CHI L’HA DETTO… In barba al detto “chi più spende, meno spende” Honda rilancia la sfida dello scooter economico: dopo il PCX 125, ecco l’Honda Vision. Due scooter diversi ma stessa filosofia: convincere che senza svenarsi ci si può portare a casa un Honda vero, anche avvicinandosi ai prezzi dei più agguerriti competitor asiatici. Missione possibile grazie alle economie di scala su cui può contare Honda, la produzione dislocata in Cina e una cilindrata un po’ insolita per il mercato italiano: 110 cc.
TRATTI DI FAMIGLIA Proprio il fatto di fermarsi a 110 cc, a detta dei tecnici Honda, ha giocato un ruolo chiave nel contenere i costi potendosi permettere, così, un prezzo decisamente aggressivo (1.800 euro franco concessionario). Le prestazioni dell’Honda Vision sono però vicine a quelle di un 125, ed è a questo segmento di mercato che si rivolge, piazzandosi sul primo gradino della gamma della Casa di Tokio, 500 euro sotto il PCX e quasi alla metà del prezzo dell’SH. SH a cui il Vision cerca nel suo piccolo di assomigliare: profilo stretto, slanciato, sella lunga, linee oblique e spoilerino portapacchi a mo’ di coda di passero. Ma visto da vicino è un’altra cosa.
COCKPIT VINTAGE La diversità di rango e di prezzo tra i due si vede tutta: nelle qualità plastiche, un po’ durette sul Vision, nelle finiture, nell’abitabilità. Qualche vite a vista di troppo, pochi fronzoli, evabbé; infondo se lo scooter deve essere economico da qualche parte si dovrà pur risparmiare, e Honda col Vision optato a sacrificare in parte l’estetica (non da torcicollo, ma nemmeno anonima) per non penalizzare la meccanica. A pagare dazio dei tagli alle spese è soprattutto la strumentazione, che si presenta un po’ rétro: completamente analogica e senza orologio.
DISCO E TAMBURO A compensare ci sono però alcuni comfort come il doppio cavalletto di serie, le pedane passeggero non integrate alla carrozzeria ma indipendenti) ganci portaborsa, portacasco e un doppio vano nel retro scudo che funge un po’ da svuota tasche. E c’è poi una base tecnica che comprende l’iniezione elettronica con sonda lambda e la frenata combinata di tipo CBS da innescare tirando il freno posteriore. I due freni sono un disco 220 mm davanti e un tamburo da 130 mm dietro, mentre forcella idraulica e monoammortizzatore costituiscono il reparto sospensioni. Le ruote strette da 14” calzano pneumatici 80/90 all’anteriore e 90/90 al posteriore.
PARSIMONIOSO L’Honda Vision ha anche un motore praticamente nuovo, un 4T di 110 di cilindrata raffreddato ad aria forzata che rispetta la normativa Euro 3. Sulla carta d’identità scrive 8,3 cavalli alla voce potenza e 8,7 Nm alla coppia, ma il suo principale vanto sono i consumi: 52 km al litro a una velocità costante di 60 km/h, dichiara Honda con un filo di ottimismo (sono in realtà numeri difficili da eguagliare all’atto pratico, nelle condizioni di uso normale dello scooter). Considerato che il serbatoio è di 5,5 litri, cotanta parsimonia garantirebbe 285 km percorsi con un solo pit-stop dal benzinaio.
BAGAGLIAIO IN ARRIVO C’è nero, grigio, rosso blu e bianco, il nuovo Honda Vision. Il bianco ha il “plus” del rivestimento della pedana in tinta con la carrozzeria, mentre sulle altre versioni questa particolare componente è invece grigia o nera. Al momento del lancio (porte aperte già fissato per il week-end del 9-10 dicembre) saranno già disponibili optional come il parabrezza, i paramani e il telo coprigambe; successivamente si aggiungeranno alla lista altre new entry tra cui un bauletto da oltre 30 litri.
IN QUESTO SERVIZIO
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Giacca Tucano Summer Piper
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