chiave sportiva e X-clusiv in chiave chic (e con apertura keyless). Per il lancio Aygo si propone in salsa X-play a 10.250 euro (3 porte) con sensore luci e paraurti posteriore con inserto nero lucido.

COME VA Ha uno stile manga la Toyota Aygo 2014, uno stile decisamente aggressivo che trovo un po’ forte per una piccola. Fun è la parola d’ordine dei progettisti giapponesi, intesa come divertimento di guida, che non passa per forza dallo stile aggressivo ma che si può declinare anche in una faccia simpatica e divertente. Ma forse sono ormai fuori target e ai giovani uomini lo stile aggressivo piace ancora. Anche su un’auto lunga 345 centimetri.

PIU’ SPAZIO Della prima generazione di Toyota Aygo ho sempre apprezzato la praticità e l’economicità racchiuse in così poco spazio, caratteristiche che la nuova Aygo migliora. Cinque porte grandi in rapporto alle dimensioni per avere un accesso facile anche ai posti posteriori. Posti che sono veri e utilizzabili anche da adulti normosviluppati. Un bagagliaio vero (+26 litri per 168 in totale), in cui caricare comodamente due borse da cabina aeronautica o la spesa settimanale.

SOLLEVATI La posizione di guida è pensata per chi ama guidare in alto. Il sedile si regola in altezza ma soltanto nella parte posteriore della seduta così che, se lo abbassate al massimo, rimane alta la parte sotto alle cosce, posizione che alla fine però non disturba e non stanca. Il volante si regola solo in altezza insieme al blocco strumenti, garantendone così la visibilità in ogni regolazione, ma costringe a stare troppo vicini con le gambe per mantenere la corretta distanza delle spalle dal volante. Il volante è ora più verticale, rimanendo sempre un poco orizzontale.

X-BOXE  La praticità è fatta anche dalle dimensioni, maneggiabili e posteggiabili facilmente nel traffico cittadino grazie anche a un diametro di sterzata minimo che consente manovre in un fazzoletto. E se parliamo di Fun, la Toyota Aygo Fun lo è sempre stata, anche con una faccia più normale. Motore brillante e propenso a salire di giri rapidamente e telaio veloce e preciso per una guida divertente con cui dare filo da torcere su strade piene di curve ad auto più potenti e costose. Ora per ridurre ancora di più consumi ed emissioni, il motore mi pare abbia perso un poco di brillantezza. La cura Atkinsons non gli ha fatto bene sul fronte del Fun, rendendolo più lento ai bassi regimi (e non è un caso che in Toyota finora abbia abbinato motori a ciclo Atkinson a motori elettrici che spingono ai bassi regimi). Tirando le marce il motore torna al ciclo otto e alla sua brillantezza consueta. Va detto, però, che per la prima prova erano disponibili soltanto Aygo in versione Eco, che non arriva per ora in Italia, con rapporti del cambio più lunghi per terza, quarta e quinta marcia.

X-SHIFT Il cambio x-shift non è un fenomeno di rapidità ma è sufficientemente rapido per farmelo preferire al cambio manuale. Non è un cambio che fa tutto da solo ma con un piccolo aiuto dosando al meglio l’acceleratore diventa piacevole e, se si ha bisogno di tutta la potenza al volo, il kick down è veloce. Ha i rapporti della Aygo Eco ma un rapporto finale più corto che la rende più adatta alla città che ai viaggi con regimi elevati in velocità.

BE QUIET Un difetto della prima Aygo era il comfort acustico, decisamente pensato per una guida cittadina ma trascurato appena si varcavano le porte della città. Su questo fronte la nuova Aygo 2014 ha fatto un bel passo avanti, con una livello di isolamento dai rumori meccanici e di rotolamento delle ruote e una aerodinamica che consentono di utilizzare Aygo anche per trasferte autostradali. Terreno su cui, peraltro, la Aygo ha anche un grande vantaggio, quello dei consumi che sono sì ridotti in città ma anche a marcia costante in autostrada, per fare concorrenza al treno.

MORBIDA Per la prima prova in anteprima è stata scelta l’Olanda, terreno non certo famoso per le sue curve. In quelle tre curve che ho trovato ho messo alla prova il telaio della nuova Aygo, con il ricordo ben cementato nella mia mente di quello della prima Aygo che trovavo davvero divertente. Ora la scocca è più leggera e più rigida con il numero di punti di saldatura triplicato e la barra antirollio più rigida. La componente Fun rimane, la Aygo rimane svelta e sincera anche se mi sembra tenda a rimanere meno piatta rispetto alla prima Aygo, appoggiandosi di più alle ruote esterne alla curva. Ma aspetto di poterla provare su curve e vere e nostrane per il verdetto finale.


Pubblicato da M.A. Corniche, 16/06/2014
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