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F1 2021

F1, la guerra tra Red Bull e Mercedes adesso si sposta (anche) sui pit-stop


Avatar di Salvo Sardina , il 25/06/21

2 anni fa - Battibecco tra i team principal delle scuderie in lotta per il mondiale

F1, è guerra Red Bull-Mercedes anche sui pit-stop

È lotta su tutti i fronti, quella tra le due scuderie rivali per il titolo. E dopo ali flessibili e pressioni gomme, adesso la polemica tra Wolff e Horner si sposta sui cambi gomme
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GUERRA A TUTTO CAMPO Nella ipertecnologica Formula 1, persino la competitività dei team nei cambi gomme è diventata terreno fertile per le polemiche. Facilmente prevedibile, in una stagione di lotta al vertice dove sono i millesimi in qualifica e le scelte strategiche del muretto a fare la differenza tra una vittoria dell’uno o dell’altro competitor, sebbene ci sia da scommettere che, fino a qualche ora fa, in pochi avrebbero pensato che Mercedes e Red Bull potessero litigare (anche) per la rapidità dei meccanici nei pit-stop. Ma cosa è successo? Facciamo un passo indietro al giovedì del Gp di Stiria, quando da fonti vicine alla Fia è trapelata l’emanazione di una nuova direttiva tecnica destinata a rallentare la velocità dei cambi gomme a partire dal prossimo Gp d’Ungheria.

F1 GP Stiria 2021, Spielberg: Christian Horner (Red Bull) e Toto Wolff (Mercedes) in conferenza stampa F1 GP Stiria 2021, Spielberg: Christian Horner (Red Bull) e Toto Wolff (Mercedes) in conferenza stampa

PERCHÉ LA FIA VUOLE RALLENTARE I PIT-STOP? COSA STABILISCE LA NUOVA DIRETTIVA TECNICA SUI CAMBI GOMME?

In Formula 1, si sa, il tema della sicurezza è ultimamente considerato come prioritario. E pare che la Federazione abbia messo nella lente d’ingrandimento i pit-stop sempre più veloci e, per questo, potenzialmente meno sicuri. E proprio nell’ottica di evitare possibili incidenti con auto rimandate in pista o in pit-lane con una gomma non correttamente fissata, sarebbe stata emanata la nuova direttiva tecnica che imporrebbe un tempo minimo di due decimi tra il completamento del pit-stop e il semaforo verde per ripartire. Una frazione di secondo abbastanza piccola per le… persone normali, ma decisamente rilevante in Formula 1 e che, nell’idea dei tecnici Fia, darebbe il tempo ai meccanici di accorgersi di un eventuale problema di avvitamento del dado.

F1 GP Portogallo 2021, Portimao: un pit-stop di Lewis Hamilton (Mercedes AMG F1) F1 GP Portogallo 2021, Portimao: un pit-stop di Lewis Hamilton (Mercedes AMG F1)

PERCHÉ RED BULL SI OPPONE?

Una direttiva che ovviamente non è passata inosservata soprattutto agli occhi di Red Bull, il team che comanda entrambe le classifiche iridate e che, con ben cinque premi per il pit-stop più veloce su sette Gp fin qui disputati, si è rivelato essere il migliore in questa pratica. Una direttiva che, secondo i vertici di Milton Keynes, sarebbe stata studiata appositamente per mettere i bastoni tra le ruote ai meccanici più bravi del paddock. In che modo? Parrebbe che la Mercedes – che negli ultimi Gp ha più volte commesso errori durante i cambi gomme (vedi Bottas a Monte Carlo e a Sakhir) – abbia deciso di prendersi un margine di sicurezza prima di rimandare in pista le proprie monoposto. La Red Bull, invece, forte di un sistema ormai collaudato che prevede un’automazione che ottimizza i “tempi morti” tra la fine del cambio gomme e l’ok per ripartire, perderebbe questo vantaggio con l’applicazione della nuova direttiva tecnica. In soldoni, sarebbero in media due i decimi a pit-stop che, dal prossimo Gp d’Ungheria, verrebbero “consegnati” ai diretti rivali per il titolo.

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RED BULL, CHRISTIAN HORNER VA ALL’ATTACCO: “VOGLIONO OSTACOLARCI

La direttiva tecnica è certamente prolissa – ha spiegato oggi in conferenza stampa il team principal Red Bull, Christian Horner – e bisognerebbe chiedersi se si tratta o meno di un cambio dei regolamenti. Suppongo che sia stata emanata perché siamo molto competitivi, abbiamo il record mondiale del pit-stop più veloce e non è certo un caso se siamo noi ad aver fatto la maggior parte dei cambi gomme migliori. Per questo trovo la situazione molto spiacevole, perché è dovere di ogni competitor assicurarsi che la macchina riparta in maniera sicura, pena una punizione brutale come quella di dover fermare l’auto. Quindi non capisco quale sia l’obiettivo della direttiva tecnica... Ovviamente, quando non puoi essere battuto, la cosa più naturale che i tuoi rivali possono fare è cercare di rallentarti. Ed è esattamente quello che sta accadendo in questo caso. Stanno mettendo sul piatto una quantità assurda di energie per ostacolarci, il che ovviamente accade in ambienti competitivi come questo. Ma ci sono abituato e non credo che perderò il sonno per questo”.

F1 2021, Christian Horner è il team principal della Red Bull Racing F1 2021, Christian Horner è il team principal della Red Bull Racing

MERCEDES, IL PUNTO DI VISTA DI TOTO WOLFF

Seduto proprio di fianco al grande rivale per il titolo mondiale, ovviamente non è mancato il punto di vista di Toto Wolff: “Abbiamo semplicemente posto alla Fia una domanda circa un meccanismo di sicurezza correlato al nostro sistema, che stiamo utilizzando e che vorremmo ulteriormente ottimizzare. È successo direi tre o quattro settimane fa e si trattava solo di una domanda sul piano tecnologico. Ha forse innescato un ragionamento diverso? Non lo so, magari è così, ma questo è l’unico quesito che abbiamo posto alla Federazione. Il danno da un pit-stop sbagliato è enorme e noi abbiamo avuto la politica di assicurarci che non sarebbe accaduto e, per farlo, abbiamo perso un po’ di velocità nella manovra di cambio gomme. Ma è stata una nostra decisione e non ha niente a che fare con nessun altro. Un pit-stop veloce è bello da vedere, ma non sono al 100% sicuro che sia così determinante nel differenziare le performance, perché stiamo comunque parlando di uno o due decimi in media. Sarà interessante vedere cosa verrà fuori dall’applicazione di questa nuova direttiva”.

F1 2021, Toto Wolff è il team principal della Mercedes F1 2021, Toto Wolff è il team principal della Mercedes


Pubblicato da Salvo Sardina, 25/06/2021
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