Non sorprende affatto che Xiaomi, stella nascente del mercato auto cinese, ora guardi a Occidente e metta nel mirino il Vecchio Continente.
Celebre per i suoi smartphone (ma fa un sacco di altre cose, dai trapani ai tagliacapelli), rapidamente affermatasi in patria anche come Costruttore di SUV e berline elettriche, il colosso di Pechino ufficializza che entro il 2027 lancerà i suoi veicoli pure in Europa.
Una buona notizia per i fan del marchio, che allo smartphone o allo smartwatch potranno associare (budget permettendo) lo smartSUV, ma anche una pessima notizia per la concorrenza. Che vede Xiaomi come una concreta minaccia.
E con buona ragione. Anzi, per almeno tre ragioni.
Un turbo nei bilanci
L'espansione internazionale della divisione automotive avviene dopo un balzo impressionante nei risultati finanziari: nel secondo trimestre del 2025, l'utile netto è salito del +133% (11,9 miliardi di yuan, circa 1,4 miliardi di euro) grazie a una domanda travolgente per il SUV YU7.
Le vendite sono triplicate in valore e le auto consegnate sono aumentate del +197,7 %, con oltre 81.300 unità vendute.
A sua volta la berlina SU7, già sul mercato dal 2024, ha venduto in Cina più di Tesla Model 3 tra aprile 2024 e gennaio 2025, registrando ordini per 248.000 unità in nove mesi.
Le perdite si sono ridotte drasticamente e si prevede che la divisione EV diventerà redditizia già entro fine 2025.
Xiaomi, le 3 carte vincenti
Come si accennava, gli assi nella manica di Xiaomi per impensiere le rivali già attive in Europa sono almeno tre.
- Prestazioni
Il SUV YU7, presentato a marzo 2025, colpisce per un’autonomia fra 760 e 835 km (ciclo CLTC), un tempo di ricarica 10-80% rapidissimo e performance elevate in tutte le varianti, fino a 508 kW di potenza. La versione Max accelera da 0 a 100 km/h in 3,23 secondi.
- Tecnologia
I suoi veicoli sfruttano l'ecosistema integrato Xiaomi: display “HyperVision”, sistema HyperOS compatibile con altri dispositivi Xiaomi e iOS. Inoltre, per il mercato europeo, Xiaomi sta reclutando manager provenienti da BMW e da settori come la F1 per rafforzare la propria R&D in loco.
- Prezzo
In Cina, la cifra di partenza per YU7 è fissata all'equivalente di circa 35.000 dollari: leggermente sotto quella di Tesla Model Y. Ops.
Cosa perturba Tesla & Co.
In Cina, Xiaomi ha già superato Tesla nelle vendite. YU7 si propone come alternativa più veloce, più economica e forse più tecnologica di Model Y. Logico che il marchio USA tema che Xiaomi ora venga a disturbare la sua leadership anche in Europa.
Non dorme sonni tranqulli nemmeno BYD. La quale, è vero, fa leva su una catena logistica robusta (anche propria) e ora produce localmente per affrontare la concorrenza europea. Ma Xiaomi risponde con un’offerta tecnologicamente raffinata e una politica prezzi aggressiva, una combinazione difficile da contrastare.
Quanto ai premium europei (BMW, Mercedes, Porsche, etc.): i costi di produzione più elevati rendono difficile competere sui prezzi. E sulle performance, Xiaomi ha già mostrato quello di cui è capace e son dolori.
Su qualità e prestigio, ovviamente, è tutto un altro discorso. Per adesso.
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Prezzi competitivi, prestazioni premium, ecosistema tecnologico integrato. Tutto quanto in un contesto di rapida scalabilità operativa e capacità finanziaria.
Xiaomi, quando il gigante elettronico gioca a fare l'outsider automobilistico. Premesse scoppiettanti.