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F1 Baku, Binotto: "Affidabilità preoccupa". E sulla strategia...
F1 2022

Ferrari, Binotto e la disfatta di Baku: "Affidabilità preoccupa, ma non ci abbattiamo".


Avatar di Salvo Sardina , il 12/06/22

1 anno fa - Le parole a caldo del team principal della Ferrari dopo il GP Azerbaijan 2022

Il team principal della Ferrari commenta la disfatta dei suoi nel GP Azerbaijan. Ma si prende anche una piccola rivincita sulla strategia: "Scelta corretta, gli altri hanno sbagliato"
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Il volto della delusione Ferrari dopo la disfatta del GP Azerbaijan 2022, concluso con un doppio ritiro nei primi 20 giri di gara, è quello di Mattia Binotto. Il team principal del Cavallino, dopo l'entusiasmante pole position ottenuta da Charles Leclerc in qualifica, ancora una volta si trova a commentare un risultato domenicale non soddisfacente. E se stavolta sul banco degli imputati non ci sono le strategie come due settimane fa a Monte Carlo – l’ingegnere, anzi, difende la scelta del pit-stop anticipato in regime di Virtual Safety Car – è l’affidabilità il punto debole della rossa, al terzo ritiro per motivi tecnici nelle ultime tre gare.

F1 GP Azerbaijan 2022, Baku: il ritiro di Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) F1 GP Azerbaijan 2022, Baku: il ritiro di Charles Leclerc (Scuderia Ferrari)

BINOTTO NON SI ABBATTEL’affidabilità è una preoccupazione – ha spiegato Binotto ai microfoni Skyma così come non ci eravamo esaltati a inizio stagione, adesso non ci abbattiamo. Sappiamo che c’è molto lavoro da fare, l’incremento della prestazione sulla power unit è stato enorme rispetto all’anno scorso ed evidentemente lo stiamo un po’ pagando in termini di affidabilità. Problemi agli altri motorizzati Ferrari? I casi vanno visti singolarmente e non credo che tutti i problemi siano stati correlati al motore, anzi, almeno uno dei due ritiri dei nostri clienti non sembra legato a un nostro prodotto. Certo, però, dobbiamo guardare a tutto nel suo insieme, anche quanto accaduto a Carlos (Sainz, ritirato nei primi giri per un problema al brake-by-wire, ndr). L’affidabilità è un tema che va considerato a 360 gradi, per vincere bisogna essere perfetti e noi non lo siamo ancora. Dobbiamo migliorare, ma questa squadra è in grado di farlo”.

F1 2022, GP Azerbaijan: la rottura sulla Ferrari di Charles Leclerc F1 2022, GP Azerbaijan: la rottura sulla Ferrari di Charles Leclerc

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IL TIMORE PENALITÀ Certo è che, con la rottura di altre componenti del propulsore sempre sulla monoposto di Leclerc, si fa sempre più imminente il rischio di una penalizzazione: già al terzo turbo in sole otto gare, sul monegasco incombe la spada di Damocle di una retrocessione in griglia nel momento in cui userà il quarto componente. “Analizzeremo quello che c’è da analizzare – ha aggiunto il team principal della rossa – ma correggere i problemi non sarà possibile in una settimana, soprattutto se si tratta di problemi strutturali. Possiamo però provare a gestire così come avevamo fatto in questo inizio di stagione, visto che nelle prime gare non abbiamo avuto inconvenienti a ogni GP. Certo dovremo mettere componenti nuovi, inutile però parlarne adesso. Dobbiamo analizzare quanto accaduto e poi decidere quali saranno le azioni da prendere. La penalità potrebbe arrivare entro fine stagione, valuteremo”.

F1 GP Azerbaijan 2022, Baku: Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) F1 GP Azerbaijan 2022, Baku: Charles Leclerc (Scuderia Ferrari)

OK LA STRATEGIA Pur senza avere la controprova, visto che il ritiro ha definitivamente chiuso i giochi tattici, Binotto si è però voluto togliere qualche sassolino dalla scarpa, prendendosi una piccola rivincita dopo le critiche per gli errori strategici del GP Monaco: “A inizio gara, con le Medium, il passo gara era simile a quello della Red Bull. Charles stava recuperando su Perez, Carlos risparmiava le gomme per allungare la prima parte. Sapevamo che le Hard erano mescole molto resistenti, dunque eravamo fiduciosi di arrivare fino a fine gara. Strategicamente non è che abbiamo fatto noi una scelta diversa dagli altri, semplicemente gli altri hanno sbagliato. Era giusto fermarsi quando ci siamo fermati noi, abbiamo azzeccato la scelta e gli altri no. Il pit-stop in regime di Virtual Safety Car ci avrebbe dato un bel vantaggio. Peccato non averlo concretizzato”.


Pubblicato da Salvo Sardina, 12/06/2022
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