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F1 2017, GP Singapore: le pagelle del Marina Bay


Avatar Redazionale , il 18/09/17

6 anni fa - F1 2017: diamo i voti a piloti e scuderie che hanno gareggiato sul Marina Bay di Singapore

F1 2017, GP Singapore: le pagelle del Marina Bay

F1 2017: dopo Monza, la Ferrari ha accusato un'altra sconfitta che ha spianato la strada alla settima vittoria di Lewis Hamilton, davanti a Ricciardo e al compagno Bottas

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GP SINGAPORE Il Marina Bay avrebbe dovuto essere la pista del riscatto per la Ferrari, invece è stato il circuito fortunato della Mercedes, sul quale Lewis Hamilton ha centrato agilmente la settima vittoria stagionale con cui ora comanda la Classifica Piloti con ben 28 punti di vantaggio sul diretto inseguitore Sebastian Vettel. Il tedesco, a Singapore, ha accusato un pesantissimo zero a causa di un contatto al via con il compagno di squadra Kimi Raikkonen, a sua volta costretto al ritiro dopo poche centinaia di metri. La Scuderia di Maranello esce quindi sconfitta dal 14esimo round stagionale, e dovrà fare di tutto nella prossima tappa della Malesia per recuperare lo svantaggio che la separa dalla vetta del Mondiale.

LE PAGELLE Fatta questa introduzione, diamo i voti a piloti e scuderie che hanno gareggiato nel quattordicesimo round stagionale, ospitato sul circuito di Marina Bay di Singapore. Le pagelle, come al solito, sono soggettive e se volete dare la vostra opinione non esitate a dare qualche punto in più o in meno ai vari protagonisti. E, magari, lasciate anche un commento sotto l'articolo oppure sulla pagina Facebook di MotorBox, in modo da discuterne assieme!

LEWIS HAMILTON – VOTO 10 L'inglese della Mercedes si sta mostrando sempre più letale in questa stagione 2017: gestisce come nessun'altro il weekend fin dalle prove libere, nonché la pressione in pista quando, come a Singapore, la sua W08 non può pareggiare le performance con le più agili Red Bull e Ferrari. Ma è stata proprio la sua quinta posizione in griglia a tenerlo lontano dai guai in partenza: dopo aver lasciato che le due Rosse si auto-eliminassero da sole, Hamilton ha preso il comando di una corsa che non ha mollato più fino al termine delle due ore regolamentari. Trovando, tra l'altro, la concentrazione e la pazienza necessarie a ripartire dopo che la safety car ha demolito per ben tre volte il margine che aveva costruito sui propri avversari. Granitico.

VALTTERI BOTTAS – VOTO 8 Il suo compagno di squadra può ritenersi altrettanto soddisfatto di com'è andata la sua gara sul Marina Bay di Singapore. Se guardiamo le sue prestazioni fino alle qualifiche, Valtteri Bottas non avrebbe potuto nulla contro i suoi più competitivi avversari, ma il patatrac capitato al via tra le Ferrari e la Red Bull di Verstappen è stato per lui una manna dal cielo. Sbarazzatosi delle Renault e della Toro Rosso di Sainz, il finlandese ha poi tenuto i denti stretti, portando a casa una preziosissima medaglia di bronzo che vale come una vittoria. Fortunato.

SEBASTIAN VETTEL – VOTO 5 Doveva far fruttare la pole position conquistata con il coltello tra i denti durante le qualifiche del sabato, e invece ha sbagliato tutto. Autore di una partenza così così, Sebastian Vettel ha tentato di difendersi da un Max Verstappen che era scattato meglio dalla seconda casella: spostandosi verso sinistra, però, non ha fatto altro che portare al contatto la Red Bull dell'avversario contro la Ferrari del compagno di squadra Kimi Raikkonen, partito a cannone dalla quarta piazza e già in procinto di passare i due rivali. Poi il caos più totale: il finlandese ha impattato contro il tedesco, il quale ha provato a proseguire una corsa terminata in testacoda contro le barriere di protezione del rettilineo successivo. Un disastro evitabile? Queste sono le corse e quando si combatte per il Titolo Mondiale tutto è concesso. Peccato per la troppa foga e la scarsissima gestione della situazione. Affondato.

KIMI RAIKKONEN – VOTO 6 Da parte sua, Kimi Raikkonen può fregiarsi di essere stato protagonista di una delle migliore partenze di questa stagione. Iceman ci ha provato, ha trovato un varco all'interno di Verstappen e ci si è buttato a capofitto. Peccato per la manovra dell'olandese in risposta a quella del collega ferrarista, la quale ha posto fine alla sua corsa dopo poche centinaia di metri. Il finlandese, al pari dell'olandese della Red Bull, non ha colpe, se non quella di essersi trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato. Chance di fare bene rovinata.

MAX VERSTAPPEN – VOTO 6 Un altro ritiro. La stagione 2017 di Max Verstappen è un calvario nel quale la luce in fondo al tunnel sembra ancora molto lontana: stavolta sembrava arrivato il momento di far vedere anche in gara tutto il suo talento, ma alla fine l'epilogo è stato lo stesso di sempre. Partito meglio di Vettel allo spegnimento dei semafori rossi, il 19enne di Hasselt si è trovato ben presto nel panino delle Ferrari e non ha potuto fare nulla per evitare l'impatto successivo con la Rossa di Raikkonen che l'ha portato al ritiro nelle vie di fuga. Doveva alzare il piede e lasciar andare i due avversari? Se avesse fatto così il caos di Singapore sarebbe stato evitato... ma Verstappen non è il tipo da tirarsi indietro in bagarre. La prossima volta andrà meglio.

