Marchi auto in Cina, la mappa Instagram di Gruppi e sotto-brand
Costruttori

Invasione dalla Cina. E in Cina chi comanda? Il "Sistema Solare"


Avatar di Lorenzo Centenari, il 29/09/25

6 ore fa - Cinesi alla conquista dell'Europa. E quali marchi comandano in patria?

Brand cinesi alla conquista dell'Europa. E quali marchi comandano in patria? L'infografica che mappa il mega mercato locale

Le esplicite intenzioni di conquista del mercato auto europeo da parte dei Costruttori cinesi è l'argomento del 2025. Appassionante, certo (oltre che un pizzico angosciante).

Interessante, per leggere con maggior chiarezza le dinamiche automobilistiche sino-europee, può risultare anche scoprire cosa accade a monte. Ovvero: chi domina le vendite di auto in Cina, il più grande mercato auto al mondo, oltre che il più complesso a misurarsi. 

A nostro beneficio, ecco che sui social fa la sua comparsa un'infografica ultra-dettagliata. Una sorta di mappa concettuale, grazie a cui l'industria auto cinese è un po' più facile a comprendersi (sì, ''un po''). 

Autore del grafico è l'analista di settore Felipe Munoz, che pubblica la sua fatica sul proprio profilo Instagram. Buon divertimento (e usa lo zoom...). 


Il mappaCina

In termini di fatturato, i quattro Gruppi più grandi della Repubblica Popolare sono, rispettivamente, Geely, BYD, Cherye Changan, con gli ultimi due interamente di proprietà statale.

Quattro maxi Gruppi catalizzano oltre la metà (56%) di tutte le vendite di auto in Cina. Tutti quanti ricevono sussidi dal governo di Pechino, ma in proporzioni variabili: le aziende più vicine al ''sole'' sono quelle con il maggiore coinvolgimento statale.

Attorno a ognuno dei ''Magnifici 4'' orbitano a loro volta intere galassie di brand. Alcuni dei quali sono noti anche in Europa. Altri no, per niente.

Oltre ai Big 4, altri importanti conglomerati sono SAIC e BAIC.

Mercato auto cinese, un sistema di cerchi concentrici (Felipe Munoz / Instagram)Mercato auto cinese, un sistema di cerchi concentrici (Felipe Munoz / Instagram)

Esistono tuttavia anche marchi medio grandi, o vere e proprie start-up, che nel 2025 mantengono ancora un certo grado di indipendenza. Come Nio, Leapmotor, XpengLi Auto.

China 100 Status Index

Munoz condivide anche un secondo grafico a piramide che mostra come i primi 100 marchi (109 per la precisione) si posizionano sul mercato in base al target di riferimento.

Al vertice della catena alimentare siedono brand ultra-premium come Hongqi, YangWang e Maextro. Un gradino sotto stanno Xiaomi, Nio e Li Auto.

Al di sotto ancora, i livelli premium e sub-premium sono affollati da nomi come Stelato, Denza, Aito e Xpeng.

La base della piramide è infine piastrellata di marchi budget poco conosciuti in Occidente, tra i quali Sinogold, Hima, Pocco e tanti, tanti altri.


Selezione naturale

Come si evince, il mercato cinese è una costellazione sconfinata. Secondo gli analisti alla Munoz, è improbabile che tutti quei marchi, tra 10 anni, saranno ancora in circolazione.

Presto o tardi, i grandi Gruppi accorpereranno alcuni dei loro sotto-marchi, oppure li abbanderanno del tutto.

Quanti di questi marchi auto conosci? (Felipe Munoz / Instagram)Quanti di questi marchi auto conosci? (Felipe Munoz / Instagram)

Un po' come accaduto in Europa e negli Stati Uniti, con nomi come Pontiac, Oldsmobile, NSU, Rover, Autobianchi e centinaia di altri marchi storici scomparsi dagli showroom nel corso dei decenni.

Tutti concordi, invece, che a non sparire, anzi a crescere in modo esponenziale, sarà l'influenza dell'industria auto cinese in giro per il mondo. Europa in primis. Italia inclusa.

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Pubblicato da Lorenzo Centenari, 29/09/2025
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