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Controversie

Xiaomi SU7: per la Taycan cinese, è partenza col botto (non in senso buono)


Avatar di Lorenzo Centenari , il 07/05/24

1 settimana fa - Non solo le polemiche attorno alla piattaforma "Modena". Lato sicurezza...

Xiaomi SU7, l'elettrica tra incidenti e polemiche sul nome Modena
Non solo le polemiche attorno alla piattaforma "Modena". Anche lato sicurezza, la prima auto elettrica della tech company cinese non convince

La diatriba sui diritti di utilizzo del nome di una città per la sua piattaforma (vi ricorda niente?), certo. Ma le controversie su una piattaforma che si chiama ''Modena'' (o che ''avrebbe dovuto'' chiamarsi così: vedi ultimo paragrafo) sono un bicchiere d'acqua fresca, se paragonate alle polemiche circa la sicurezza. Xiaomi SU7 è un'auto elettrica che frena, oppure no? Perché fioriscono testimonianze poco confortanti. L'impressione è che l'esordio di Xiaomi nel mondo auto, ovvero il primo esperimento in assoluto della produzione e la commercializzazione di un veicolo da parte di un'azienda di tecnologia (con buona pace di Apple e della sua auto ''fantasma''), sarebbe potuto filare un po' più sereno. Intanto, in video (primi secondi di clip), una Xiaomi che in pista tira dritto ad una curva e sbatte. Tira dritto, perché i freni non rispondono.

EMERGENZA FRENI Il driver della SU7 coinvolta nel crash, tale Thao Zung Liao Che, spiega di aver udito, già nelle manovre precedenti al botto, un rumore stridente provenire dai dischi dei freni, segnale inequivocabile di usura ultra-precoce. Il servizio del canale YouTube China Observer (controintuitivamente, un canale USA e assai severo con le auto cinesi: vai tu a capire perchè...) contiene anche il contributo di un secondo tester, il blogger Director Xiong. Il quale tester, a sua volta, guidando in pista l'anti-Tesla in pectore (o anti Taycan?) made in Shanghai (la SU7 è prodotta in collaborazione col colosso SAIC) lamenta di aver registrato gravi problemi ai freni. ''Sconsiglio vivamente di guidare SU7 in pista - avverte Xiong -, quel che è capitato a me è capitato a numerose altre Xiaomi nel corso dello stesso giorno''. A provocare un ''dritto'' dopo l'altro alle Xiaomi, sempre un problema all'impianto frenante: immagini mostrano il materiale di attrito dei dischi completamente disintegrato, dopo solo un paio di giri di pista.

Due giri di pista e il disco perde efficacia (YouTube / China Observer) Due giri di pista e il disco perde efficacia (YouTube / China Observer)

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REALTÀ E FINZIONE? Dell'inconveniente è giunta immediatamente notizia anche alla stessa Xiaomi, che si sarebbe in parte discolpata, sostenendo che la propria berlina elettrica ''impiega dischi freno Nao pensati per venire incontro alle esigenze quotidiane di un utente stradale, bilanciando performance e comfort acustico'', quindi non concepiti per un impiego sportivo. La dichiarazione, qualcuno fa notare, contrasta tuttavia con i precedenti proclami della Casa, secondo i quali SU7 restituirebbe alte prestazioni e feeling corsaiolo. Sotto, il video che si focalizza sulla modalità ''drift''

CATTIVE ABITUDINI Xiaomi entra nella mischia del mercato auto, pronti via e già assaggia il clima che la attende. Negli ultimi giorni, in Italia a tenere banco è invece la querelle sull'uso della denominazione ''Modena'' che la tech company cinese intendeva fare della propria nuova piattaforma per vetture elettriche. Dapprima il sindaco del capoluogo emiliano, Gian Carlo Muzzarelli, successivamente anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, avevano espresso tutta la loro contrarietà, insieme all'intenzione di contrastare l'iniziativa anche sul piano legale. Si apprende ora che Xiaomi, su pressione del Mimit, per rispettare le norme italiane sulle indicazioni fallaci avrebbe rinunciato al nome Modena. Se non altro, vista la vicenda che ha coinvolto Alfa Romeo Milano, oggi Alfa Romeo Junior, il Governo dimostra coerenza. E par condicio tra industria ''locale'' e industria estera.

Xiaomi e la piattaforma Modena: ''Contrordine, compagni'' Xiaomi e la piattaforma Modena: ''Contrordine, compagni''


Pubblicato da Lorenzo Centenari, 07/05/2024
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