DANIEL RICCIARDO – VOTO 9 Ancora una volta Daniel Ricciardo ha salvato gli onori della Red Bull: chi lo vedeva relegato al ruolo di seconda guida a causa di un Verstappen che stava oscurando il suo talento australiano si è dovuto ricredere, perchè il pilota di Perth ora è l'unico capace di portare a casa punti per il reparto corse di Milton Keynes. Forse ha capito che le corse non si vincono in qualifica né alla prima curva, ma piuttosto con una gestione oculata del pacchetto a propria disposizione: in questo Daniel sta diventando un vero maestro... peccato per alcuni problemi al cambio e nel degrado delle gomme, che lo hanno privato della lotta con un Hamilton che tutti avrebbero voluto vedere. Provaci ancora Daniel!

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TORO ROSSO – VOTO 8 Convincente il weekend della Scuderia Toro Rosso, che ha permesso alla sua prima guida Carlos Sainz Jr di piazzarsi in una stupefacente quarta posizione, suo miglior risultato di sempre. Meno bene invece per Daniil Kvyat, finito contro le barriere di protezione a causa di problemi di sottosterzo alla sua STR12. La monoposto faentina sta diventando sempre più competitiva, e l'anno prossimo la vedremo in una nuova veste grazie alla collaborazione firmata per la fornitura delle power unit Honda. Che sia arrivato il momento decisivo per la svolta?

FORCE INDIA – VOTO 8 Dopo che i dissidi tra i due titolari sono stati (almeno in apparenza) appianati, in Force India è tornata a regnare la calma, fondamentale per portare a casa risultati importanti. Che puntualmente sono arrivati in quel di Singapore, grazie a un Sergio Perez quinto (fresco di rinnovo contrattuale per il 2018) e un Esteban Ocon decimo che si è reso protagonista di una splendida battaglia con Kevin Magnussen e con Felipe Massa. Avanti così!

RENAULT – VOTO 7 Ottimo anche il fine settimana della Renault, che ha piazzato Jolyon Palmer in un'incredibile sesta posizione al traguardo. Dopo quanto fatto vedere in tutta la stagione, sembra quasi impossibile vedere il britannico così avanti in classifica, ma forse la sua prestazione è frutto di tanta disperazione pur di convincere di nuovo i vertici di Enstone a dargli l'ultima possibilità al volante della monoposto francese. Assieme a lui avrebbe concluso molto bene sul Marina Bay anche il suo compagno di squadra, un Nico Hulkenberg che, invece, è stato costretto al ritiro per problemi alle valvole pneumatiche della sua RS17. Peccato ma... andiamo avanti!

McLAREN-HONDA – VOTO 7 In McLaren qualcosa è cambiato: il recente annuncio di divorzio dalla Honda e il conseguente passaggio per l'anno prossimo alle motorizzazioni Renault deve aver calmato tutti i bollenti spiriti, creando i presupposti per finire la stagione 2017 nel modo migliore possibile. Le due MCL32, infatti, sono state protagoniste per tutto il weekend: in qualifica sono arrivate entrambe in Q3, in partenza Alonso sarebbe arrivato terzo alla prima curva se non fosse stato coinvolto nell'incidente Raikkonen – Verstappen, mentre Vandoorne ha battagliato come non ci fosse un domani con il rivale Lance Stroll, vincendo un duello che lo ha premiato con la settima posizione al traguardo. Che il problema fosse solamente l'aria tesissima tra il team di Woking e il fornitore giapponese?

WILLIAMS – VOTO 6 In ripresa anche il weekend della Williams: dopo tante difficoltà patite fin dalla prima sessione di libere, i due titolari hanno dato spettacolo sull'asfalto bagnato del Marina Bay, segno che la FW40 può diventare una fastidiosa spina nel fianco quando la pioggia fa capolino. Splendido il duello di Felipe Massa con Magnussen e Ocon, ma anche quello tra Lance Stroll e il giovane Stoffel Vandoorne: peccato che in entrambi i casi le monoposto di Grove sono uscite sconfitte. Continuate a combattere!

HAAS – VOTO 6 La HAAS avrebbe potuto ambire a un ottimo risultato sul circuito di Singapore, che alla fine si è concretizzato solamente con la nona posizione di Romain Grosjean. Non è stato il francese però a farci saltare di gioia: Kevin Magnussen, infatti, a un certo punto del GP sembra aver acceso un interruttore nascosto nella sua VF-17, che d'un tratto ha dato filo da torcere sia alla Force India che alla Williams. Vederlo costretto al ritiro a pochi giri dal termine per il forfait della MGU-K ci ha fatto piangere il cuore: forza ragazzi, in Malesia vogliamo la rivincita!

SAUBER – VOTO 5 E la Sauber? Il team elvetico sembra non essere capace di risollevarsi dall'ultima posizione in griglia: stavolta l'unico che avrebbe potuto portare a casa un risultato quantomeno incoraggiante sarebbe stato Marcus Ericsson, peccato che lo svedese a un certo punto si è schiantato contro le barriere di protezione ponendo fine alla sua corsa. Inspiegabile, invece, la strategia adottata per Pascal Wehrlein: quando tutti stavano girando con le intermedie, lui aveva ancora le gomme full rain montate sulla sua C36, e alla fine ha pagato quasi due giri di ritardo dalla vetta. Se è così che vuole tentare di salvare il suo sedile per il 2018, non farà tanta strada.


Pubblicato da Giulio Scrinzi, 18/09/2017
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