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BMW K 1600 GT E GTL


Avatar Redazionale , il 20/02/11

13 anni fa - In sella alla nuova BMW K 1600 GT e GTL

In sella alle due nuove maxi touring di Casa BMW. Più sportiva la K 1600 GT offre prestazioni super e una morbidezza di erogazione invidiabile. La GTL è la moto per il coast to coast. Per entrambe un carico di tecnologia incredibile e un motore dal carattere unico.

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ATTESA DA TEMPO Di questa moto se ne parla ormai da più di un anno, almeno da quando BMW ha mostrato all’Eicma la Concept 6 dichiarando che quel motore sarebbe finito su una supertouring di altissimo livello. Bene, l’erede della K 1300 GT (che rimpiazzerà presto in listino) è bell’e pronta e arriverà dai concessionari BMW a fine marzo (20.790 € per la K 1600 GT e 22.550 per la K 1600 GTL, di serie ABS manopole e sella riscaldate, fari allo xeno, predisposizione per navigatore satellitare cruise control e computer di bordo. Non male per essere delle BMW visto che a Monaco per versione base intendono base per davvero. In ogni caso, anche le K 1600 sono destinate a non rimanere mai così come mamma BMW le produce. I pacchetti di optional sono tali e tanti che è impossibile non farsi prendere la mano.

OPTIONAL A GO GO Come da filosofia BMW (che non conosce le parole all-inclusive), infatti, tutti gli optional si pagano ed è pertanto inevitabile che il prezzo di queste moto sia destinato ad aumentare e non di poco: per esempio ci vogliono 1.100 € per l’ESA 2 e 890 € per il safety package, (DTC e luci adattive), optional pressoché obbligatori su una moto come questa. Tra le chicche da non perdere, ci sono anche la presa per il lettore MP3 o la chiavetta USB e la chiusura centralizzata che con un solo tasto consente di chiudere borse e sportelli (e ce ne sono tanti su questa moto). Una gran comodità.

PREZZI PREMIUM Va detto che, pur con gli optional, la K 1600, in entrambe le versioni resta comunque piuttosto lontana dai 30.000 € della Gold Wing l’icona di questo segmento che per BMW rappresenta una delle concorrenti ideali. In realtà, la K 1600 è (ovviamente) più moderna della Honda a livello di progettazione. Tra le due BMW, quella che gioca nel ruolo di concorrente diretta della boxer Honda è senz’altro la GTL, che rispetto alla GT ha una posizione di guida più rilassata (manubrio più arretrato, pedane più avanzate ma anche più larghe, cupolino maggiorato bauletto e radio di serie).

La GT invece ha una posizione di guida più sportiva, pedane più arretrate, sella più alta e pilota più avanzato e caricato sull’avantreno. Insomma le moto alla fine sono più diverse di quel che appare.

A COLPI DI LUSSO In un momento in cui le sportive stanno abbandonando il palcoscenico a favore di altre tipologie di moto, anche le super touring possono essere perfette per diventare le nuove bandiere tecnologiche. Sono grandi, hanno un mare di spazio a bordo per poterci mettere praticamente di tutto (elettronica di controllo e accessori in primis). Se la lotta per la leadership tra le supersportive è quindi serrata, quella tra le supertouring non è da meno. Qui si combatte a colpi di puro lusso, di gadget elettronici e di enormi motori plurifrazionati dall’elasticità senza pari.

SEI CONTRO SEI Per questo BMW ha scelto di realizzare un motore sei cilindri in linea, frazionamento che rappresenta un marchio di fabbrica per le auto della Casa di Monace, importante quasi come il boxer per le moto. Inevitabile quindi il travaso di tecnologia dalle quattro ruote, per il primo motore motociclistico a 6 cilindri della storia BMW (che tra l’altro pare essere destinato solo a queste moto).

IN COPPIA AL MINIMO In tutto fanno 1.649 cc, capaci di erogare 160 cv e 175 Nm di morbidissima coppia. Interessante notare come a soli 1500 giri (ovvero al minimo) è già disponibile il 70% della coppia ovvero più di 125 Nm, praticamente la coppia massima di una S1000RR. Ovviamente non mancano le particolarità tecniche che rendono questo motore unico nel suo genere.

LEGGERO E COMPATTO A parte l’evidente inclinazione in avanti dei cilindri (simile a quella delle K 1300 e fondamentale per tenere il baricentro più in basso possibile) questo motore ha altre caratteristiche interessanti. Ad esempio il sei cilindri motociclistico più leggero di sempre, siamo a 102,6 kg, per una larghezza di soli 560 mm. Siamo quasi 10 centimetri più stretti dei sei cilindri in linea motociclistici prodotti fino ad oggi (tutti di progettazione datata a dire la verità) e queste dimensioni sono state ottenute realizzando un motore “sottoquadro”, a corsa lunga e limitando quindi al massimo l’interasse tra i cilindri. Tra le altre peculiarità la lubrificazione a carter secco e la frizione con antisaltellamento, di sicuro inusuale per una supertouring.

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IL TRIONFO DEI CHIP Quasi scontata ormai la massiccia gestione elettronica, dopo aver debuttato sulla S1000RR (con logiche ovviamente differenti) il ride by wire arriva anche qui e offre la possibilità di scegliere tra tre diverse mappature “Rain” “Road” “Dynamic” per adattare il carattere della moto ai propri gusti o alle condizioni della strada. Di contorno troviamo tutti gli elementi tecnici che caratterizzano le BMW plurifrazionate di ultima generazione come la sospensione anteriore Duolever, la trasmissione a cardano con Paralever.

FARI ADATTIVI Se il telaio doppio trave in alluminio appare ormai come una presenza “normale” anche per questo genere di moto, un po’ meno lo sono i fari allo Xeno adattivi (optional) che si adattano automaticamente all’assetto di marcia della moto ma soprattutto, sfruttando gli stessi giroscopi della piattaforma inerziale che gestisce anche gli input per il DTC, adattano la loro inclinazione (laterale e verticale) per illuminare sempre correttamente la strada mentre si piega, frena o si accelera. Effettivamente la dimostrazione pratica fatta al buio del cortile del luogo dove si è svolta la presentazione lascia stupefatti per la qualità dell’illuminazione notturna della K 1600 GT che non teme confronti anche con una berlina di lusso.

COME UN TV Non meno impressionante è il cruscotto, una vera e propria centrale informativa, che utilizza uno schermo TFT a colori (come sulla Diavel) per offrire tutte le informazioni al pilota oltre a fare da interfaccia per il sistema audio integrato (comandato dal controller sul manubrio sinistro come sulla R 1200 RT) che a quanto pare è degno di una vera berlina. Manca qualcosa? Direi di no, adesso manca solo di provarle.

Come la K 1600 GT

Come Va la K 1600 GTL

IN QUESTO SERVIZIO

Casco: X-Lite X402 GT
Giacca Alpinestars
Pantaloni: Spidi
Scarpe: TCX


Pubblicato da Stefano Cordara, 20/02/2011
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