Inutile girarci intorno: quando arriva il freddo vero, il primo punto a cedere sono le mani. Puoi avere la giacca più tecnica del mondo, ma se le dita diventano due pezzi di ghiaccio, l'uscita in moto si trasforma in un incubo. Non è solo una questione di dolore: se non senti più le leve di freno e frizione, stai mettendo a rischio la tua sicurezza. Il problema è che il ''guanto perfetto'' universale non esiste, ma esiste quello che maggiormente fa al caso tuo in base a come usi la moto. Ecco una guida all'acquisto che ti tornerà utile specialmente se sei alle prime armi, con tutte le tipologie di guanti invernali e un consiglio extra che ti tornerà utile al momento dell'acquisto.
Guanti invernali in tessuto: i ''muli'' da città

Se usi la moto o lo scooter tutti i giorni per il commuting urbano, i guanti in tessuto sintetico (Cordura o Softshell) sono la scelta più pratica. Tra i vantaggi c'è senz'altro la vestibilità, morbidi da subito, non hanno bisogno di ''rodaggio'' e offrono un calore adeguato a chi percorre brevi tratti e a velocità medio-bassa; di solito sono molto facili e pratici da indossare. Di contro, però, la sensibilità con le leve non è il massimo essendo molto imbottiti, io lo chiamo ''effetto guanto da forno''. Inoltre, tendono a usurarsi più velocemente rispetto alla pelle.
Guanti invernali in pelle: il massimo per look e protezione, ma soffrono il freddo vero
La pelle è la regina: non c’è materiale sintetico che offra lo stesso controllo millimetrico sulle leve, e vogliamo parlare del look? Per chi ama la guida dinamica ed ha una naked o una supersportiva la scelta è quasi obbligatoria. Ma non è solo questione di look o di feeling con i comandi, il guanto in pelle, infatti, è il migliore in quanto a resistenza all'abrasione. Inizialmente possono essere meno confortevoli da utilizzare rispetto a quelli in tessuto, ma con il tempo (a volte tanto) il guanto tende a conformarsi e adattarsi alla mano di chi lo idossa. Un suo limite? Il freddo estremo. La pelle trasmette la temperatura esterna più velocemente del tessuto e, se non ha una membrana top, se si bagna diventa pesante e gelida.
Guanti invernali misti: il miglior compromesso?
I latini dicevano ''In medio stat virtus'', e come spesso accadade avevano ragione. La riprova è che la maggior parte delle proposte di media e alta gamma dei produttori di abbigliamento tecnico prevedano una soluzione mista tra tessuto per il dorso e pelle per il palmo della mano, mettendo insieme il meglio dei due mondi. Sono la scelta più razionale: hai la protezione e il grip dove serve (sul palmo) e la flessibilità termica sul dorso. Se non sai cosa scegliere, vai su un ibrido e non sbagli.
Il capitolo membrane: Gore-Tex o altro?
Sconfitto il freddo, è tempo di arrestare umidità e vento, senza però far soffocare la pelle. Infatti con le mani sudate il freddo si accusa maggiormente perchè le micro goccioline (in caso di freddo estremo) tendono a ghiacciare. Da anni il Gore-Tex è il riferimento assoluto. Vero, costa di più, ma se prevedi di stare ore sotto l'acqua o al gelo in autostrada, sono i soldi meglio spesi della tua vita. Dato che però il tessuto non è utilizzabile da tutti i brand (Rev'It! ha un'intera linea a catagolo) altri marchi di abbigliamento hanno dato vita a membrane proprietarie (D-Dry, Drystar, H2Out) che hanno caratteristiche molto simili, la differenza reale si sente solo sotto la pioggia battente per lunghi periodi.
Quando il gioco si fa duro i guanti riscaldabili non si battono

Se il freddo è davvero polare o hai in previsione di guidare spesso con le basse temperature (sotto i 5°C per lunghi tratti) nessuna imbottitura passiva ti salverà. Qui servono i guanti con resistenze elettriche. Possono essere in tessuto, misti o in pelle, il vantaggio è che oltre alle imbottiture e membrare hanno anche dei circuiti elettrici che riscaldano l'interno della fodera, in maniera più uniforme rispetto alla semplice manopola riscaldabile. In quelli top di gamma il circuito è talmente ben distribuito da consentire un'imbottitura meno spessa, migliorando la sensibilità alla guida, il rovescio della medaglia è rappresentato dal prezzo elevato e dalla necessità di gestire batterie o cavi. Ma per chi fa turismo invernale, sono una benedizione.
Il ''trucco'' della taglia e il budget
Errore da principiante: comprare i guanti stretti. In inverno, il guanto deve avere una leggera camera d'aria interna. Se il guanto stringe, blocca la micro-circolazione: risultato? Mani gelate dopo pochi minuti. Se piegando le dita senti pressione sulle punte, serve una taglia in più.
Fasce di prezzo:
Sotto i 70€: Onesti per la città, ma eviterei i viaggi lunghi.
80€ - 150€: Il ''sweet spot''. Qui trovi ottimi guanti tecnici con membrane affidabili.
Oltre i 200€: Territorio del Gore-Tex Pro o dei modelli riscaldabili, spesa irrinunciabile se viaggi anche d'inverno o se il casa-lavoro supera i 30 min





